Giovanni
Vincenzo La Grua vende per 11.000 fiorini la Baronia di
Misilmeri a Guglielmo Ajutamicristo suo zio il 1-8-1486. L’Ajutamicristo
era un ricco mercante Pisano, trasferitosi a Palermo. È merito
del Barone Ajutamicristo se salvò dalla sua completa rovina il
Castello dell’Emiro, da più anni tenuto in abbandono dai
precedenti Baroni e Signori di Misilmeri, affidando
importantissimi lavori di restauro, di ampliamento e di
modifiche di esso, ad uno dei più grandi architetti
dell’epoca, Matteo Carnalivari.
I
lavori durarono circa un anno e cioè dal 1487 al 1488 e vi
lavorarono sotto la guida del Carnalivari, molti muratori,
manovali e scalpellini ogni giornoMolte furono le spese
affrontate dal Barone D. Guglielmo Ajutamicristo.Del
Barone resta tutt’ora a Palermo in via Garibaldi la sua
artistica casa di abitazione, il Palazzo Ajutamicristo,
anch’esso opera del Carnalivari, fatto subito dopo il Castello
di Misilmeri. D. Guglielmo Ajutamicristo muore il 20-5-1501 e
viene seppellito nella Chiesa di S. Domenico a PalermoGli
succede nelle due Baronie di Misilmeri e Calatafimi il figlio
Ranieri, che se ne investì nel 1502 e reinvestito il 15-1-1516
per la morte del Re Ferdinando I d’Aragona e di Sicilia. Sposò
a I nozze Florenza ed a II nozze Sicilia Valguarnera. Ebbe due
figli: il primogenito Guglielmo II ed il secondogenito
Giulianello.
La cattiva amministrazione delle
Baronie e lo sperpero inutile di denaro, portano rapidamente al
fallimento la Famiglia Ajutamicristo. Morto il 14-11-1527 il
Barone Raineri Ajutamicristo, gli successe Guglielmo II, che
essendo “pazzo furioso” visse sotto l’aiuto dei suoi zii.
S’investì delle Baronie di Misilmeri e di Calatafimi il
24-5-1524 per donazione e rinuncia fattagli da suo padre
Raineri. Il
5 Dicembre 1527 lo zio Pietro Ajutamicristo, tutore e curatore
delle Baronie, fa l'investimento di tutto ciò che vi è nel
Castello di Misilmeri, stanza per stanza, tanto da ricavare, per
la prima volta l'esatto numero di tutte le stanze del Castello.
Peggiorando di giorno in giorno la cattiva amministrazione degli
Ajutamicristo, per i troppi debiti contratti, vendono il
26-II-1539 la Baronia di Calatafimi ed infine il 9 Ottobre 1539
anche la Baronia di Misilmeri.
* Tratto da " La Storia di Misilmeri "di
Mons .F.
Romano Tip .F. Serafica.
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