[La vita è adesso]

Un nuovo giorno o un giorno nuovo
L'amico e domani
Uomini persi
La vita è adesso
Tutto il calcio minuto per minuto
Andiamo a casa
Amori in corso
Un treno per dove
E adesso la pubblicità
Notte di note note di notte

UN NUOVO GIORNO O UN GIORNO NUOVO

Bentornato a questo sole
nelle camere di tutto il mondo
quando allaga letti e cuori
che si girano per un secondo

uno specchio che si invecchia
mentre raschiano i sogni e il mento
a ricominciar le strade
e li coglie di fianco il vento

e spalle strette vanno
nelle vie echi di luce come di candela
camicie silenziose nel mattino
che si spacca in due come una mela

ombre di donne pigre
s'aggiustano le calze e baciano rossetti
s'affrettano alla vita inseguite
da un mare di capelli e di tetti

e tutti amore
a dare indietro ieri
per un altro cuore 
e un mucchi di pensieri

e tutti in fila
verso il vento del duemila 
e noi al centro
di un frammento della vita

sotto questo cielo muto
una scena ferma che riprende
e si affaccia alle finestre
mentre tirano sospiri e tende

e la gente si alza insieme
come quando c'e' un gol allo stadio
e si accendono rumori
e notizie fresche della radio

quando gli uomini
correndo stringono le giacche ed i polmoni
ognuno e la sua storia in macchine
di latta che si inseguono a milioni

e le ragazze dei tram
che scrivono messaggi dentro le bottiglie
e in fondo ad un diario e sognano
appese ai desideri e alle maniglie
e tutti quanti
a risalir dal fondo
e andare avanti
come se iniziasse il mondo


e tutti accanto
e ognuno un po' dassolo 
a dire quando
si potra' partire in volo

e i ragazzi
in giacche colorate ai gusti misti
ribelli e un po' svogliati vanno in classe
come si entra dai dentisti

gli innamorati pazzi
che vivono il piu' bello degli amori
gli occhi traboccanti cantano
piu' forte dei motori

e tutti adesso
in contro a un sogno 
che non e' lo stesso
ma ne abbiamo gia' bisogno

e tutti
ci guardiamo intorno
e ci chiediamo se
se questo e' un nuovo giorno
o un giorno nuovo
un giorno nuovo
nuovo un giorno nuovo

L'AMICO E DOMANI

L'amico e io 
persi dentro un vento di uccelli che cambiano stagione 
in un vialetto di alberi magri e chiazze tiepide di sole 
un prete e la sua gonna nera volano felici dietro a un pallone 

l'amico e io 
aspettiamo I'auto e tutti insieme aspettano da soli 
e le ragazze ridono fresche come mazzi di insalata 
una riga sulla pelle blu del cielo e teste alzate come girasoli 

l'amico e io 
ai capolinea di gente solita assonnata 
e i pensionati piegano il giornale sedere grosso e polpaccetti 
ai banchi del mercato donne pezzi di stoffa svelta e colorata 

l'amico pensa a casa sua 
tra un mese deve andare via 
e in ogni angolo vissuto 
lasci una spina di nostalgia 

domani allungheremo i passi 
ognuno dietro alla fortuna 
e lanceremo sguardi e sassi 
a coglier la luna 

noi domani avremo un'altra faccia 
e una citta' che aspetta fuori 
e stringeremo tra le braccia 
avanzi di amori 

l'amico io 
e un baretto di ragazzi allegri annoiati amari 
l'ultima coda di un randagio tra i cantieri dei palazzi nuovi 
una maestra gioca nel cortile piu' piccoletta dei suoi scolari 

l'amico 
e una finestra sola per contenere tutto il mondo 
ed un armadio a specchi con la carta ed i ricordi messi dentro 
si calma il cuore con la mano che a furia di usarlo gli diventa tondo

l'amico mette su il caffe' 
e in fondo sa dentro di se'
che non sara' mai piu' lo stesso 
si studia le scarpe e la strada dov'e' 

domani ci sara' altra gente 
occhi diversi e voci 
e un cuore per segnare le ore lente 
e gli anni veloci 

noi domani andremo un po' piu' in fretta 
riprenderemo fiato 
dentro un' altra sigaretta 
e domani e passato

