18 Luglio 1999 - Buehlertal "La maratona di Zavatta e Govi"

di Fabio Marri


Molti sanno che Mauro Zavatta all'hobby del podismo unisce quello dell'organizzazione di trasferte podistiche: tradizionale, fin dai tempi della Madonnina, quella per la maratona del Piceno (che si ripetera' anche questo 1999); ora, coi colori del Cittanova, si e' spinto fino a Plitvice e, pochi giorni fa (17-18 luglio), per la prima volta in Germania, alla maratona di Buehlertal (presso Baden Baden) che gli era stata segnalata da William Govi, e ha riscosso il successo di ben 75 partecipanti in partenza da Modena (di cui circa 25 per la maratona, altrettanti per la mezza, altri sui 10 km). Le impressioni sono state ottime da parte sia italiana sia tedesca: il percorso in mezzo ai boschi e' delizioso, l'oganizzazione ottima, e vedersi arrivare tante decine di stranieri (sui circa 300 atleti che hanno concluso la maratona) e' stato di grande gratificazione per i padroni di casa. Morale: nel 2000 si ritorna, e forse si spende anche meno!
Tra la fauna podistica piu' nota al pubblico modenese-reggiano, si segnala naturalmente William Govi, alla sua 375^ maratona (15^ nell'anno), sebbene conclusa alquanto in affanno sulle 4.15; e il carpigiano dottor Sergio Guaitoli (il podista di piu' lunga carriera, essendo sulla breccia addirittura dalla Sgambada di Mirandola del 1972, e capace finora di oltre 80 maratone), inseparabile dal suo paramedico preferito Bruno Furia: i loro tempi sono stati rispettivamente di 4.07 e addirittura di 3.59 (si consideri che il primo assoluto ha impiegato 2.43, per i forti dislivelli e le stradine sterrate da percorrere). In progresso anche Paolo Malavasi, che nella parte in salita ha pagato lo sforzo iniziale (alla fine, 4.19).
Una sola donna delle nostre, e chi poteva essere? Daniela Gianaroli, alla sua 77a maratona, finita in 4.36. Tra i "mezzisti", non possiamo dimenticare lo stesso Zavatta, 1.28:55, e il reggiano Enrico Bedeschi che, sistemata la moglie in qualche tombola, ha corso sull' 1.35; ma c'erano anche Rossano Brevini, Mauro Calisi e altri aficionados di queste trasferte.

Corse a parte, tra i momenti piacevoli (almeno per il pubblico maschile) va segnalata la tradizionale promiscuita' delle docce tedesche, con la disinibita presenza di alcune atlete senza veli ( la vincitrice delle W 35, tale Ulrike Hoeltz di Karlsruhe, era davvero notevole; e pensate che Govi non ha voluto fare la doccia!); e l'estrazione tra i partecipanti alla gita zavattiana di una notte-premio per due in albergo a Venezia, il sabato precedente la maratona: ha vinto una signora piuttosto belloccia ma del tutto aliena dalla corsa. Vedremo se Govi fara' un pensierino almeno a lei…
Meno piacevole, alla partenza dall'albergo, e' stata la sorpresa del supplemento (dai 21 marchi in su) per chi aveva guardato certe cosette alla pay-tv: un siciliano non voleva proprio pagare, dicendo che aveva guardato pochissimi minuti, e che siccome le istruzioni della Tv non erano scritte in
italiano non era obbligato a sapere… Ma alla fine si e' dovuto arrendere. Quest'altr'anno spendera' meno facendo la doccia dopo corsa.