[Io sono qui]

Inizio
Io sono qui 
Primo tempo 
Le vie dei colori 
Reginella
Secondo tempo
Nudo di donna 
V.O.T. 
Acqua nell'acqua 
Intervallo
Terzo tempo 
Bolero
Fammi andar via 
Quarto tempo
Male di me 
L'ultimo omino
Titoli di coda 
Fine

IO SONO QUI

Dove sono stato 
in tutti questi anni 
io me ne ero andato 
a lavarmi i panni 
dagli inganni del successo 
a riscoprirmi uomo 
io sempre lo stesso 
piu' grigio ma non domo
siamo tutti dentro la storia 
tardi o presto 
e io sono qui 
tutti in liberta' provvisoria
in arresto o a nasconderci 
e dove eravamo rimasti 
chissà dove
ma io sono qui 
forse prigionieri o fuggiaschi
forse altrove a difenderci 
la realtà mi ha fatto atterrare 
il mio errore fu di errare 
e non ero un eroe 
ma sono vivo 
e sono qui 
e vengo dentro a prenderti 
da solo disarmato innamorato
tu devi arrenderti 
ci sono io e sono qui 
con la pazzia di stringerti 
mi hai perquisito gli occhi 
e sai sono pulito 
non posso ucciderti mai piu'
e si torna a scendere in pista 
un altro viaggio 
e io sono qui 
non perdiamoci piu' di vista
nel coraggio 
di riprenderci 
dentro l'abito della festa quello scuro 
ora sono qui 
l' unica paura che resta del futuro 
e' di non esserci 
tra sparare oppure sparire 
scelgo ancora di sperare 
finche' ho te da respirare 
finche' ho un cielo da spiare
per sapere che
io sono vivo e sono qui 
e vengo dentro a prenderti 
da solo disarmato innamorato 
tu devi arrenderti 
ci sono io e sono qui 
perche' ora so pretenderti 
far fuori la tua scorta 
e fuori dalla porta 
saro' ad attenderti cosi' 
e scrivero' il mio nome 
sui fogli della gente 
fino a sapere come 
mi chiamo e non chi sono veramente 
ma quaggiu' sto 
a chiedere perdono 
se sono un uomo giusto 
ma sono giusto un uomo 
sono qui 
e vengo dentro a prenderti 
da solo disarmato innamorato
e devi arrenderti 
se sono io e sono qui 
e resto qui a viverti per vivere 
da qualche parte 
a mettere le porte al vento 
per questo sono qui

PRIMO TEMPO

(Esterno giorno) finestra di una casa 
con il bianco quadrettato 
(lento carrello in avanti) dal sole mezza invasa 
lui col mento un po' appoggiato 
sul bordo del piano 
i tasti bianchi e neri 
non c'e suono né rumori 
(primo piano di lui) negli occhi ha dei pensieri 
chiusi in cerca di colori 
(stacco) ora corre una spiaggia 
fatta a scimitarra 
(interno giorno) lui buttato su un divano 
abbraccia una chitarra 
(fuori campo) una voce in napoletana 
eco di un vecchio canto 
che cammina in fondo al mare 
e gli bagna le labbra 
lui se la mette accanto 
(particolare) sulle corde a risuonare