UOMINI PERSI

anche chi dorme in un angolo pulcioso 
coperto dai giornali le mani a cuscino 
ha avuto un letto bianco da scalare e un filo 
di luce accesa dalla stanza accanto 
due piedi svelti e ballerini a dare calci al mare 
nell' ultima estate da bambino 
piccole giostre con tanta luce e poca gente 
e un giro soltanto 

anche questi altri strangolati da cravatte 
che dentro la ventiquattrore portano la guerra
sono tornati con la cartella in braccio al vento 
che spazza via le foglie del primo giorno di scuola 
raggi di sole che allungavano i colori sugli ultimi giochi 
tra i montarozzi di terra 
e al davanzale di una casa senza balconi 
due dita a pistola 

anche quei pazzi che hanno sparato alle persone 
bucandole come biglietti da annullare 
hanno pensato che i morti li coprissero 
perche' non prendessero freddo e il sonno fosse lieve 
hanno guardato l' areoplano e poi l' imboccano 
e son rimasti così, senza inghiottire e ne' sputare 
su una stradina e quattro case in una palla di vetro 
che a girarla viene giu' la neve

anche questi cristi 
caduti giu' senza nome e senza croci 
son stati marinai dietro gli occhiali storti e tristi 
sulle barchette coi gusci delle noci 
e dove sono i giorni di domani 
le caramelle ciucciate nelle mani 
di tutti gli uomini persi 
dal mondo 
di tutti i cuori dispersi 
nel mondo 

quelli che comprano la vita degli altri
vendndogli bustine e la peggiore delle vite 
hanno scambiato figurine e segreti 
con uno piu' grande ma prima doveva giurare 
teste crollate nel sedile di dietro 
sulle vie lunghe e clacksonanti del ritorno dalle gite 
e un po' di febbre nei capelli ed una maglia 
che non vuole passare 

e i disperati che seminano bombe tra poveri corpi 
come fossero vuoti a perdere comne se fossero pupazzi 
seduti sui calcagni han rovesciato sassi 
e un mondo di formiche che scappava 
le voci aspre delle madri che li chiamavano 
sotto un quadrato di stelle dentro i cortili dei palazzi 
e la famiglia a comprare il cappotto nuovo 
e tutti intorno a dire come gli stava 

anche questi occhi 
fame di nascere per morir di fame 
si son passati un dito di saliva sui ginocchi 
e tutti dietro a un pallone in uno sciame 
leggeri come stracci e dove fanno a botte
dov'e' che caccia via la notte
di tutti gli uomini persi 
nel mondo
di tutti i cuori dispersi 
nel mondo

LA VITA E' ADESSO

la vita e' adesso 
nel vecchio albergo della terra 
e ognuno in una stanza 
e in una storia
di mattini piu' leggeri 
e cieli smarginati di speranza 
e di silenzi da ascoltare 
e ti sorprenderai a cantare 
ma non sai perche'

la vita e' adesso
nei pomeriggi appena freschi
che ti viene sonno 
e le campane girano le nuvole 
e piove sui capelli 
e sopra i tavolini dei caffe' all'aperto 
e ti domandi certo 
chi sei tu 

sei tu che spingi avanti il 
cuore ed il lavoro duro 
di essere uomo e non sapere 
cosa sara' il futuro 

sei tu nel tempo che ci fa piu'grandi 
e soli in mezzo al mondo 
con l'ansia di cercare insieme 
un bene piu' profondo

e un altro che ti dia respiro 
e che si curvi verso te 
con un'attesa di volersi di piu' 
e non capir cos'e' 

e tu che mi ricambi gli occhi 
in questo istante immenso 
sopra il rumore della gente 
dimmi se questo ha un senso 

la vita e' adesso 
nell'aria tenera di un dopocena 
e musi di bambini 
contro i vetri 
e i prati che si lisciano come gattini 
e stelle che si appicciano ai lampioni
milioni 
mentre ti chiederai 
dove sei tu 

sei tu che porterai il tuo amore 
per cento e mille strade 
perche' non c'e' mai fine al viaggio 
anche se un sogno cade 


sei tu che hai un vento nuovo tra le braccia
mentre mi vieni incontro 
e imparerai che per morire 
ti bastera' un tramonto 

in una gioia che fa male di piu' 
della malinconia 
ed in qualunque sera ti troverai 
non ti buttare via 

e non lasciare andare un giorno 
per ritrovar te stesso 
figli di un cielo cosi' bello 
perche' la vita e' adesso

e' adesso
e' adesso

TUTTO IL CALCIO MINUTO PER MINUTO

l' inverno passa basso in cielo 
e un vento a strisce viene da lontano 
un cane gli corre dietro storto 
leccando i muri della strada
la ragazzina ha un sorriso croccante 
e un cuore come un melograno 
e lui la tiene ha paura che gli cada 

