
Atena fu la dea
delle arti femminili del tessere, del filare, del cucinare, ed anche dea della guerra
che, però, a differenza di Ares non ebbe un carattere violento ed aggressivo.
A differenza
degli altri dei, la dea Atena nacque senza madre, infatti, lei venne al mondo uscendo
dalla testa
di Zeus. Prima di
Sposarsi con Hera, Zeus ebbe diverse mogli tra cui Temi,
Mnemosine e Meti.
Meti era la
signora della prudenza, e quando era ancora la moglie di Zeus, gli annunciò di
aspettare un figlio, lui rallegratosi della buona notizia andò dalla madre Rea per
condividere la gioia con lei. Rea gli profetizzò che Meti avrebbe avuto una figlia,
ma se avesse avuto un altro figlio, questo l’avrebbe spodestato proprio come lui
fece con Crono.
Zeus
terrorizzato dalla notizia profetizzata dalla madre, decise, di sacrificare l’amore
di Meti e, un giorno, mentre i due stavano riposando, egli aprì la bocca e la
inghiottì. Nessuno seppe quale fine capitò a Meti, ma Zeus dopo un po’ di tempo
iniziò ad avvertire forti mal di testa e mentre passeggiava lungo le rive di un
fiume, il dolore si fece più acuto. Dall’Olimpo, scesero tutti gli dei ed Ermes,
che era astuto, indovinò subito l’origine del male, quindi prendendo una lama
affilata fece una piccola fenditura nel cranio di Zeus, dove, da questa, uscì Atena.
Essa fu venerata come protettrice della città d’Atene alla quale assegnò il nome,
e dove fu anche nominata Atena degli ulivi perché, fu proprio quest’albero che la
dea fece crescere attorno alle mura di cinta della città.
Pallas
Athene, Gustav
Klimt (1898)
Atena,
Museo dell’Acropoli (450c. AC) Atena