La Prima Volta... a Carpi...
Marco Cecchella

Con la presente volevo descrivervi brevemente le impressioni del post Maratona D'Italia che ha coinciso con la mia prima Maratona.
La partenza è avvenuta alle 10:30 avendo espletato puntualmente tutte le esigenze fisiologiche e con il classico rito della vestizione, vasellina, allunghi, finto riscaldamento (ogni metro fatto per riscaldamento è un metro in meno che si riesce a fare durante la Maratona!) ma d'altra parte lo fanno tutti e allora fingiamo anche noi. E' già bello raccogliere, ancora prima della partenza, i commenti e  suggerimenti degli esperti: "Sei alla prima esperienza? Vieni dietro a me e vedrai che arriverai entro le 4 ore!". Così esperti che al 37esimo km giacevano appoggiati ad un albero, ricurvi in avanti, facendo intravedere i sintomi di una certa indisposizione!
Comunque si parte, un giro piuttosto tortuoso ci immette dopo un paio di  km sul vialone per Modena. Bellissima la fiumana umana davanti a noi. Volevo affrontare la maratona come un diesel modello Mercedes anni 70. Ritmo da 6 a km dal primo all'ultimo km. Nei primi km sono molti a superarmi, un  podista con le piume da indiano (lo conosciamo bene...sic!...e' Angelo Mastrolia... famoso per una indiminticabile performance canora alla PisaMarathon..n.d.r.) , un'altro che corre con la bandiera della Ferrari, un'altro che corre vestito modello podista anni 20 (Fusari... detto "il prete"..n.d.r..), anche lui il più 
pennellato, bello e amato dalle mamme; colui che negli anni sessanta cantava "fatti  mandare dalla mamma e predere il latte". E' passato ammirato da tutti con un passo veloce e felpato: il commento è stato "boia deh! Ma quanto va?" (scusate la caduta di tono stile vernacoliere!).
Si passa quindi da Formigine, i cui abitanti devono essere premiati per la miglior accoglienza a noi podisti. Applausi, megafoni, incoraggiamenti, mani protese in segno di "give me five". Molto bravi. Si arriva quindi a Modena dopo circa 18km (un chitarrista intona per la strada "Lo spettacolo deve ancora cominciare" dei Litfiba, sarà un segnale sulla seconda metà della corsa?) , bello il giro per il centro storico per  l'Accademia e il Duomo. Al ventesimo Km il ristoro. Come pianificato, mia cognata, mia madre (che sostituiva mia moglie a letto con febbre) sono al ristoro pronte a porgermi un arancio già sbucciato e pronto per alleviarmi dalle fatiche. Ma ahimè nel porgermelo l'arancio finisce in terra (lezione: migliorare il passaggio del testimone!). Funziona per fortuna il passaggio della barretta. Passo quindi la mezza in 2:03, ma mi sento bene e il diesel non stà dando segni di cedimento. Ma ecco che lentamente quelli che mi avevano così brillantemente superato nella prima metà sono li, molti cammino altri fanno finta di correre. 

Tutta la seconda parte è una strage, centinaia di persone esauste e doloranti che cercano di concludere in qualche modo la Maratona. Ne deduco o non si sono preparati a dovere (e dunque hanno preso la cosa con leggerezza) oppure non si sanno gestire (prima parte troppo veloce). Anche il Gianni nazionale, mi  dicono i pettegoli è fra questi, ma non mi accorgo di averlo superato.Comunque continuo con il mio passo, oscillo fra 5,30, 5,45, 5,55 a km. Dal  25 km comincio a mangiare la barretta (1 morso ogni 5 km) e a bere oltre all'acqua anche i sali. Dal trentesimo bevo solo sali e l'acqua me la sparo direttament sulla testa! 
Il vecchio diesel non mi tradisce e continua tanquillamente a macinare i restanti km, anche sui lunghi drittoni che portano a Soliera e Carpi. Al ristoro dei 40 comincio a concretizzare che è quasi fatta. Sono già a Carpi. Ci immettono su un viale alberato quindi svoltando a destra sono dentro le transenne. "Ma queste le conosco, le ho viste ieri sera, sono quelle che ti portano sino in Piazza dei Martiri!".

Dopo poche centinaia di metri si apre la Piazza, le tribune sono piene di persone che acclamano, c'è il cartello dei 42, comincia il tappeto. Quanto è bello quel tappeto multi colore, rosso, giallo, arancione. Alzo le braccia al cielo: "E' fatta".
Talmente contento ed emozionato di essere arrivato che non ho fermato il cronometro. Comunque il tempo indicava sul tabellone 4:06 (la classifica  finale mi darà i secondi).
Appena arrivato chiamo mia moglie al telefono, ma sono talmente emozionato che non riesco neanche a parlare!
Sono comunque fresco, non ho sofferto e questo è importante.
Doccia, rigorosamente fredda, un saluto e un bicchiere di lambrusco (scusate Lambrusco) con quello scatenato di Fabio Marri all'expo della Maratona (stand www.podisti.net) e dunque il ritorno a casa dopo una parentesi di circa un'ora per cercare l'auto che mia madre e mia cognata non ricordavano più dove caz....era stata parcheggiata :-(
Nonostante non abbia una grande esperienza di maratone, l'organizzazione mi è sembrata buona, borse consegnate e riconsegnate ordinatamente, nessuna particolare confusione alla partenza se non la carenza di bagni ha costretto i più bisognosi a delle attese "ottimizzabili". Fotografi sempre ben piazzati e sempre pronti (capirete alla prima maratona ci tenevo particolarmente!). Il percorso interessante solamente un po' lungo il giro per Maranello e un po' pesanti i "drittoni" prima di Carpi. Bellissimo lo scenario della Piazza dei Martiri. Migliorabile la temperatura dell'acqua delle docce.
Il mio giudizio complessivo comunque è più che buono.

Saluti a tutti

Marco