la ragazzina respira distratta 
e si ravvia i capelli e i pensieri 
il ragazzo da' una schicchera alla cicca 
e poi la calcia via come una palla 
la donna ha messo il suo vestito piu' magro 
e un po' piu' di allegria negli occhi seri 
l' uomo ha lasciato i baffi 
e la cravatta gli si rovescia sulla spalla

la ragazzina 
sembra appesa a un palloncino 
e sulle guance in fiamme le si accendono domande
la ragazza nell' acqua bella dei suoi icchi chiari 
di un mare al mattino 
e tra i suoi teneri polsi 
trema gia' un destino troppo grande 

la donna guarda l' uomo 
e vede un pezzo di sua figlia 
e il loro vecchio modo di chiamarsi 
e di giocare 
la ragazzina ha sguardi lenti 
che le cadono giu' dalle ciglia 
due ali piccole che imparano a volare 

la ragazza si volta e il vestito 
si incolla sulle gambe e il seno 
lui si conta le parole in tasca 
e la sua voce e' come dietro un vetro 
la donna ha lo stesso odore 
e il tempo le ha portato qualche anno in meno 
si scalda dentro le mani e resta indietro 

la ragazzina e le sue scarpe inglesi
schiacciano un fango di cioccolata 
in un silenzio di gomma americana che butta 
e prova a fare centro 
per la ragazza il film si ferma di colpo 
la verita' sul collo e' acqua gelata 
e tra le labbra secche di cartone 
un urlo basso sale s da dentro 

la donna ride strano 
e le mancano i ginocchi 
e stringe l' anima 
e una vita intera in mezzo ai denti 
la ragazzina e il ragazzino 
hanno una voglia che gli invade gli occhi 
ed una folla di baci lievi e brevi 
come cerini spenti 

la ragazza e il suo amore 
che le muore tra le braccia
raccoglie un pezzo di dolore 
e ci si taglia il cuore
l'uomo e la donna accarezzando un sogno 
si accarezzano la faccia 
confusi stretti 
in uno stesso batticuore 

e a due a due vanno via 
dentro un' aria tagliente a vetrini 
di un pomeriggio nudo 
le radio dietro a le persiane 
e "tutto il calcio 
minuto per minuto"

ANDIAMO A CASA 

i miei occhi miopi
persi nel tuo campo biondo di capelli
adesso che stuzzichi i ricordi
ed i tuoi anelli

ho riempito il cuore con la polvere da sparo
e poi scoppiare
annegando in fondo ad un bicchiere
o in fondo al mare

le tue gambe trasparenti
nella gonna tesa
musiche da parrucchiere 
scendono dall'alto

rido come un coso 
di una macchina a sorpresa
e asciugo le ferite
dal tuo smalto

un via vai di voci e visi
del colore delle vie di fuori
che perde un po' di fretta
fra i caffe' e i liquori

se il tuo cuore avesse le finestre
io potrei saltarci dentro
e farti trovare tutto a pezzi
al tuo rientro

la mia faccia da lepre 
all'apertura della caccia
si riflette dentro il vetro
e le scritte al contrario

io volevo soffocarti
dentro a queste braccia
e poi chiudere il sipario

no che non e' niente
anche se son bianco
forse qui c'e' troppa gente
sono solo stanco

andiamo lontano
la dove nessuno ci puo' toccare
a vincere il tempo
che abbiamo ancora da ridere e da cantare
e accendere fuochi
per non sentir mai piu' freddo

andiamo via insieme
a darci la mano senza vergogna
a viverci dentro
gli occhi strappati dei matti e di chi sogna
ragazzi per sempre
perche' non andiamo a casa

quattro frasi fiacche
cadono per terra
e nell'indifferenza
avevo un po' di sicurezza 
e son rimasto senza

domattina mi alzero' un po' prima
a far la fila allo sportello
degli amori smarriti
per cercare il nostro poverello

conto i soldi spiegazzati
e pagherei un miliardo
per sfasciarmi sopra un letto
e spengermi nel sonno
prima che mi lasci attraversare 
dal tuo sguardo
infilzato come un tonno

no va tutto bene 
ho dormito poco
fino a che la vita tiene 
e va avanti il gioco

andiamo via presto
in fondo al silenzio per dirci ora
le cose mai dette
e tutte quante le cose da dire ancora
e mettere la chiave del cuore
sotto il tappeto

andiamo via soli
a chiederci un bacio e rubarne cento
in mezzo alla strada
con le guance incavate per bere il vento
che smorza le stelle
perche' non andiamo a casa

andiamo via adesso
a comprare un metro di paradiso
a prendere un secchio
per buttarci acqua fresca sul viso
a pensare a un figlio
e a un albero di natale

andiamo via amore
a mettere a posto la nostra stanza

a starci vicino
quando trovarci vicino non e' abbastanza
a chiuder la porta
perche' non andiamo a casa
andiamo a casa 

