Il Reggiano, pilastro delle corse di luglio: pero'...

di Fabio Marri


Se non ci fosse Reggio, i podisti del centro Emilia avrebbero molte meno possibilita' di correre nella stagione piu' calda. Sara' vero, come dice Nerino Carri, che a quest'ora molti si sono gia' stancati, la partecipazione e' calata ecc., ma quello zoccolo duro dei due o trecento 'fanatici' (come noi) che corrono sempre e' rimasto, e merita le sue soddisfazioni. Allora, ripetiamo, se non ci fossero gli organizzatori reggiani, per tanti giorni infrasettimanali non resterebbe se non la sgambata solitaria. Invece, la seconda meta' di luglio e' stata riempita in gran parte da manifestazioni targate RE: dopo il meeting in pista "Sotto il Brolo" di Scandiano del 13, vanno segnalati gli 11 km (scarsini) di Meletole (un posto dove -per dirla col simpatico speaker di Barco- molti sposini vanno in viaggio di nozze, ma la gente normale difficilmente andrebbe, se non ci fosse da correre) il 15, le prestigiose "Cinque miglia di mezza estate" a Reggiolo il 16, e poi ancora un altro meeting di atletica, a Castelnovo Monti il 20, con ben tre serie dei 5000 che si sono protratte fin verso mezzanotte. Infine, due gare del circuito dell'Unita': a Campagnola, un 9,5 che nell'ultima parte e' stato allietato da un nubifragio grandioso (ma pioveva acqua calda, e le squisite cocomere del ristoro finale sono risultate comunque opportune), e a Villalunga di Casalgrande, una gara che ogni anno diventa sempre piu' corta, e questa volta, malgrado i 7 km promessi dal depliant, si e' ridotta si' e no a 5,5. "Ahi Natura, perche' non rendi poi quel che prometti allor? perche' di tanto inganni i figli tuoi?": cosi' diceva Leopardi; noi, piu' modestamente, chiediamo agli organizzatori di essere piu' seri. Non costringete i podisti a fare 50 km in auto per correrne 5,5 a piedi; e non promettete "numerosi buoni del valore di L. 5000", quando poi noi non ne abbiamo visto nessuno (alla fine, la Lucia M. ne cercava invano due, perche' voleva offrire la cena a Romano M., "lui e' stato cosi' carino a correre con me le tre sere di Carpi, e io devo essere carina con lui"). 
Se proprio non riuscite a coprire un tracciato di 7 km, organizzate nello stile della Govi Marathon, dei giri intorno al campo sportivo; ma non fateci venire fin li' (oltre tutto, il posto non e' dei piu' ameni) per un giretto insignificante.
Ma Reggio sa offrire di meglio, fin troppo: peccato, per esempio, sabato 24, aver dovuto scegliere tra il Gambero di Poviglio e la staffetta 3x7 km di Fellegara, e, domenica, tra le gare ufficiali della mattinata e la "Prima camminata della Bibolca" a San Cassiano. Diciamo che ce n'e' per tutti i gusti.