19 Settembre 1999 - "Campaz Mudnes"
di Giuliano Macchitelli e Fabio Marri


Era ora ! Finalmente anche a Modena qualcuno ha capito che, specie in vista delle maratone autunnali, il popolo dei tapascio-maratoneti apprezza la
possibilità di correre, a ritmo di gara, qualche chilometro in più rispetto ai soliti 14/15, qualche volta 21. Questo, almeno, è stato quello che ho
pensato quando ho saputo che la Polisportiva s.Donnino aveva organizzato, per la prima volta, un percorso di 28 km. in occasione dell'ormai classico "Campaz Mudnes". E così via, a pubblicizzare agli amici maratoneti delle province limitrofe un percorso che, comunque, si distingue per
l'attraversamento della interessante zona naturale delle anse (i "meandri") del fiume Panaro. Alla fine della manifestazione ho avuto l'impressione che
il mio sentimento fosse stato condiviso da molti altri : la partecipazione mi è sembrata veramente numerosa (almeno : ho dovuto lasciare l'auto a 2 km. dall'arrivo - posso dire perciò di aver fatto una 30 km.) ed ho visto tanti "bei nomi" del podismo modenese (Oronzo de Gennaro, Claudio Corradini ecc.). Nulla da ridire sull'organizzazione : ristori frequenti ed abbondanti, percorso ben segnalato, un premio per tutti, quota di iscrizione di sole 1.500 lire. Un un'unica lamentela : ma è possibile che si debba sempre enfatizzare così ogni corsa di Gianni Morandi, il ben noto cantante/podista bolognese ? ! ? Quando è arrivato (in un tempo peraltro non particolarmente entusiasmante) è stato accompagnato al traguardo da un comitato d'onore un po' ridicolo....ma va bene lo stesso, se serve comunque a diffondere l' immagine di uno sport che ha rischiato, negli anni passati, di appannarsi un po'. Concludo queste righe con un invito agli organizzatori : bravi, tenete duro anche per gli anni a venire ; e - con la speranza di avere anche in primavera una 30 km. come quella di Novellara - grazie.
Giuliano Macchitelli

"Si hic finis, unde incisio?": cosi' l'arguto Simone Gradellini, con cui ho chiacchierato per tutti i 28 km (e fatto anche pipì insieme, per non perdere
l'occasione di ulteriori chiacchiere), commentava una vistosa "tagliata" fatta da vari atleti a meno di un km dall'arrivo. "Sono atleti del San
Donnino", gli avevo indicato: dalla cronaca di Mak desumo che si trattasse del ridicolo corteo di accompagnamento a Gianni Morandi, personaggio che in effetti mi comincia a rompere anche a me. Venerdi', a Trebbo di Reno, la prima cosa che mi dicono e': "a gh'e' Prodi e Morandi in camuffa"; domenica a San Donnino, perfino il serio e professionale Bruno Furia esortava mia moglie con "dai, hai Morandi appena 500 metri davanti". L'ultima Corrida e' diventata, presso i pennivendoli nostrani, "la Corrida di Morandi". Volete proprio renderci antipatico uno dei piu' simpatici e genuini personaggi delle nostre zone? Continuate pure: io, al Morandi Gianni, preferiro' la Morandi Anna della Corassori, anche se lei mi sgrida sempre per aver scritto che una volta e' partita prima.
A proposito di partire prima: a San Donnino, alle 8.10 c'era gia' gente per strada; l'ineffabile Luciano Poggioli era partito, col suo clan, alle 8.30.
Cosicche' quando sono arrivati quelli come me e Gradellini partiti alle 9.01 e rimasti per 5 km dietro la ressa dei partecipanti, il ristoro finale aveva
solo te' e acqua; dieci minuti dopo e' saltato fuori un limone. "Son venuti qua, fin da prima della corsa, a far colazione!", diceva una del servizio
ristoro. Ecco quello che ci separa, ad esempio, dalla camminata di Novellara citata da Mak, o dal "Gir ed Ciapaia" che la stessa mattina ha portato molti modenesi sulle colline di Montecavolo. Dove si era iscritto anche Gradellini col suo accompagnatore avv. Scaglione, ma alla fine hanno scelto San Donnino. Ci siamo stupiti per l'argine asfaltato: hanno detto che e' stato sistemato poco prima delle elezioni, e che ci vorrebbe un'elezione ogni anno per mettere a posto tante cose…
Fabio Marri