I PERICOLI DI VENEZIA

A quanto uno possa sembrar pirla ......non esserci limite alcuno...e presto saprete perche'...
Buongiorno a tutti,
Mi inserisco nel meteo anche se con un giorno di ritardo, qui nevica
abbastanza e la spettacolarissima Parma gia' bella di per se acquista
ancora piu' fascino in queste condizioni...
Ieri sono stato a Venezia per vedere cosa capita durante il famoso
carnevale di Venezia, e devo dire che almeno ieri non e' capitato niente
di sensazionale (anzi una cosa si, ma verra' scritta in seguito)...
Tante bellissime ed incredibili maschere su persone di ogni ordine di eta'
dai 3 mesi ai 90 e passa anni con rappresentazioni giocolieri, truccatori
e un casino di gente di tutte le nazionalita'...
Meno gente rispetto a domenica perche' non giorno di festa se non per gli
scolastici...
Passeggiando ed ammirando il freddo polare senza neve purtroppo siamo
andati avanti (io e mia sorella) fino alle 19 circa (arrivo alle 11 con
acqua alta ma in ribasso, e notevole odore di puzza di acqua stagnante)
su e giu' per piazza San Marco e vari campi, calli, campielli e sotto
porteghi, in cerca di nuove maschere da fotografare, di nuove mostre da
visitare (gratis in quanto settimana della cultura) e di ripararci dai
resti di Bora triestina che rendevano la temperatura ed il freddo ancora
piu' rigidi...
Apoteosi orgasmica raggiunta dopo avere incontrato 2 nuoresi con
"casu marzu" (senza vermi purtroppo) che ce lo hanno fatto prima
assaggiare e poi comprare...
Quando la serata volgeva al termine e ci apprestavamo a rientrare verso la
stazione ho deciso di provare una esperienza unica sia nel genere che
nella stagione...
Ho pensato inizialmente di conservare questo aneddoto per allietare il
fine settimana, o l'inizio della successiva, ma perche' tergiversare,
anche un framezzo va alliettato; inoltre si sarebbe scoperto prima
o poi, peccato la mancanza di telecamere al seguito...
Spero che serva a riscaldare i vostri muscoli facciati intorpiditi dal
secondo inverno...
Mi sono affacciato sul bordo di un canaletto (non il pittore, bensi' uno
dei simpaticissimi rivoli che si incontrano passeggiando su e giu' per i
calli), dove fino alla mattina era presente l'H2O alta, alle 19 non piu'
presente, io ci metto un piede per sporgermi e cercare qualche indicatore
di livello, e per vedere cosa potesse causare tanta puzza (giustificazione
che ci sta bene, mica posso passare per pirla immotivato), quando ecco che
all'improvviso una dimenticata sensazione come di scivolamento, e mi parte
un piede (il destro, l'unico utile), riesco a pensare di appoggiare il
sedere per terra per crecare di bloccare il kamikaze, ma scivola pure
quello e dopo 2 simpatici gradini di scivolamento a tutto corpo, varo il
mio corpo in laguna (mancava solo la champagne da spaccarmi in testa)
immergendomi fino alle costole, il tutto senza un suono (a parte un
aaaaagh causato dalla goduta per l'acqua a zero gradi) e alla moviola
con mia sorella che strillava per me, che mi sono accostato al moletto e
sono stato aiutato da mia sorela e un baldo giovanotto a rialzarmi...
strizzato il giubbotto, e le scarpe mi sono avviato verso la stazione con
gli abiti bagnati gocciolanti, sporco di muschio e fango (sembravo
mascherato da zombie diceva qualcuno, io direi piuttosto da pirla che cade
in laguna, ma il discorso e' un altro), con le persone che ridevano a
lacrime al mio passaggio e si turavano il naso, perche' emanavo un odore
come se fossi appena uscito da un mese di vita in nassa assieme a pesci
putrefatti...
Freddo sempre piu' polare, entro in treno, non in uno scompartimento (per
non bagnare i sedili di acqua puzzolente e non infettare di puzza il
viaggio delle persone piu' intelligenti), ma nello spazio fra uno
scompartimento fumatori ed uno non fumatori (niente riscaldamento ma
piu' freddo di cosi' era impossibile) nella speranza che il fumo
attutisse la puzza (alla quale io ero ormai abituato...), ma ogni persona
che entrava o passava vicino a me diceva: "Che puzza di pesce.."
E io li a spiegare che ero io che emanavo l'odore in quanto esploratore
ufficiale della laguna, e attiravo sguardi di pieta' e risate grasse...
Con sguardi verso il mio odore come a dire ti dovresti lavare qualche
volta figliolo quando le persone scendevano (Mestre, Padova, Monselice,
Rovigo, Abano, Ferrara, S. Pietro, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma)
per un totale di tre ore di viaggio con temperatura sotto zero, jeans
rigidi che mi hanno scorticato l'interno cosce (come se fossi andato a
cavallo per ore), e camminata alla Frankenstein perche' le gambe dopo 3
ore di freddo andavano per i fatti loro....
Tornato a casa, fatta la doccia, ho sentio l'odore che emanavano gli
abiti, e non potro' dire mai piu' che le saline d'estate puzzano dopo
essermi tirato dietro una cosa del genere...
L'unico giubbotto che potesse ripararmi dal freddo e' finito stamane in
tintoria, le scarpe nella spazzatura e i vestiti in ammollo statico prima
e dinamico poi nella speranza di non doverli sistemare accanto alle
scarpe...
Morale: "Se non hai l'eta', dove Cazzo vai??? Anche se per un sardo il
richiamo del mare c'e' sempre."
Applausi, f.

By Fabrizio

PJK 3 settembre 2002