Loro meta frequente doveva essere la Madonna d'Ongero,
a un'ora di cammino da Carona, specchio della cappella di Agra. Vista di
là era un improvviso punto bianco fra migliaia di alberi; quando la
avviciniamo appare come l'ultima cosa che si oppone alle tenebre incipienti,
da cui sbuca magicamente. |
A Careno/Carona incontriamo le nipoti della Regina delle Montagne;
con loro si parla della sua severità ("La zia ci raccomandava di star
brave e silenziose... mai fare baccano mentre lo zio stava scrivendo") e
della sua miseria ("Passava veramente giornate con un tozzo di pane... non
ha mai posseduto una casa"). |