31/10/99 Calderara (BO) "Maratona dei 3 Comuni"

di Giuliano Macchitelli


Un anno fa ero a New York a correre la più famosa maratona del mondo o,
almeno, quella che chi non corre ritiene l'unica vera maratona, più lunga,
più difficile di tutte le altre. Ricordo bene che, in contemporanea, si
svolgeva una maratona molto più nostrana, la Maratona dei 3 Comuni, nei
paesini della "banlieue" bolognese. La coincidenza mi colpì, e decisi che
nel '99 avrei tradito la "grande mela" per la vicina provincia (chi vi
scrive ha la fortuna di abitare a Modena, anche se ha la sfiga di lavorare a
Bologna...). Qualche anno fa scrissi un articolo, sulla rivista "Podismo",
proprio per sostenere le piccole maratone, animate dal vero spirito
sportivo, contro le tanto famose mega maratone, in cui spesso non si riesce
a correre decentemente, o che richiedono un mutuo per le spese di iscrizione
(Roma vale per tutte). Dopodichè, stufo di sentirmi chiedere "MA SEI STATO A
NEW YORK ?", ci sono andato (e mi è anche piaciuto !). Quest'anno perciò ho
deciso di redimermi, ed eccomi qui. Confesso: in vita mia non ero mai stato
a Calderara di Reno. Una volta tanto mi sono trovato a svegliarmi ad un
orario possibile, ad arrivare con calma sul luogo di partenza e, insomma, a
non dovermi preoccupare particolarmente dell'aspetto logistico della
competizione. Accanto alla partenza vi è il Palasport, sede del "Marathon
Expo", deposito borse, spogliatoio, docce, ristorante, esposizione
fotografica, ecc.ecc. E qui la sorpresa: riuscito ad abbandonare un attimo
la tutela del direttore di Podisti.net, vado a vedere un'esposizione di
fotografie dedicate alla corsa: una più bella dell'altra. E cosa ti ritrovo
? proprio la maratona di New York del '98, ripresa con alcune inquadrature -
in bianco-nero - che mi hanno fatto rivivere momenti emozionanti della
corsa. In particolare mi ha colpito una foto del Queens, che riprende
l'uscita da un sottopassaggio : mi sembrava proprio di essere di nuovo lì.
Altra cosa piacevole : mi sembrava di conoscere, se non tutti, quasi i
partecipanti: Borghi di Scandiano (ne riparleremo dopo), Mastrolia e Furia,
Angela Cocchi (me la ricordo 2 anni di fila alla Fanano-Capanna Tassone),
Rashid (in cerca di un piazzamento), gli immancabili coniugi
Marri-Gianaroli, l'amico spezzanese con cui avevo condiviso le 42 di
Comacchio e Cesano Boscone, e tanti altri di cui non ricordo il nome (e che
Marri provvederà a citare). Insomma, un clima di famiglia, di amici
accumunati dalla stessa passione, disposti a correre 3 o 4 ore in un
panorama, diciamolo, non esaltante per il piacere di stare insieme e di
soffrire per 42 km e 195 metri. Per quanto attiene gli aspetti tecnici della
corsa, il percorso è completamente pianeggiante, privo di difficoltà, tutto
in campagna. Purtroppo mancano riferimenti paesaggistici che aiutino a
distrarsi ed anche il pubblico è scarso; forse meglio per chi vuole
concentrarsi sul proprio record, quelli come me si divertono un poco meno. I
chilometri sono segnati in maniera esatta (il che non sempre accade in
maratone ben più rinomate), i ristori sono adeguati, come pure l'assistenza
sul percorso. Certo, se si potesse attraversare il centro di Bologna il
panorama sarebbe più interessante, ma pare che la città di Prodi e Lucio
Dalla non voglia essere infastidita, nel suo caotico e rumoroso traffico,
dal passaggio dei maratoneti. Pazienza ! Alla fine, i maratoneti che hanno
concluso la fatica sono stati 268; oltre 400 i partecipanti alla
contemporanea mezza maratona, innumerevoli (forse oltre 3.000 ?) gli
iscritti alla camminata non competitiva. E tutta l'organizzazione si è
avvalsa solo dei volontari del "Lippo" e dell'"Atletica Calderara",
giustamente orgogliosi di avere tanti ragazzini alla non competitiva, nella
speranza di far giungere nuova linfa al movimento podistico. Il tempo del
vincitore è di tutto rispetto: 2 ore e 18 minuti (bravo! sarei felice di
metterci 45 minuti di più.) l'ultimo arrivato ha impiegato invece 6 ore e 25
minuti. Non vi tedio con il racconto della mia personale corsa, se non per
ringraziare l'amico Borghi di Scandiano, che mi ha aiutato a superare un
momentaccio di crisi al 25° km. Ultime note per gli organizzatori : pur
essendo di natura un brontolone, non ho particolari motivi di lamentele (ci
penserà poi Marri, che contesta comunque...). Mi permetto solo alcune
considerazioni : purtroppo alcuni automobilisti ed un camionista, non
controllati dai vigili (impegnati a multare le auto dei maratoneti in sosta
vietata) avrebbero fatto meglio a stare a casa, piuttosto che mettere in
pericolo noialtri tapascioni; poi, a causa della mia crisi, trovare il
ristoro del 35° quasi un chilometro prima mi ha un po' "franzato" le gambe ;
niente da ridire sul costo dell'iscrizione e sul pacco gara, né
sull'accoglienza, quasi "familiare", riservata ai "runners". Grazie, ed
arrivederci alla prossima !