29 Luglio 1999 - Reggiolo "Duathlon con scia".

di  Fabio Marri


La generosa apertura della CMR (insomma, la squadra di Stefano Morselli), di
aprire agli esterni il suo campionato sociale di Duathlon, ha attratto una
decina di sportivi anche dalle province di Modena e Mantova. Per chi -come
lo scrivente- non aveva mai corso un duathlon, tutto ha assunto il fascino
della novita': non tanto per i 5000 iniziali in pista, dove Morselli finiva
in testa con altri quattro doppiandomi due volte, ma per i quasi 18 km tra
l'uscita dalla pista, l'inforcare la bici, il buttarsi sulla
circonvallazione e poi sulla strada per Gonzaga, in due avant-indree
inframmezzati da sei cavalcavia: il tutto con ampie possibilita' di vedere
gli avversari e valutare i distacchi. E di vedere le due atlete di casa
sfidarsi a colpi di scie maschili (si capisce che qui non ci sono le giurie
col fucile spianato): l'Antonella Benatti, che meriterebbe un bonus per la
sua condizione di allattamento, attaccata a un buon gruppetto di pedalatori,
mentre l'emergente Stefania Zambello seguiva fedelmente il migliore dei
modenesi, Ivano Talassi (il bel fioraio). Risultato finale, dopo gli ultimi
2550 metri di nuovo in pista, 45 secondi meno per l'Antonella, e  per
stavolta niente squalifica. Da bravi ospiti rispettosi, i modenesi (Talassi
a parte, giunto 14esimo, e -dietro- lo scrivente, 17esimo) hanno occupato le
ultime tre piazze: terzultimo Valentino Ristallo della Madonnina (che ha
dato tutta la colpa al tempo perso per cambiarsi le scarpe scendendo di
bici, ma in realta' ha perso 2 minuti negli ultimi giri di pista); penultimo
Vito Alberghini, il fornaio di viale Moreali, che dopo un ottimo inizio ha
sofferto una contrattura al polpaccio, e per poco non faceva la fine di
Dorando Pietri, quasi raggiunto dall'inossidabile Bruno Furia che per soli
16 secondi non si e' schiodato dall'ultimo posto.
Comunque, e' stata un'eccellente iniziativa. Altre notizie, cronache e
classifica nel sito di Morselli (giunto solo nono per colpa della bici e del
suo eccesso di onesta': mai un metro in scia...)