"Correre" di Novembre
Parte terza: Massini straripante

di Fabio Marri


Fulvio Massini ormai non si contenta piu' di scrivere articoli tecnici;
adesso fa anche cronache. E per essere sicuro che tutti le leggano, le manda
a tutti i giornali (parafrasando Carducci, chissa' se anche lui, come quei
"manzoniani", becca tre paghe per il lesso in un colpo solo, aggiungendo
alle paghe degli editori quelle degli organizzatori, di cui parla sempre e
comunque bene). Insomma, su "Correre", a pag. 112-113 fa un resoconto della
maratona del Piceno, con tanti complimenti per "l'ingegno degli
organizzatori", il "percorso molto tecnico" (certo, fare lo zig-zag tra i
camion di barbabietole, respirando i loro gas di scarico, aumenta la potenza
anaerobica), e infine per l'assessore allo sport che (udite udite!) suona
perfino nella banda paesana. Tutto bello, insomma; tanto bello che Massini
ha mandato lo stesso articolo (con qualche taglio, che ad esempio ha
sacrificato il nome di Orlando Pizzolato) anche a  "Podismo", dove e'
infatti uscito nel numero dello stesso novembre, in due tranches
rispettivamente alle pagine 60 e 64. Ma il Massini e' uno che crede nel suo
Verbo: e infatti ha ripetuto il bis anche a pag. 153 di "Correre", dove si
occupa (un po' in ritardo,a dire il vero) della Pistoia-Abetone del 27
giugno. Anche qui, gran leccate agli organizzatori (cosi' ti fanno
l'inserzione pubblicitaria pure l'anno prossimo), capaci di organizzare "in
modo pressoche' perfetto", secondo i partecipanti, gli spettatori e i
giornalisti (cioe' Massini; noi invece avevamo visto, sentito e detto cose
un po' diverse). Leggiamo poi che il traguardo intermedio era posto "verso
la piu' famosa cima della Toscana: San Marcello". Ah, la conca di San
Marcello e' una cima? E davvero piu' famosa, che so, delle Apuane? Per
fortuna, il Massini aveva gia' fatto stampare la stessa cronaca anche su
"Podismo", ottobre, pag. 41, dove leggiamo piu' correttamente che gli atleti
si sono diretti "verso la piu' famosa cima della Toscana nota per i suoi
impianti di sci. Questi i traguardi intermedi: Capostrada, le Piastre, San
Marcello Pistoiese". Insomma, a parte che l'Abetone non e' una cima, ma
semmai un passo (le cime stanno li' nei pressi, a oltre 2000 metri), si
capisce che "Correre", o l'autore stesso, hanno sforbiciato un po' troppo.
Insomma, per capire Massini bisogna essere dei filologi: confrontare le
diverse edizioni, capire dove ci sono i tagli, risarcirli. Meglio andare a
correre sugli argini dell'Oglio.