"Modena & Modena", n. 367, 20 ottobre 1999, p. 5

di Fabio Marri


La rubrica non firmata "Parlar giovane - Il bello di dirsele", tentando di
spiegare la frase "un tot avanti", infila in poche righe degli spropositi da
analfabeta "un tot tot tot indietro". Scrive infatti: "...correre finche' i
piedi diventino come quelli di Alberto Cova, quando vinse l'oro nella
maratona olimpica di Los Angeles 1986". Allora: nell'86 ne' a Los Angeles
ne' in qualunque altro posto non c'e' stata nessuna olimpiade. Forse voleva
dire 1984. Anno in cui Cova vinse si' un oro olimpico, ma nei diecimila
(Cova non ha mai corso 'professionalmente' una maratona).
E conclude l'articolista: "Anthony Serpente usa ancora le scarpe da
ginnastica che gli regalo' Cova alle Olimpiadi". Non solo Cova, ma neanche
il piu' sfiduciato dei podisti, neanche Rispoli, neanche il marito della
Marisella usa le "scarpe da ginnastica" per correre. L'articolista deve
essere uno di quelli che, a sentir parlare di "maratona", chiede : "quanto
e' lunga?".