Caso Fiacconi Franca Fiacconi Dribbla il controllo di «Io non rischio la salute»
di Stefano Morselli

Di sicuro Franca Fiacconi non ha fatto una gran figura, non possiamo certo trarre conclusioni affrettate, ma una cosa è certa, qualcosa di strano è accaduto. Lo stesso Presidente del CONI Petrucci dice «La nostra commissione scientifica ha agito nel pieno rispetto delle regole e dell’atleta. Ora tocca alla Fidal accertare che cosa è accaduto».
Traduzione: è stata la maratoneta a dribblare il controllo di «Io non rischio la salute». E a fine mese (Novembre 1999, n.d.r.) dal Club Olimpico (138 atleti) si potrà anche uscire. Come è già successo a Roberta Brunet, Antonella Bevilacqua e Paolo Dal Soglio per ragioni tecniche.

Per chi non lo sapesse, chiunque si può aderire all'iniziativa di  «Io non rischio la salute», si tratta di un'iniziativa del CONI  che mira a promuovere lo sport pulito e chi aderisce lo fa sapendo di poter essere controllato da una speciale commissione.

Un atleta, pertanto, che  ha la coscienza sporca non va certo ad aderire ad una iniziativa del genere, sapendo di rischiare di essere colto in fallo più facilmente.

Il problema è che per far parte del "Club Olimpico" (un ristrettissimo gruppo di atleti Italiani di livello internazionale che percepiscono sovvenzioni economiche speciali in proiezione olimpica) bisogna aderire all'iniziativa «Io non rischio la salute».