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Eccoci arrivati alla seconda puntata della nostra indagine Visibile-invisibile. Qui trovere l'articolo di introduzione di questa nostra indagine sui mondi e sui modi del net. In questo articolo parleremo dei mondi del visibile, e in particolare dello scambio di ../banners. Abbiamo chiesto a Stefano, il dinamico webmaster di Hyper Banner Italia di spiegarci tutto sull'argomento. Ecco l'intervista concessaci in esclusiva:



In cosa consiste lo scambio di banner ?

Internet si sta ormai affermando a livello mondiale come "il" mezzo di comunicazione di massa del futuro. Il suo enorme successo è dovuto a molti fattori, che non sto qui ad elencare tutti. Per l'argomento che ci interessa ne analizziamo due: i bassi costi di accesso e l'estrema facilità con la quale chiunque può diventare fornitore di informazioni con una sua pagina o un sito personale. Come in tutti i mezzi di comunicazione, la pubblicità veste anche in Internet un'importanza sempre maggiore, perché è difficile farsi notare in questa nuova babele informatica: l'iscrizione nei motori di ricerca più famosi, nelle mailing list specifiche per l'argomento proposto e la promozione delle pagine sui Newsgroup sono passaggi che ogni fornitore di informazioni deve obbligatoriamente fare, ma che non sono certo sufficienti per garantire al sito la necessaria visibilità. Ecco che entra in gioco il servizio di scambio banner che funziona secondo il principio "tu fai vedere me e io faccio vedere te", gestito però esternamente da sofisticati sistemi che devono tenere conto di diversi parametri. Gli utenti che si iscrivono a questi servizi, che sono completamente gratuiti, accettano di esporre sulle proprie pagine un codice speciale offerto dal servizio, che serve per esporre i banner degli altri utenti, scelti dal sistema in base ai diritti di esposizione (= crediti) accumulati da ogni utente. La maggior parte dei sistemi di scambio banner funziona con un rapporto di 2:1, ovvero per ogni due banner esposti da un sito, il banner di quel sito avrà diritto ad essere a sua volta esposto una volta su altri siti. In questo rapporto è racchiusa tutta la filosofia del servizio, ovvero quella di riservare la metà (o una parte) delle esposizioni giornaliere per la promozione del servizio stesso o per campagne promozionali degli sponsor, che vengono vendute a pagamento.


Chi ci guadagna VERAMENTE in tutto questo ? fornire un servizio del genere fa guadagnare ?

Direi tutti quanti: gli utenti iscritti al servizio, che aumentano immediatamente la visibilità del loro sito grazie ai loro banner che ruotano nella rete, senza spendere una lira. Il guadagno del servizio stesso non è immediato, ma deve essere valutato in un'ottica a lungo termine, perché inizialmente occorre lavorare molto e bene per segnalare il servizio al maggior numero di utenti possibile. Mi soffermo un attimo sul concetto di "lavorare bene", che significa in sostanza fare una campagna promozionale mirata e personalizzata, evitando assolutamente uno spamming controproducente. Il sistema che abbiamo adottato a HB Italia è quello di navigare da un sito all'altro, di rilevare una serie di informazioni e di inviare all'indirizzo email ivi indicato un messaggio email personalizzato, molto breve, che segnala l'esistenza del servizio. Nel concetto di "lavorare bene" rientra naturalmente anche un servizio di assistenza email immediato e soddisfacente: in genere chi richiede informazioni a HB Italia riceve una risposta immediata. Infine ci guadagna lo sponsor, che riesce a far giungere il suo messaggio ad una fitta rete di siti italiani eterogenei. In Italia la pubblicità su Internet è gestita attualmente da due entità: grosse concessionarie di pubblicità "storiche" (vedi Pubblikompass) che si stanno organizzando per estendere la loro attività anche in rete e i servizi di scambio banner. Le prime hanno in gestione alcuni grandi siti molto visitati, p.es. La Stampa, Arianna, IOL, testate Mondadori, ecc. che vantano attualmente circa 300.000 esposizioni al giorno. La pubblicità su questi siti si rivolge naturalmente ad un target più "colto". I servizi di scambio banner gestiscono invece una miriade di piccoli siti molto eterogenei (gestiti prevalentemente da un pubblico più giovane) e riescono a garantire circa 10.000 esposizioni al giorno per ogni 500 utenti iscritti. Lo sponsor che vuole raggiungere un target più ampio deve obbligatoriamente utilizzare entrambi i canali di promozione, perchè è difficile che il visitatore abituale dei siti che aderiscono ai servizi di scambio banner visiti giornalmente il sito de La Stampa per leggere le ultime notizie...