LE VIE DEI COLORI

O bella mia 
io vado via 
e non ti porto con me
c'e' un viaggio che 
ognuno fa solo con se
perche' non e' che si va vicino
perche' un destino non ha
un mattone vuole esser casa
un mattino divenire chiesa 
ed il matto che c'e' in me 
che si chiede che cos'e'
vuole diventare qualche cosa 
e sarà. una strada senza fine 
sotto una spada o su una fune
a cercare il mio Far West 
a trovare il Santo Graal
una corsa brada oltre il confine
una luce prendero'
per te là fuori 
quando io camminero' 
le vie dei colori 
scalero' le rocce in mezzo al vento 
sulle tracce di chi ha perso o vinto 
vaghero' la mia odissea
nella idea di te mia idea 
tagliati le trecce e vai in convento 
una voce prendero'
per te là fuori 
quando io camminero' 
le vie dei colori 
c'era un cavaliere 
bianco e nero prigioniero 
senza un sogno ne' un mistero 
senza fede ne' eresia 
senza le ali di un destriero 
senza le onde di un veliero 
se la sorte rivolesse cio' che speso 
io forte non sarei per il tuo peso 
a volare in un rodeo 
a valere in un torneo 
della morte ed essere il tuo sposo
una pace prendero'
per te là fuori 
quando io camminero'
le vie dei colori
c'era un cavaliere 
bianco e nero prigioniero 
senza un posto né un sentiero 
senza diavolo né Dio 
senza un cielo da sparviero 
senza un grido di un guerriero 
io ti lascio senza perderti
e ti perdo un po' 
anche se poi 
lasciarti e' un po' perdermi 
o bella mia 
o bella ciao 
io sono via 
con un pensiero di te immenso 
e un nuovo senso di me 
c'era un cavaliere giallo 
che rubo' un cavallo alle scogliere 
e un cristallo alle miniere di un metro' 
sulle ciminiere disegno' un castello di corallo 
e al ballo tutto il quartiere ando' 
c'era un cavaliere rosso 
che sali' sul dosso di bufere 
sopra il fosso delle sere di citta'
dietro un cielo mosso di ringhiere dentro il mare grosso 
di un braciere di immensita'
c'era un cavaliere blu 
che catturo' la gioventu' di primavere 
che porto' chimere in schiavitu' 
libero' le gru dalle lamiere di un cantiere 
verso un campo di preghiere laggiu' 
dove arriverai anche tu
camminando le vie dei colori

REGINELLA

"T' aggio voluto bene
tu m' hai voluto bene a me
mo nun' nce amammo cchiu' 
ma a vvote distrattamente pienzo a te..."

e' l' una senza luna 
senza te e senza la mia stella
dopo non l' ho cantata piu' 
la tua canzone Reginella
ti dissi proprio una idiozia 
forse per farti torto 
quando ti urlai 
che era durata pure troppo
il cuore lo trovai in corsia 
caduto mezzo morto 
poi si rialzo' ma resto' zoppo 
a vita
dicevi di essere di Napoli 
ma non c' eri mai stata 
e se si usciva avevi sempre su 
qualcosa un po' scollata
anche quei nomi che inventai 
quando li pronunciavo 
non era chiamarti ma per sospirarli
nemmeno un gatto ti comprai 
o un uccellino schiavo 
compagno di segreti 
per imprigionarli 
fabbricai le reti 
ma una bella gabbia no...
lo so Regine' 
che mi hai voluto bene 
forse piu' di me 
e quello ti rimane
sopra il letto delle nostre cene 
non c' era un gran che 
c' eri tu Regine'
ma perche' hai dato un po' di te 
a ognuna delle altre donne
quanto di te darai agli uomini 
per farmi stare insonne 
chissa' se amavi proprio me 
nel tempo in cui mi hai amato 
ma proprio me hai smesso 
tu di amare un giorno
ed io incendiai tutto di te 
ma si smorzo' bagnato 
dal pianto del rimpianto 
che pioveva intorno
al mio annuncio affranto 
triste vedovo di te
lo sai Regine' 
che ti ho voluto bene 
e mai l' ho detto a te
ci ho fatto una canzone 
e almeno questa ti appartiene 
come un po' di me Regine'
Reginella 
balla Regine' bella 
finche' vorrai ballare 
anche il tuo re 
non ti potra' vedere 
nel passato ti verra' a cercare 
e dicono che se ne va 
camminando in fondo al mare 
danzando

SECONDO TEMPO

(Esterno all'alba) un vicolo di vento 
dentro un abito importante 
si dondola contento 
(cameracar) lui strimpella sul volante 
di un'auto scoperta 
un po' di barba scura 
(interno casa) nella tenda della doccia 
si muove una figura 
(dissolvenza) mentre cade qualche goccia 
sulla macchina da scrivere 
sopra le gambe 
(in soggettiva) un televisore acceso 
facce contorte e strambe 
(totale) lui su un letto come arreso 
(panoramica) sul pubblico che aspetta 
dentro il fumo ed il sudore 
e scandisce il suo nome 
lui sale la scaletta 
(controcampo) e si accende un riflettore

