SILICOTUBERCOLOSI
Spesso, soprattutto quando le condizioni igieniche erano di notevole precarietà, si associava alla silicosi la tubercolosi, aggravando la situazione.
Questa deve essere distinta da quei casi in cui è la silicosi ad impiantarsi su un polmone, già colpito dalla tubercolosi (tubercolosilicosi), fenomeno questo che provoca un notevole aggravamento rispetto alla forma "normale".
La silicotubercolosi è la complicanza più frequente della silicosi. Questa infatti, facilitando lo sviluppo del bacillo tubercolare, crea un terreno favorevole all'impianto delle lesioni specifiche. Anche nel caso di sovrinfezione, la silicosi conserva il suo potere fibrotizzante e da luogo spesso a forme ad evoluzione fibrosa e lenta, nelle quali possono apparire processi escavativi. Il riscontro di formazioni cavitarie in ammassi di confluenza è frequente. L'evoluzione del processo tubercolare segue un andamento più o meno lento, progressivamente aggravandosi dalla forma nodulare alla forma fibroulcerativa.
La sintomatologia è data da un più o meno rapido scadimento dello stato generale del soggetto, già affetto da silicosi. Il dimagrimento diviene considerevole e si manifesta un particolare tipo di febbre, ad andamento caratteristico, accompagnato da aggravamento dell'astenia e della tosse.
L'esame radiografico deve essere osservato con particolare attenzione, essendo facile il mascheramento delle lesioni tubercolari da parte delle immagini di opacità prodotte dalla silicosi, specie se allo stadio di confluenza.

ANGIONEUROSI
Malattia professionale dovuta ai traumatismi sulle mani causati dall'uso prolungato di macchine ad aria compressa. Venne descritta per la prima volta dal Loriga all'inizio del secolo. Chi ne è affetto presenta all'esposizione al freddo un progressivo intorpidimento dovuto ad un disturbo dell'irrorazione sanguigna fino a far apparire le dita bianche.

SATURNISMO
Questa patologia si riscontra soprattutto nei lavoratori della fonderia di S. Gavino e tra gli stessi abitanti del paese, causa la fonderia situata alla periferia del paese.
L'azione tossica del piombo è dovuta alla sua azione flocculante sulle proteine dell'organismo, cioè alla sua capacità di legarsi a queste molecole e di farle precipitare in tipici aggregati (flocculi). Il piombo si localizza nell'apparato urinario, nel sistema nervoso, nel fegato e nel sangue.
Il saturnismo vero e proprio consiste in una forma cronica, che deriva dalla costante esposizione per tempi prolungati dei lavoratori all'agente tossico; esso causa anemia, con la comparsa di caratteristiche granulazioni nei globuli rossi, coliche addominali molto violente, debolezza muscolare, convulsioni, disturbi nervosi simili ad attacchi epilettici (questo disturbo prende il nome di encefalopatia saturnina). Nella forma cronica, inoltre, compare una tipica colorazione bluastra del bordo gengivale, accompagnata da alito cattivo. L'aggravamento dei danni al sistema nervoso può sfociare nel coma, e in tal caso vi è un elevato rischio di decesso. Se il malato si risveglia dal coma, le lesioni cerebrali possono persistere.La terapia possibile per questa patologia consiste nella somministrazione di farmaci con azione chelante, cioè di composti capaci di legare il piombo e di impedirne l'accumulo nei tessuti.