Frà Umile da Petralia
Frate Umile, al secolo Giovanni Francesco Pintorno, nasce a Petralia
Soprana allora feudo del Duca di Montalto, tra la fine del 1660 e l'inizio del 1601. Era
figlio di mastro Giovanni Tommaso, legnaiolo e falegname, originario di Geraci Siculo e di
Antonella Bongiorno. La sua è una famiglia borghese benestante.
Il giovane Giovanni Francesco apprende il mestiere del padre nella
bottega di famiglia, dove lavora fino all'età di undici anni circa, epoca in cui si pensa
possa essersi recato in una bottega di scultore a Palermo, per perfezionarsi in
quell'arte.
Nel 1616 lo ritroviamo a Petralia, ritornato forse a causa della morte
del padre, dove va ad abitare a casa di uno zio. Dal 1616 al 1623 si sa poco della vita
che condusse; con molta probabilità, fu questo periodo che fece maturare in lui la
vocazione religiosa, certamente coltivata dai frati francescani riformati dell'Osservanza
che, su richiesta degli abitanti di Petralia e con grosse contribuzioni da parte di
istituzioni pubbliche come "l'Università" e da privati, avevano fondato nel
1611 il Convento di S. Maria di Gesù.
Sappiamo dalla tradizione che, sfuggendo al matrimonio combinatogli dai
parenti, per seguire la vocazione, che dentro di sé si faceva sempre più forte, andò a
cercare rifugio nel Convento dei Francescani di S. Maria di Gesù di Palermo dove viene
accettato nell'Ordine.
Era il novembre del 1623, da allora Giovanni Francesco Pintorno sarà
chiamato "Frate Umile da Petralia Soprana".
Nelle sue giornate dedicava molte ore alla preghiera, alla penitenza e
alla meditazione; pregava anche di notte e digiunava. Nonostante questa vita di continua
preghiera, il suo carattere era dolce, affabile e allegro e gli piaceva conversare.
Il resto del suo tempo lo dedicava all'attività artistica, ovvero alla
scultura, realizzando pregevoli Crocifissi lignei policromi dalla sovrumana bellezza e
dalla possente drammaticità.
Il Crocifisso di Mojo
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