Maratona di Lisbona - 28 Novembre 1999
di Massimo Bellossi


Ero partito per Lisbona con l'idea di abbinare maratona e visita alla città. In
realtà, visto il risultato cronometrico ottenuto (3h 40' 16") .... la mia
prestazione sportiva si commenta da sola! Mi si conceda per lo meno una piccola
attenuante: non avendo mai visto Lisbona prima di questa occasione, non ho
saputo resistere alla tentazione di fare il turista e, nei due giorni
precedenti la gara, ho camminato in lungo e in largo (circa 8-9 ore al giorno)
visitando tutti gli angoli di una città che effettivamente merita di essere
visitata.  Quindi il giorno della gara ero gia' un poco affaticato e, forse,
anche per questo motivo giunto al 30. km mi è venuto il "coccolone".  Il
percorso, di fatto, è abbastanza impegnativo con i primi 21km fatti di continui
saliscendi, cui segue una seconda parte con un lungo rettilineo andata e ritorno
(immaginate Cesano Boscone dal 14Km al 34Km) solitamente molto ventoso (e il
giorno della gara non ha fatto eccezione ... anzi !). 
Partenza dal lungo Tago, a poche centinaia di metri dalla Piazza del
Municipio e subito salita per circa 4km con un dislivello di circa 70-80m.
Poi un continuo saliscendi percorrendo alcuni quartieri periferici tra cui
quello di Benfica. Si rientra quindi verso il centro storico dove, sempre in
prossimità della Piazza del Municipio, è posto il passaggio della Mezza
Maratona. Da qui in poi il percorso è completamente pianeggiante: si
costeggia la riva del Tago fino a poco oltre il quartiere di Belem dove è
situato il giro di boa. L'arrivo è posto nella Piazza del Municipio. 
Per quanto riguarda l'organizzazione:
1- il Centro Maratona, aperto solo il venerdì ed il sabato, era piuttosto
limitato ed abbastanza fuori mano rispetto alla zona partenza/arrivo posta nel
Centro Storico
2- Pasta Party: diciamo che la pasta non è una specialità portoghese!
3- nessuno spogliatoio e neanche un riparo (c'era solo un tendone riservato ai
pochi top-runners presenti) dove potersi cambiare o fare una doccia dopo la
gara; per fortuna la giornata era bella e non fredda.
4- discreti i punti di rifornimento in gara posti ogni 5km, con acqua e bibite
energetiche; nessuno spugnaggio (ma il clima non li richiedeva)
5- pacco gara comprendente maglietta, alcune confezioni di alimenti energetici,
una rivista di atletica in lingua portoghese dell'anno 1997 (no, non ho
sbagliato a scrivere!) + medaglia all' arrivo
6- classifiche complete - sia per la maratona che per la mezza maratona -
affisse subito dopo il termine della gara (non c'è ancora la classifica sul
sito internet della Lisbon Marathon)

Per la cronaca, ha vinto un Francese, Zerohual, in 2h12' con oltre 7 minuti di
vantaggio sui secondi.
La maratona di Lisbona valeva anche come Campionato Europeo per atleti non
vedenti. Prima della partenza ho avuto modo di scambiare qualche parola con il
campione in carica e primatista mondiale di categoria con 2h 43', l'italiano
Carlo Durante, che mi diceva che avrebbe dovuto faticare per difendere il
titolo conquistato nella precedente edizione dall'attacco di un giovane atleta
emergente portoghese. Alla fine Carlo, accompagnato da due guide che si sono
date il cambio a metà percorso, si è piazzato al secondo posto con il tempo di
2h 53'. Complimenti comunque e un augurio per la competizione olimpica del
prossimo anno.