NUDO DI DONNA

Con la testa piena di scirocco 
e di un fresco amarcord 
tippettando come un vecchio frac 
o un giovane freak 
a scansar la vita e i posti alt di blocco 
on the road 
quando il giorno batte il primo ciak 
e ti alzi col cric 
ieri notte tu mi hai preso al volo 
dentro il tuo videoclip 
come quando fischi ad un tassi 
o salti sull'ultimo bus 
apro l'acqua poi mi spoglio ma son solo 
e che strip 
anche se l'annuso ancora qui 
la tua mousse 
fredda fredda fredda marosa 
e viene giù 
cosi spigolosa piovosa 
come eri tu 
e sul mento mio 
io risento il tuo nudo di donna 
me ne uscivo dal tuo quadro 
neanche fosse un Van Gogh 
con i passi ai ritmo di uno scat 
o di un lento ragtime 
io chi sono stato il derubato o il ladro 
Dylan Dog 
dell'amore del tuo bancomat 
del tuo numero Hot Line 
ti ho lasciato dappertutto impronte 
pure sul baby-doll 
cosi non potrai cambiarmi tu 
I'identikit a la police 
ho buttato la pistola colt dal ponte 
ho fatto goal 
tanto come puoi sfuggirmi più 
mai più Miss 
calda calda calda nebbiosa 
e viene giù
cosi turbinosa furiosa 
come eri tu 
e sul petto mio 
io sospetto il tuo nudo di donna 
fredda calda fredda odiosa 
e vieni giù 
cosi burrascosa smaniosa 
come eri tu 
e sul fianco mio 
io mi abbranco il tuo nudo di donna
giusta adesso e giusta 
schiumosa 
e viene giù
e meravigliosa gustosa 
come eri tu 
e sul sesso mio 
sfioro adesso il tuo nudo di donna

V.O.T. 0

Ma come raglia quella tele 
accesa tutto quanto il giorno 
ti prego tagliale la lingua e troppo forte 
io sono troppo debole 
e tu troppo spoglia mi stai intorno 
mi togli l'ukulele dal mio pianoforte 
stanotte ho avuto un incubo 
per colpa di questa canzone 
che la scrivevo ma non era mai finita 
poi la suonavo ma chissà
se per un pubblico o un plotone 
ero bendato e fu un'esecuzione a vita 
ma prestami la macchina 
o rompo il vetro con un sasso 
che devo seminare tutti questi guai 
e fuggirò ma dove andrò 
se il mio morale e cosi basso 
che gia si sta impiccando ad un bonsai 
come ti pare questo disco? 
questo disco pare.... si mi sa una buona idea 
mi pare appena un po' pesante 
ma che poppe sante poppe da epopea poppea 
tu batti sempre su quel tasto 
e non mi dai un aiutino 
a battere il mio testo e non il mio testosterone 
cos'e che ho visto nero nero 
proprio sotto il grembiulino 
oh oh davvero complimenti per la trasmissione 
se spegni il muso alla tivvù
io forse un poco mi concentro 
e questo pezzo te lo termino prima del gong 
ci ho un tale rodimento 
che mi rode fuori e rode dentro 
che ci vorrebbero le mani di King Kong 
per certi tizi di potere 
comandare e più di fottere 
io ho altri vizi 
anziché farmi comandare 
preferisco farmi sfottere da te che mi sfizi 
che non da quei supplizi 
vuoti V.O.T. vuoti V.O.T. vuoti 
con le facce da idioti 
V.O.T. vuoti V.O.T. vuoti 
belli beneamati e beoti 
beati noi abbonati al fatelo da voi 
ohoh voyeurs ohoh voyeurs 
ohohoh voyeurs ohoh voyeurs ohoh voyeurs 
ohoh voyeurs ohoh voyeurs 
ohohoh voyeurs io e te della tv soccombuto 
tributo alla tribù dei
vuoti V.O.T. vuoti V.O.T. vuoti 
sempre i soliti noti 
V.O.T. vuoti V.O.T. vuoti 
pieni di quattrini e di voti 
devoti noi restiamo 
patrioti ci schieriamo 
coi figli e coi nipoti 
noi vi guardiamo 
io spero in Dio sempre di più
che è l'unico quaggiù
che ancora alla tivvù
non e mai apparso 
amore mio dai vieni qui 
e amiamoci cosi 
di fronte a quelli li 
e un bell'applauso 
vuoti V.O.T. vuoti V.O.T. vuoti 
con le facce da 
vuoti V.O.T. vuoti V.O.T. vuoti 
con le facce da 

