Con
D.Francesco Bonanno nato dal matrimonio di Donna Rosalia Del
Bosco e Filippo Bonanno, Principe
di Roccafiorita e Duca di Moltalbano,la
nobile famiglia Bonanno assurge a grande potenza e splendore. I
confini del ducato di Misilmeri si estendono fino a Villabate,
Ficarazzi, Montagna di Cane e S.Nicola L’Arena. Francesco
Bonanno è: Principe di Cattolica, Duca di Misilmeri, Marchese
di Limina, Barone di Siculiana, di Ravanusa, di Canicattì, di
Giuliana, di Cucco,di Castellana, S.Basile, Conte di Vicari,
Signore di MIlici, di Pancaldo , di Grasta, della Salina Grande
di Trapani, oltre i Principati ereditati dal Padre
Filippo.
In questo periodo Misilmeri
gode di grande benessere generale, sorse la Fontana Nuova, una
Conceria, una Polveriera, una Saponiera, una Torciera, ben 11
Mulini, Frantoi ecc….. Inoltre Franceso Bonanno fu Cavaliere
del Toson D’Oro, Grande di Spagna, Gentiluomo di Re Vittorio
Amedeo di Savoia e di Carlo III di Borbone Re di Napoli e di
Sicilia e Consigliere Aulico dell’Imperatore Carlo VI
d’Austria e Re di Sicilia. Fu Vicario Generale e Deputato del
Regno, nonché Capitano e Pretore di Palermo, Sposò a prime
nozze Isabella Morra, figlia del Principe di Buscemi e a seconde
nozze Anna Maria Filangeri, figlia del Principe di Mirto.
Con
gli Stati ereditati dai Del Bosco e di quelli portati dai
Bonanno, Francesco Bonanno Del Bosco si poteva considerare uno
dei più ricchi nobili della Sicilia. Morì a Palermo il
25-12-1739.
Costruì a Bagheria nel 1737 la Villa Cattolica dalle 365
aperture, quanti
sono i giorni dell’anno, con l’annnessa
Chiesa di S. Rosalia, per passarvi la villeggiatura. Lo stemma
dei Bonanno è un Gatto Nero. A Francesco Bonanno Del Bosco
succede il figlio primogenito Giuseppe
Bonanno-Filangeri. Egli fu investito del Ducato di Mislmeri il
24-12-1740. Sposò a prime nozze Giustina Borromeo da
Milano, a
seconde nozze Maria Teresa Coracciolo vedova del Marchese
di Torrecusa in Spagna. Oltre tutti i titoli dei suoi
predecessori fu Maestro Portulano del Caricatore di Siculiana,
Grande di Spagna, Cavaliere del Toson d’Oro, Gentiluomo di
Camera del Re e Cavallerizzo della Regina in carica, onde si
trasferì a Napoli.
Affidò
al fratello minore Emanuele Bonanno-Filangeri. Come suo
Procuratore Generale, il Governo di tutte le sue Baronie e degli
Stati, fino a diventare Duca di
Misilmeri, per l’Investitura
del !7-2-1758.
Giuseppe Bonanno-Filangeri va ricordato a Misilmeri specialmente
per aver eretto, a sue spese, la Monumentale Fontana
Nuova, in
Piazza Cosmo Guastella, nel 1772, e fatto fare il Festino di S.
Giusto Patrono di Misilmeri nel suo I
Centenario (1671-1771).
Morì a Napoli a 63 anni il 28-11-1779.
Con
la lontananza dei Principi di Cattolica e Duchi di Misilmeri,
inizia il fallimento di questa nobile e potentissima famiglia.
Il fratello Emanuele, buono e santo, confrate della
congregazione del Miseremini, non seppe frenare la grave
emorragia delle spese nelle lussuose e sfarzose feste a cui si
abbandonarono i Cattolica a Napoli, per gareggiare con la nobiltà
napoletana, al punto che le uscite superarono di gran lunga le
entrate.
A
Giuseppe Bonanno-Filangeri succede il figlio primogenito
Francesco Antonio Bonanno-Filangeri, il quale eredita tutte le
cariche del padre e sposa Caterina Branciforti dei Principi di
Bufera. La vita Napoletana troppo dispendiosa e galante a
quell’epoca, costrinse nel 1786 la Famiglia del Principe di
Cattolica e Duca di Misilmeri a dichiarare fallimento per non
potere più pagare i molti debiti contratti, specialmente da F.
Antonio Bonanno-Borromeo. Egli morì a 52 anni a
Napoli il 23-3-1797, successivamente gli succede il figlio
Giuseppe Bonanno-Branciforti, sposato con la Principessa Teresa
Moncada,intraprendendo la carriera militare.
Con la legge votata dal Parlamento Siciliano il 10 Luglio 1812,
con l’Abolizione del Baronaggio, perdeva tutti i privilegi
feudali, su tutte le sue numerose Baronie, Ducati, Contee e
Principati, compreso il Ducato di Misilmeri.Fuggito il 18
luglio di quell’anno a Bagheria fu barbaramente ucciso dal
popolo in una trazzera di campagna. Aveva 51 anni.
Pertanto Giuseppe Bonanno-Branciforti sarebbe l’ultimo Signore
di Misilmeri.
* Tratto da " La Storia di Misilmeri "di
Mons .F.
Romano Tip .F. Serafica.
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