01/01/00 Roma - Millennium Marathon
"Kiprono poi grand' Italia"
di Stefano Morselli

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Giacomo Leone

Una Maratona straordinaria dal punto di vista climatico e meravigliosa per i luoghi in cui si è svolta, la gara maschile è stata di altissimo livello tecnico con molti ottimi maratoneti, i dubbi della vigilia sono stati spiazzati via dalle prestazioni cronometriche dei migliori, 3 atleti sotto le 2h09' sono garanzia di qualità e merce rarissima in Italia. Se poi 2 su 3 di questi atleti sono italiani la cosa rende ancora più significativa la gara per i nostri colori. Un plauso al grande Josephat Kiprono (cronometricamente il quinto uomo al mondo sulla distanza) che al 40 Km. ha lanciato l'attacco decisivo. Un grande Giacomo Leone, secondo a pochi secondi a 2h08'41" ha confermato una classe di livello mondiale, la stessa che lo ha portato al 4° posto all'ultima Maratona di New York e soprattutto alla vittoria nella stessa qualche anno prima. Senza togliere nulla a nessuno però il capolavoro odierno l'ha costruito un atleta che sino a stamattina era considerato di seconda schiera, quel Francesco Ingargiola che mai come oggi era riuscito ad essere protagonista in una grande manifestazione. Oggi spinto da una preparazione puntigliosa e da una raggiunta maturita agonistica, ha letteralmente polverizzato il proprio record con uno straordinario tempo di 2h08'49" che lo catapulta di fatto nell'élite della maratona italiana all-time.
Non vorremmo essere nei panni di Massimo Magnani, selezionatore della squadra nazionale, che avendo a disposizione soli 3 posti per l'Olimpiade di Sidney, da stasera dovrà gestire 6 atleti di cui 3 con il posto già prenotato come Baldini, Modica e Goffi e 3 riserve di lusso come Leone, Ingargiola e Caimmi, che dovranno solo sperare nei problemi altrui.
A nostro avviso una situazione del genere sembra al quanto difficile da gestire, un atleta come Caimmi che mostra un grande potenziale, ma che cronometricamente non ha ancora raggiunto la maturità dei compagni, sarebbe opportuno dirottare da subito sui 10.000,   gara in cui potrebbe, se ben preparato, rappresentarci degnamente in finale. Con 5 atleti la situazione rimarrebbe comunque  complicata ma visti i precedenti, sarà difficile che tutti e arriveranno in forma e senza acciacchi vari all'evento, pertanto chi oggi è una semplice riserva potrebbe divenire l'atleta di punta di una nazionale che mai come in questo momento è parsa così importante a livello mondiale.

In campo femminile la gara se pur con grandi atlete al via, non ha avuto un riscontro cronometrico interessante, la vittoria non è scappata a Tecla Loroupe che nel finale però si è vista arrivare come una fionda l'etiope Gadisse Edatto a soli 7". Nessuna italiana nelle prime dieci con il forfait di Ornella Ferrara, impegnata poche ore prima a San Paolo del Brasile nella classicissima "Corrida".

Classifica Uomini 1 Josephat Kiprono (Ken) 2.08'27"
2 Giacomo Leone (Ita) 2.08'41"
3 Francesco Ingargiola (Ita) 2.08'49"
4 Moges Taye (Eti) 2.09'49"
5 Wesley Chelule (Ken) 2.10'14"
6 Roberto Barbi (Ita) 2.10'16"
7 Lukas Kibet (Ken) 2.11'16"
8 Dmitriy Kapitanov (Rus) 2.12'14"
9 Artur Osman (Pol) 2.12'31"
10 Philip Tanui (Ken) 2.13'21"
Classifica Donne 1 Tegla Loroupe (Ken) 2.32'04"
2 Gadisse Edatto (Eti) 2.32'11"
3 Helen Kimutai (Ken) 2.33'47"
4 Svetlana Netchaeva (Rus) 2.36'34"
5 Irina Safarova (Rus) 2.38'38"
6 Svetlana Ponomaranko (Rus) 2.38'40"
7 Pilar Ramos (Spa) 2.40'40"
8 Milkah Chepkiyeny (Ken) 2.40'41"
9 Irina Kazakova (Fra) 2.41'42"
10 Rima Dubovik (Ucr) 2.42'12"