ACQUA NELL'ACQUA

Tu chi sei 
che parli diverso 
più giovane di me 
in un'altra età persa perso 
in mezzo ai giorni tuoi 
pezzi di quella vita che non so 
tu chi sei 
tu chi sei 
un universo 
tu che hai 
la nuova promessa 
di un segno che lasciai 
nell'infinita adesso impressa 
in fondo agli occhi tuoi 
figli di quella luce che non e 
solo tua solo mia 
se l'alba e la stessa 
cielo e oceano 
acqua nell'acqua 
onda e nuvola 
acqua nell'acqua 
fiato dentro il fiato 
io in te quant'e passato? 
corpo e anima 
acqua nell'acqua 
vene e lacrime 
acqua nell'acqua 
il mio grido nel tuo grido 
e stato un brivido 
un vento caldo da domare 
per salirci su e tornare 
a riamare aria e mare 
con te che fai 
un altro sentiero 
e insegui la tua vita 
in cerca di te vera vero 
e non si arriva mai 
a sapere quand'e che finirà
tu che hai 
io che ho 
un cuore sincero 
che batte 
un cuore che batte 
davvero 
cielo e oceano 
acqua nell'acqua 
onda e nuvola 
acqua nell'acqua 
fiato dentro il fiato 
io a te cos'e che ho dato?
corpo e anima 
acqua nell'acqua 
vene e lacrime 
acqua nell'acqua 
il mio grido nel tuo grido 
e ancora un brivido 
che c'e 
che piega e piaga la mia schiena 
che rovescia un fiume in piena 
mi svegliai        one two
su questa scena        three four
e nello sconcerto 
cominciai il concerto 
e incerto salutai 
e attraversai 
tutto il deserto 
per trovarmi in mare aperto 
e respirai 
e respirai 
acqua nell'acqua di parole 
come un salto nelle gole 
verso isole di sole 
un volo libero di bere 
nelle azzurrità leggere
anche per perdersi e cadere 
ricadere giù

TERZO TEMPO

(Interno sera) a lume di candele 
una testa reclinata 
(piano sequenza) le braccia parallele 
su una tavola apparecchiata 
si alza girando 
e porta lentamente 
una mano sopra il petto 
(rallenty) lui prova quasi assente 
come passi di un balletto 
e i suoi piedi che ora 
vanno proprio a tempo 
(dal basso) mentre scendono le scale 
(piano americano) respira nottetempo 
una musica da finale 
che piange un organetto 
(esterno tramonto) mentre il sole 
si va a inabissare tra le case del mondo 
lui ciondola su un tetto 
(in controluce) a braccia larghe per volare

BOLERO 

La scenografia 
dei tuoi appartamenti 
buia sacrestia della teatralitaà
la diplomazia lavabiancheria 
dei miei chiarimenti 
solita amnesia della tranquillità 
la didascalia 
dei tuoi atteggiamenti 
sacra liturgia della formalità
l'autobiografia enciclopedia 
dei miei mutamenti tormenti 
meteorologia della scontrosità
e della codardia 
e ci baciamo la'
sopra il boccascena 
dell'ultima cena di chi tradirà
e un'altra volta in più gia 
ci si uccide la passione 
dentro un'auto nel burrone 
la spingiamo giù ma 
siamo sempre qua 
storie in bianco e nero 
dove abbiamo solo 
un ruolo fisso da comparsa 
nelle file di un bolero 
e tutto il resto e farsa 
noi venimmo qua 
facce da straniero 
dentro questa scena 
oscena per non farne a meno 
altro giro di bolero 
ed un altro sorso di veleno 
la radiografia 
dei miei giuramenti 
vaga profezia della meschinità
la coreografia scelta simmetria 
dei tuoi turbamenti 
nuda rapsodia della sinuosità
la tappezzeria 
dei miei pentimenti 
fiacca parodia della maturità
la cineseria microchirurgia 
dei tuoi sentimenti lamenti 
pura maestria della fragilità
e della tirannia 
e se il mio cuore sta 
fermo alla frontiera 
tu ti mostri fiera della vanita
perché ci sono anch'io la 
tra i tuoi ninnoli d'avorio 
a suonare il repertorio 
di un eterno addio ma 
siamo sempre qua 
chiusi in un mistero 
che l'amor sia tutto 
e tutto ciò che noi sappiamo 
dell'amore che e un bolero 
in cui ci muoviamo 
noi saremo qua 
tra il falso e il vero 
il bene e il male 
quando voleremo 
digitando uno e zero 
in una realtà virtuale 
o contando il tempo di un bolero

