Demetra,
signora delle messi e dea della vegetazione, aveva avuto da Zeus una figlia, Kore
(chiamata più tardi Persefone), che amava sopra ogni altra cosa. Afrodite,
combinando un tiro mancino agli dei
e agli uomini, permise al figlio Cupido di
colpire con una delle sue frecce l'austero Plutone, affinché anche nel tenebroso
regno si diffondesse dell'amore. Non resistendo al richiamo amoroso, il sovrano degli
inferi, venne in superficie attraverso l'Etna, vulcano siciliano, in cerca
dell’amore. Plutone
vagando nella valle di Enna vide la bella Persefone che stava in quel momento
raccogliendo dei fiori con le sue compagne. Senza considerare il dolore che avrebbe
causato alla madre, egli la rapì portandola con se negli inferi.
Demetra, fu
raggiunta dalle grida della figlia che per diversi giorni cercò invano. Le uniche
tracce che lei poté trovare, della povera figlia, fu una cintura galleggiare lungo
un piccolo corso d'acqua, formato dal pianto di una delle compagne di Kore che,
disperata aveva versato in quel punto tutte le sue lacrime. Furente e disperata
Demetra maledì la terra, accanendosi soprattutto contro il suolo della Sicilia, che
aveva inghiottito la figlia. Le sue lacrime caddero come flagello sul suolo,
rendendolo arido, cosi che da allora non produsse più frutti per il nutrimento degli
uomini e degli animali. Zeus stesso cercò di dissuadere Demetra, ma lei non voleva
più rimettere piede sull’Olimpo, e decise di continuare a vagare senza pace per la
terra, seminando danni e rovina. Zeus, vedendo gli uomini e gli animali morire decise
di porre fine alle sofferenze di Demetra, cercando di scendere a patti col fratello.
Egli inviò Ermes nell’Ade, con il compito di riprendere Persefone e riportarla fra
le braccia della madre. Tutto questo poteva riuscire se solo Kore non avesse toccato
nessun tipo di cibo. Purtroppo Persefone, quel giorno, aveva assaggiato sei chicchi
di melagrana, cosa che la condannava a restare in potere del suo sotterraneo sposo
per sei mesi ogni anno della sua vita. Demetra accolse festosamente la figlia e la
sua gioia la trasmise subito alla terra rendendola fertile e feconda. Però durante
gli altri sei mesi nei quali Persefone ritornava nel regno dei morti la terra portava
il lutto, insieme a Demetra, diventando arida e fredda.
Il ritorno di Persefone, Frederick Leighton (1891)