AMORI IN CORSO

amori a cavalcioni sui muretti si sfiniscono di baci 
con un' ansia dolce e il cuore rotto,
amori incatenati sulle moto vanno scoppiettando 
incontro al mare con il costume sotto,

amori delle ultime file 
che all' uscita dei cinema ancora hanno i volti accesi 
amori dei gelati di aprile 
benedetti dal sole come panni stesi 

amori sbullonati in riva al bar sulle lambrette 
che aspettano un' estate nuova e azzurra e un' altra storia 
amori rifugiati in fondo a un tram di gente che ritorna 
occhi impigliati s' imparano a memoria 

amori di domenica al centro 
angeli e santi che piombano giu' da chiese di carbone 
amori che l' inverno ha rinchiuso dentro 
per terra si riggirano in una canzone

amori lunghi di tramontana 
si accompagnano e bevono eccitati le scale in un sorso 
amori dentro sciarpe di lana 
tuffati nelle strade degli amori in corso 

amori di mare 
quando la pelle s' increspa e ha paura 
sono una cosa sola con le stelle 
e il velluto di una notte scura 

amori 
che sono nati quando e' nato il vento 
che spoglia il cielo degli ultimi colori
ed un intero giorno che tramonta e se ne va pi lento 

amori 
eterni come l' acqua alle fontane 
e i giorni sono un po' piu' lunghi e si esce fuori
a respirare gli orizzonti e le montagne pi lontane 

amori sotto vuoto dentro le cabine e un sole 
che va giu' insieme al gettone parlano con le mani 
amori corsi a ripararsi al buio dei portoni 
si scrollano la pioggia dai capelli come i cani 

amori dei vernice sui muri 
quando la campana fa volare i ragazzi di scuola 
amori a un ballo come canguri 
cuori mischiati su una pista di stagnola

amori sfumati nel vento 
in auto gonfie di musica e di sere accellerate 
amori matti che si corrono dietro 
e si sdraiano ad asciugare le anime bagnate 

amore di neve 
quando l' aria impazzisce di bianco 
e tra le braccia quel senso d' amore 
che ci consuma e ci fa il cuore stanco

amori 
quanti chilometri di amori al mondo 
un po' smarriti in questo traffico di cuori 
così diversi così uguali di una vita o di un secondo 

amori 
che sono vivi in questo stesso istante 
che mi confonde in altri giorni e in altri odori 
adesso che non ti conosco adesso che tu sei distante 

amori 
mille miliardi nell' universo 
mille miliardi di stelle e di dolori 
adesso che ancor prima di trovarti forse ti ho gia' perso

E ADESSO LA PUBBLICITA' 

tu dietro un vetro guardi fuori 
lungo il luccichio dei marciapiedi 
e la gente si e' dissolta nella sera

tua madre altezza media sogni medi 
che sbatte gli occhi da cammello 
e non si e' rassegnata e neanche spera 

un cespuglio di spini tuo fratello 
che pensa sulle unghie delle dita 
appitonato con un' aria da bollito 

tuo padre mani da oparaio a vita 
che ride e gli si spacca il viso 
impallidito di tv 

tu fretta di vivere qualcosa 
e ogni cosa e' gia' un ricordo liso 
e adesso la pubblicita' 

tu e le tue voglie imbottigliate 
occhi come buchi della chiave 
e un' ansia indolenzita sotto neve bianca

tuo padre aspetta sempre qualche nave 
funambolo sul filo del passato 
e cena con una bistecca stanca 

tuo fratello e' un grammofono scassato 
un fiume di pensieri in fuga 
si specchia in un cucchiaio e fa una bocca storta 

tua madre si rammenda qualche ruga 
e una domanda di dolcezza 
che porta in tavola e va via 

tu nascosta in fondo a un' amarezza 
a far finta che il mondo sia un bel posto 
e adesso la pubblicita' 

ma che giorno e' e' tutti i giorni 
ed una sera ogni sera
e questa sera come le altre 

che si siede accanto
e non c'e' niente che ritorni 
nient' allegria e nessun cerino 
per dare fuoco a tutto quanto

tu in quella schienuccia di uccellino 
che si curva e si vedono gli affanni 
dei tuoi domani e dei tuoi pochi anni 

tuo padre si strofina le mascelle 
come impanate nella barba 
una sigaretta in mezzo ai denti e lui ci parla intorno 

tua madre che si sveglia a strappi e scuote 
tutta la polvere di un giorno 
senza persone e novita' 

tuo fratello scemo che da' uno spintone 
al tuo cuore rovesciato come tasche vuote 
e adesso la pubblicita'

oggi e' quasi un secolo di noia 
e che si fa domani e dopo 
e poi nei prossimi vent' anni 

figli di speranze 
per un attimo di gioia 
nella citta' di antenne e cielo 
e luci grigie delle stanze

e la notte cade come un telo 
a smorzare gli occhi ed i televisori 
e tu dietro un vetro guardi fuori.

