"Il Lippo", un esempio da seguire

di Fabio Marri


Non sono molte le societa' podistiche in grado di allestire un giornalino
come quello del "Lippo", la societa' bolognese organizzatrice (con
l'Atletica Calderara) della maratona di Bologna, oltre che di un'importante
maratonina in giugno. Abbiamo sott'occhio il numero di novembre, 32 pagine
curate da Angela Cocchi (maratoneta che va gia' bene, ma deve ancora dare il
meglio di se'), Alberta Accorsi e Salvatore Lumia: ci troviamo non solo
tutte le notizie che interessano il podista (calendari, classifiche,
cronache di gare vicine o lontane cui i "lippini" abbiano partecipato), ma
anche una quantita' di servizi, curiosita', umorismo e rubriche utili tali
da interessare, al limite, anche chi non avesse mai calzato le scarpette. E'
novembre, e Alberta Accorsi (da brava libraia) esibisce una poesia in tema,
di Giovanni Pascoli, e racconta le buone usanze del tempo antico: ad
esempio, per Santa Caterina (il 25), le ragazze in cerca di marito devono
semplicemente. mettersi nude davanti allo specchio, con una candela in mano:
tra la luce della fiamma riflessa apparira' il volto del predestinato. In
altra pagina, apprendiamo dalla stessa autrice che per tener lontano il
raffreddore basta tenere in tasca una castagna selvatica, buona anche contro
le tarme se messa nei cassetti!
Tra le cronache sportive, segnaliamo quella di Angela Cocchi relativo al
Grand Prix matildico del reggiano: un'occasione (dice l'articolista, oltre
tutto arrivata quinta donna) per "scoprire un ambiente nuovo, molto piu'
competitivo di quello bolognese", e per elogiare "la bravissima e bellissima
Laura Ricci", vincitrice assoluta (non ci dice pero' quant'e' bello il suo
papa'.). Ben fatta anche la cronaca di Lumia dalla maratona di Venezia,
giustamente non tenera circa "i disagi cui ci hanno sottoposto gli
organizzatori costringendoci a ritirare il pettorale entro sabato sera".
Bella, infine, la descrizione (di Alberta) della domenica sera 31 ottobre,
alla conclusione di tutto il lavoro della maratona di Calderara: "Spegniamo
la luce nel palazzetto vuoto. Romana si avvia verso casa lungo la buia via
Garibaldi in bicicletta, seguita lentamente da Giuseppe in macchina che le
fa luce con i fari (insospettato gesto d'amore). Ci guardiamo, le parole non
servono. Nel silenzio del ritorno pensiamo gia' alla prossima".
Un'altra firma a 24 carati e' quella di Angelo Pareschi, tra i primi
dirigenti dell'associazionismo podistico bolognese, sia quando racconta la
consegna, da lui eseguita, di cinquanta quintali di prodotti alimentari
(acquistati coi proventi di tre camminate) a 180 bambini abbandonati in
Bielorussia, sia quando reclama "un po' di rispetto. per favore" nei
confronti di chi gestisce un'organizzazione sportiva, stenta a trovare aiuti
e ricambio ("i tanti pensionati cinquantenni che fanno?"), e ha il frequente
destino di essere spietatamente criticato ad ogni errore commesso.
Per completezza, diciamo che "Il Lippo" ci fa l'onore di citare il nostro
sito e riprenderne alcuni articoli: addirittura, ci fa reclame gratuita. E'
un'altra ragione, ma non la piu' importante, per cui ve lo raccomandiamo.