La chiesa fu fondata nel
1576 dal Barone di Misilmeri Vincenzo del Bosco e affidata ai padri
francescani, che già in quella zona di Misilmeri, ancora campagna, vi
tenevano un “luogo” sin dal 1260, ossia circa dopo 40 anni dalla morte
del patriarca S. Francesco d’Assisi. In principio la chiesa fu chiamata
“la Chiesa del feudo”, perché costruita nel vecchio casale di
Misilmeri. Al 1670 si fonda la congregazione di Maria SS. ma di nuova
luce, soppressa dal governo nei moti rivoluzionari del 1820, risorse nel
1838. La congregazione oggi coltiva oltre il culto alla madonna, anche
quello ai SS. Cosma e Damiano, festeggiandoli ogni anno con la solenne
messa e processione. Nella chiesa vi sono numerose statue e quadri antichi
di grande valore artistico,
come ad esempio la statua di S. Francesco in legno; il quadro in pittura
su tela della Madonna della lettera, il quadro della Madonna della
mercede; della buona e della cattiva morte pitture su tela del 1700; una
“via crucis” dipinta su lavagna. Oltre a queste bellezze artistiche
citate sopra, bisogna aggiungere anche altre statue di legno raffiguranti
la madonna del mese di Maggio, di Fatima, di Cosma e Damiano, di nuova
luce, del Cristo morto e dell’Addolorata, ed infine, la statua di S.
Rosalia nella posa dormiente fatta nel 1907. La chiesa fino a qualche
decennio fa apparteneva ancora alla nobile famiglia del principe di
Cattolica e duca di Misilmeri; ora è di libera collocazione. La
chiesa è ad un’unica navata, con l’altare maggiore dedicato a S.
Francesco d’Assisi ed altre 4 cappelle laterali dedicate a destra ai SS.
Cosma e Damiano; all’Addolorata ed al Cristo morto, mentre a sinistra
alla Madonna di Fatima e Alla madonna del mese di maggio. Per la sua
grandezza, la chiesa è solo minore alla Madrice, infatti può contenere
circa 250 persone. Vicino alla chiesa, in via cappellini, c’è la casa
canonica fatta costruire dal papa Pio XI nel 1939.
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