UN TRENO PER DOVE 

vorrei un biglietto per un posto 
dove non ci sono i cani 
poveri granelli di pepe 
abbandonati in mezzo ad un'estate 
un posto dove non ci sono vecchi soli 
che amavano molto la moglie 
e tengono i nipoti in un portafoglio 
di foto ciancicate 
dove gli uccelli tagliano l'autunno 
e I'aria non si rompe in uno sparo 
dove nessuno e un'isola 
e I'anima non s'incarta nel denaro 
dove la paura non passa piu 
nei nostri occhi di conigli 
e non c'e piu da scavalcare nessun muro 
dove i soldati tomano alle case 
e si accovacciano coi figli 
a colorare un cielo un po' piu largo di fururo 
un treno per dove 
il giomo non finisce 
e il sole e un grido in mezzo al viso 
dei mattino di un sorriso 
un treno per dove 
non arrivi il vemo di follia 
che gela il cuore 
e che ci trascina via 
un posto senza le borgate 
calce e polverone 
bucate da mille finestre uguali 
che si mangiano la campagna 
dove non c'e piu attesa 
ma un lavoro da sputare nelle mani 
dove il tempo inganna gli orologi 
e questa corsa assurda per domani 
dove le ombre corte dei bambini 
non si fermano in un pianto 
lasciate indietro dalla fretta degli adulti 
dove tutti sono persone 
e ognuno ha un sogno ed un pensiero suo soltanto 
e un uomo non si piega con le botte e con gli insulti 
un treno per dove 
il mare e grano azzurro 
e un saluto di gabbiani 
sulle barche e tra le mani 
un treno per dove 
accenderai la luce 
e sarai un bicchiere d'acqua 
nelle notti dei miei guai 
un treno per dove 
libero e ribelle 
correro come un cavallo 
sotto grappoii di steile 
un treno per dove 
non ci sia lo spazio 
per perderti di piu 
un treno per dove esisti tu 

NOTTE DI NOTE, NOTE DI NOTTE 

notte di note note di notte
di luna che imbroglia i cani
vagabondi invisibili nelle vie che sanno tutto
e ci cammino
a tempo col rumore della terra che gira
e fornai che fanno il pane di domani
secchi d'acqua che svegliano i balconi
cotti di sole del mattino

in questa notte di ragnatele
di fili notturni sul mio viso
l'alito largo del vento mi segue
annusando i pantaloni
e quante dita stanno acchiappando note
che cadono giu' dal paradiso
e le giornate si chiudono
dietro le serrature dei portoni

buona notte ai piccoli dolori
buona notte a tutti i suonatori
buona notte a queste nubi d'inchiostro
buona notte a questo figlio nostro

qui in questa curva di cielo
ed ogni odore e' un ricordo
che torna a bruciapelo

e porta via
la sete i giorni sbagliati
per una notte di pace
nei cuori affaticati

notte di note note di notte
tesa come pelle di tamburo
fari che bucan la pazienza dell'aria
cercando di capirmi gli occhi

in questo stesso istante tra la California e il Giappone
c'e' chi inventera' il futuro
per tutti gli uomini che passano
sui fogli del mondo come scarabocchi

in questa notte di stelle distratte
sorprese da un'alba che confonde
muri vecchi
che respirano un giovane cielo rattoppato
e un risveglio salato di mare
nei cortili deserti che scavalcano le unde
come qualcosa di rauco
che ti chiedi cos'e' mentre ti e' gia' passato

buona notte ad ogni nota d'arganto
buona notte a un sollievo di vento
buona notte a questo silenzio d'oro
buona notta buona notte tesoro

qui in questa via di nessuno
mi sto frugando parole
per far sognar qualcuno

quando verra'
dal cielo dove si trova
una speranza di luce
una canzone nuova

qui in questa notte di note 
a guardarmi la vita
dentro le mani vuote

ma che cos'e' mai
che mi fa credere ancore
mi riga gli occhi d'amore
e mi addormentera' dalla parte del cuore

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