FAMMI ANDAR VIA

Fammi andar via
liberami
da questa prigionia
fammi andar via 
risparmiami 
un' altra litania
non serve a niente 
dire che mi ami 
ma tanto chi ci sente
se per noi 
si parleranno d' ora in poi 
i legami
un minuto di raccoglimento 
oggi si e' spento un sogno 
conti fino a cento 
e torni a vivere 
perche' hai bisogno 
e se andrai lontano fa' che non sia troppo fuori mano 
o trova un posto irraggiungibile 
e calera' la fine 
in questo cine senza schermo 
io e te come in un fermo immagine 
attori e spettatori
chiama la polizia 
che ho appena fatto fuori 
la tua bella allegria
per risparmiarle ancora dei dolori
non la potevo piu' soffrire 
non dovra' soffrire piu'
ci amammo alla follia 
poi siamo rinsaviti 
per quella malattia di noi guariti 
dal quel fottuto medico del tempo 
al crocevia di una via crucis 
via la croce e cosi' sia
fammi andar via
aiutami 
in questa eutanasia 
non ci ameremo piu' qui ma attraverso 
cio' che in altri giorni avremo perso 
e nei ritorni della gelosia 
ce lo divideremo 
quel pagheremo al boia
per crepare poi di noia o nostalgia 
ma che sia morte e mai ferita 
quando tu chiederai 
i baci e un' altra vita 
agli uomini usurai 
diglielo che tra noi non e' finita 
che ti ho fregato tutto che sei in lutto 
che sei roba mia 
l' avrebbero chiamato poi 
il nostro numeretto 
e tocca pure a noi noi dentro il sacchetto 
di questa sporta tombola del mondo 
che vuoi che sia sia che sia
si sia che sia no lascia che sia cosi' 
poi sia poesia 
fammi andar via 
perdonati 
questa vigliaccheria 
fammi andar via 
fallo per me 
fammi andar via da te...

QUARTO TEMPO

(Esterno notte americana) tra gli alberi di un bosco 
(macchina a spalla) lui si aggira diffidente 
con uno sguardo fosco 
(scene veloci) tra i cespugli della mente 
e il suo fiato che appanna 
un volto in uno specchio 
(effetto flou) a spiarsi i lineamenti 
si vede un po' più vecchio 
(flashback) lui bambino si mostra i denti 
per farsi paura 
dentro un videogioco 
(in successione) immagini di vita reale 
(primissimo piano) sul dito che fa fuoco 
contro i demoni del male 
(interno notte) lui in piedi accanto al piano 
(dolly indietro) e raccoglie i fogli li vicino 
uno a uno per bene 
e se li stringe in mano 
(fermo immagine) poi s'incurva in un inchino

MALE DI ME

Solo nella mia pelle
incontro a brividi avvoltoi
a frugare le celle
di lunghi bianchi corridoi
dove uscirmene a caccia
di questa mia inquietudine prima o poi
fino a che faccia a faccia
resteremo noi
un'eclissi di cuore
e il mio fucile spianero'
dietro ad ogni rumore
e ombra o belva che vedro'
tra radici di un lampo
in questa selva di sterpai mirero'
io non le daro' scampo
finche' campero'
e l'avro' viva o morta
la snidero' dovunque sia sparero'
con tutto il piombo dell'oblio
l'ho inseguita l'ho scorta
ma era lei o chissa' forse ero io?
male oscuro
male dentro
male di me
che male e'
male di vivere
male duro
maledetto
che male fa
un male dell'anima
quest'animale
lei mi sta addosso 
mi sta sopra
come una bestia lurida
in questa vita in brutta copia
di un'alba ruvida
e di un amore mosso
che navigammo io e te
finche' una notte ci annego'
come un cavallo scosso
lui corse ancora un po'
senza sapere perche'
male oscuro
male dentro
male di me
che male e'
male di vivere
male duro
maledetto
che male fa
un male dell'anima
quest'animale

