26/12/99 - Cambio d'anno tra i quartieri modenesi
di Fabio Marri


Il 1999 modenese finisce tra i quartieri, ed e' una risposta a un'esigenza
sentita. Modena rimane tra le poche citta' il cui calendario continua tutto
l'anno, e a dicembre, quando le societa' podistiche non trovano conveniente
organizzare le loro corse, una tradizione ormai antica (siamo addirittura al
22° anno) propone camminate (con iscrizione gratuita!) dal largo seguito di
atleti. S'intende che non sono corse da keniani: l'unico di loro, il
"keniano bianco" Roccato della Madonnina, vi partecipa ai 5 a km, scortando
la bella Daniela Montanari, specialmente attraverso i fatiscenti palazzi del
Direzionale 70 e quel sovrappasso sulla Giardini dove prima o poi qualcuno
si fara' male (paghera' Roncarati o Bavbolini?). E guai a mettere paletti
coi chilometri segnati: si potrebbe innescare un agonismo pericoloso per i
reduci dai pranzi natalizi (o almeno cosi' pensano i coordinatori del
podismo gialloblu). Eppure, nonostante tutto, un numero di corcamminatori
certamente superiore alle aspettative (soprattutto il 26 dicembre, quando
forte era l'attrattiva per le vicine camminate di Sant'Agata Bolognese, e
altre poco piu' distanti), si e' accalcato ai raduni prestabiliti e,
lasciati andare alla malaventura gli incorreggibili partenti anticipati
della Guglia, della Modenese, della Chiara e di altri gruppi che del
menefreghismo individualista fanno la loro bandiera, hanno formato un bel
serpentone nel freddo e nel vento siberiano che spirava, disposti ad
affrontare persino un chilometraggio superiore a quanto dichiarato: la
camminata di San Faustino del 26, annunciata per 14 km, in realta' si
allungava fino ai 16. Non si e' visto nemmeno Carlo Rispoli, ma c'erano
ugualmente tutti i piu' caratteristici corridori locali: dai decani del
podismo provinciale, il dottor Sergio Guaitoli che corre dal 1972, e il
professor "Cavallo" Bertolani che ha fatto tutte le Corride dalla
fondazione; proseguendo col D'Alema nostrano, quel Maurizio Pivetti della
Cia che raccontava la sua fantozziana maratona di Firenze, fino alla coppia
Sandra Bergamini (un po' troppo magra: urgono bistecche) - Guido Negletti; e
ancora gli inossidabili pensionati Medici e Merighi, Mastrolia il giovane
(fiero della sua Seat che "va come una Ferrari"), e la Marisella all'ultimo
collaudo prima della partenza per la maratona di Assisi; e ancora Beppe
Scaglioso che invece andra' a Roma, ma forse non correra', e Mauro Zavatta
che cerca mete per la sua ventiduesima gita sociale dell'anno. Gradito
rientro anche per la prof  Lina Maccaferri e il relativo coniuge Bacchiega;
invece l'altra prof. Zaldini era, per una volta, da sola mentre il marito si
rosola al sole di Puglia tentando di convincere quelli di Parabita a
spostare la data della loro maratona.  Al traguardo, per compensare la
scarsita' dei ristori, molte tende allestivano bicchierate con spumante e
panettone; ma per vincere il freddo, qualcuno si e' attaccato alla bottiglia
di aceto balsamico offerto come premio-gara.
Appena il tempo di finire l'anno podistico a Crevalcore, e il 2000 comincia
con l'ultima quartieriade, quella di San Damaso: chissa' che, se continua il
gelo, non ci facciano passare il Panaro sul ghiaccio.