Caso Fiacconi Decodificate la lettera della Fiacconi
Simone Gradellini


Modena 6 gennaio 2000.

Resto allibito nel leggere la lettera di Franca Fiacconi (siamo certi della identita'?) datata 30/12/99. Perche' non si rispetta l'oggetto, parlando solo di sport. Credo che sia importante per questo sito. Leggo allibito:"Prima c'era Marx, poi Hegel" ecc. Allora, questo finale di lettera e' piu' stupefacente di un arrivo in volata ed in gruppo folto dopo oltre 42 km di maratona! Georg W.F. Hegel scrive la "Fenomenologia dello Spirito" tra il 1806 e l'anno successivo. Karletto Marx nasce nel 1818 e scrive il "Manifesto del comunismo" oltre quaranta anni dopo la prima opera importante di Hegel; forse prima c'era Hegel, cosa dite?
Se poi qualcuna confonde Hegel con Friedrich Engels (che scrive a quattro mani con Marx il Manifesto), proprio non ci siamo. Secondo me e' piu' facile confondere un maratoneta con un lanciatore di disco: e non penso ad un discobolo in gara (che ha a sua volta una canottiera ed un numero pettorale). Penso a un maratoneta che corre, paragonato pero' ad un pesista seduto in tribuna che guarda gare altrui, col binocolo. E in ogni caso Engels era assieme e non dopo Marx. Certe citazioni (?) andrebbero tralasciate.
Riguardo al "capitalismo in salsa democratica", cosa potete dirmi? Io credo che la prima vincitrice della Maratona di N.Y. avrebbe voluto dei capitalisti democratici interessati alla gara (al montepremi, come sponsor ecc). O no? Perche' non facciamo un sondaggio tra gli atleti di ogni disciplina per sentire se auspicano per il proprio sport un interessamento degli sponsor oppure un disinteresse? Chiediamo a dei rugbisti se sperano che il loro sport abbia un domani il seguito del calcio in Italia oppure della pallanuoto in Austria, per esempio. E non voglio far retorica del tipo "piatto dove mangi" ecc. E' che non capisco nel contesto cosa c'entra il capitalismo. Il direttore del sito lo capisce? Di comunismo e fascismo citati nelle conclusioni preferisco non parlare nemmeno: se la signora Fiacconi lo riterra' decodifichera' il proprio " messaggio". Qualcuno potrebbe riscrivere la storia del secolo scorso, perche' no! Questo pero' deve restare un sito di podisti. Preciso che questa non è assolutamente una critica alla lettera della signora Fiacconi fino a quando si parla di podismo "latu sensu". La mia analisi e' interamente dedicata alle stupefacenti (senza ironia) conclusioni. Se qualcuno dei lettori che ha interpretato e capito come Marx , fascismo e capitalismo incidano sul "caso" Fiacconi, ce lo spiegasse, sarebbe bravissimo: grazie fin d'ora.