Meglio un banner che attira con "l'inganno" (vedi foto di modelle con scritte ammiccanti) o banner piu' seri ma meno cliccati ? Insomma inseguire la quantita' o la qualita' degli utenti ?

Lo scopo primario del banner è ovviamente quello di suscitare l'interesse di chi lo legge, di essere cliccato e di portare il navigatore a visitare ciò che c'è dietro. La tendenza generale è quella di inseguire la quantità, soprattuto per i siti che aderiscono ai servizi di scambio banner, perché la quantità di visite che vengono registrate sul proprio sito determina poi la quantità di esposizioni del proprio banner sugli altri siti. Ma il banner da solo non basta: dietro al banner deve anche esserci un contenuto interessante, perché un banner ingannevole "frega" il navigatore una volta sola! I banner più frequenti sono quelli che suscitano curiosità in chi li legge con rimandi a offerte gratuite ("Clicca qui e avrai un regalo") e quelli provocatori ("Clicca qui se hai il coraggio!"). Le dimensioni del banner sono anche importanti: se è troppo "pesante", ci vuole più tempo che si carichi e il visitatore della pagina ha tempo di cliccare su un altro link prima ancora che venga esposto il banner. Qui a HB Italia alcuni si lamentano del limite di 8KB che imponiamo per i banner, ma bisogna tenere conto che un banner d'effetto non deve superare i 3-4KB affinchè venga caricato nel più breve tempo possibile e quindi visto dal navigatore. Altri ancora si lamentano del fatto che i nostri banner non sono immagini gif standard, ma vengono lanciati da un applet Java, che a volte rallenta il caricamento del banner. Ma oggi questi problemi vengono annullati dai nuovi pre-banner animati in Java (JAN), che abbiamo introdotto recentemente. Fino ad oggi, nel lasso di tempo che trascorreva tra il caricamento dell'applet e l'esposizione del banner vero e proprio, l'applet Java visualizzava una barretta di caricamento blu con la scritta "Loading HyperBanner", che a volte scorreva anche 10-15 volte prima di visualizzare il banner. Oggi l'utente può caricare insieme al suo banner standard un'animazione Java da max 3KB, che viene lanciata prima dell'esposizione dell'immagine GIF vera e propria e con la quale può così presentare il suo sito senza lunghe attese. Il JAN viene visualizzato subito, il visitatore ne rimane colpito perché animato e già ottiene informazioni su quello che c'è dietro. HB Italia offre anche la possibilità a ogni utente di scaricare il tool per creare queste animazioni Java in ambiente Windows95. Abbiamo anche una Gallery in cui sono contenuti JAN disegnati dai nostri tecnici. Grazie a questo nuovo strumento siamo riusciti ad abbattere i tempi morti di caricamento: mentre il sistema carica l'immagine da 8KB, viene visualizzato il pre-banner con testi e colori in animazione!


Ci sono metodi per "fregare" un servizio di scambio ? per ottenere piu' crediti ? Quali sono i piu' comuni ?

Sì, ce ne sono, ma sono tutti facilmente individuabili! Il più classico è quello di posizionare il codice HTML su una pagina con un META tag di tipo "refresh", che esegue il caricamento automatico della pagina nel tempo predefinito. Questo sistema è facilmente individuabile perché l'IP number che "chiama" il banner è sempre lo stesso e le chiamate si susseguono a intervalli regolari. In ogni caso se un sito vanta molte visite giornaliere e una percentuale di scelta dei banner esposti intorno allo 0,0%, significa che c'è qualcosa che non va. Fortunatamente devo ammettere che fino ad ora non ci sono ancora stati casi clamorosi di irregolarità.



Con questo siamo giunti alla fine dell'intervista. e della seconda parte del nostgro viaggio nei mondi del visibile/invisibile.Nel prossimo articolo parleremo di Warez site. Se volete essere informati sulle uscite di COMCUBE, gli aggiornamenti e abbonarvi virtualmente compilate la form che trovate sul Who's who