L'ULTIMO OMINO

Level one
a cavallo di un girello
sempre a caccia di tesori
piccole dita di mela sul castello
con le carte e un vento
abbatte quadri e cuori
level two
sul balcone a fare i botti
poi ficcarsi dietro ad un padre
una palla di cannone fra i cappotti
messi in terra a far le porte delle squadre
battiti combattiti
ribatti gli attimi scaduti
e tutti i battiti mai battuti
dal cuore mai
dentro un giubbotto e poi giu' botte
su quei rottami di vite rotte
battiti battiti
battiti combattiti
per il rispetto degli affetti
per tutti i sudditi dentro i ghetti
buttati la'
come imbottiti di cazzotti
sotto le frottole dei complotti
battiti battiti
level three
dentro pagine di serre
un amor da dare a lei
una guerra per finir tutte le guerre
occhialuto un po' confuso nei cortei
level four
dare un prezzo a molte cose
e un valore mai a nessuna
per difendere un lavoro figli e spose
e cercare l'isola della fortuna
battiti combattiti
abbatti i rettili corrotti
sopra i relitti dei malridotti
sbattuti giu'
per i delitti ai derelitti
per sempre vittime dei conflitti
battiti battiti
battiti combattiti
contro i misfatti sui reietti
per il riscatto degli imperfetti
sfruttati gia'
con il ricatto dei profitti
dietro il diritto di tutti i dritti
battiti battiti
battile combattile
le lotte attese nei grilletti
nelle pallottole dei verdetti
nelle razzie
delle speranze fatte a fette
dentro i lucchetti delle manette
battiti battiti
level five
con i nodi delle mani
che si sciolgono nei mari
di bicchieri e di ricordi piu' lontani
bere soli e poi barare solitari
welcome to the fight of life
battiti combattiti
in questa vita fatta a scale
senza sapere se poi farsi male
e' vero o no
con il pulsante del tuo cuore
poter salire oltre il dolore
battiti battiti
battiti battiamoci
da brutti sporchi e anche cattivi
perche' dobbiamo vivere da vivi
con l'anima tra i denti
in questa sparatoria
come sarebbe mai la storia
se a vincere fossero i perdenti
battiti combattiti 
che sia sconfitta o sia vittoria
che sia disfatta o che sia tutta gloria
in questa via
dove si gioca la partita
che noi combatteremo fino
all'ultima vita
all'ultimo omino

Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginare.
navi in fiamme al largo delle coste di Orione
raggi B balenare nel buio presso le porte di Tannoide.
E tutti quei momenti andranno persi nel tempo
come lacrime nella pioggia.
e' tempo di morire.
Game over
(la frase finale dal film "Blade Runner" di Ridley Scott)


TITOLI DI CODA

Quando io 
morirò sarà un giorno qualunque 
come quelli che gia sono andati 
o quelli che ci sarebbero stati 
ma sarà come va per chiunque 
anche io 
che ho vissuto e vivrò uguale a tanti 
come se si campasse in eterno 
con la vita che va sempre avanti 
anche se questa vita e un inferno 
e avrà un senso ma non uno scopo 
se il passato non passo per niente 
se il futuro non fu neanche dopo 
ed il presente e sempre assente 
mentre si snoda 
la mia storia sul rullo sfuggente 
dei titoli di coda 
amori miei 
sarà duro restare a digiuno 
dell'amor che dovrò dare indietro 
e riportare quei vuoti di vetro 
anche se ci sta un po' di qualcuno 
figli miei vi lascerei 
se potessi una casa più grande 
una con mille e più fumaioli 
e risposte per cento domande 
che cresciate un po' meno da soli 
ma da soli si e in ogni copione 
quando il pubblico non grida fuori 
e non si alzerà mai più il telone 
e anche se muori non c'e emozione 
ne' primi piani 
per quest'ultima interpretazione 
chi batterà le mani 
se si accende la luce e ci inchioda 
sui titoli di coda 
e non ci son più scene 
dove veder se hai recitato bene 
o male 
cambiare un po' il finale 
prima che il mondo 
rida o si commuova 
applauda o se ne vada 
ai titoli di coda

FINE

Son le ultime parole
che ho pensato in questa stanza
e sono poi le sole 
e non sono mai abbastanza
per dire che Grazie
io li ringrazio tanto
tutti quelli che han suonato
che sono stati accanto
quelli che hanno un po' aspettato
che fosse la fine
e non so piu' davvero
se e' tutto bello o tutto brutto
quanto c'e' di sincero
o quanto ho fatto e' farabutto
comunque si va avanti
ci si alza dalla sedia credimi Crediti
perche' per tutti quanti
questa vita e' un po' commedia
tra le ultime parole d'addio
e quando va la musica
e quando va la musica
e' musica che va
su un'altra musica che verra'
per noi che siamo qua
tra le ultime parole d'addio 
e quando va la musica

Torna ai testi