'L'autunno d'oro di Klingsor'
un libro per esplorare 20 luoghi 'segreti'
del periodo ticinese di Hermann Hesse.
pag.19
Il Monastero di Torello Nelle celle e nelle sale del monastero, tra le pesanti arcate rotonde delle finestre e le doppie svelte colonne di pietra rossa si viveva, s'insegnava, si studiava ... arti e scienze d'ogni genere, pie e mondane, chiare e oscure erano là coltivate e passavano in retaggio di generazione in generazione...
Dopo gli incontri di Carona e la visita alla Madonna d'Ongero ci incamminiamo verso l'ultima meta del viaggio, la più segreta, forse per questo la più sperduta nel bosco.

...dappertutto mi viene incontro il bosco, addolcito poi in boschetto dai solitari castagni, alberi carichi di individualità e di destino...

Si tratta del monastero di Torello, luogo di vicende intricate (è forse il monastero di Narciso e Boccadoro?) sconsacrato per sospetta magia; più volte rifugio, spesse volte distrutto.

Ai tempi di Klingsor era probabilmente diroccato. Oggi è stato ricostruito dal paziente lavoro di un illuminato mecenate e soprattutto dalla tenacia di una comune di giovani che, provenienti da tutte le parti della Svizzera (alcuni anche dalla Germania) ne hanno fatto un centro di lavoro e meditazione, in contatto pieno con la natura; non (come si può facilmente pensare) con semplicistico spirito hippy, ma con il gusto della vita e di un lavoro diverso, davvero secondo lo spirito di Hesse, che non era hippy (quante false interpretazioni in questo senso specie in America!) ma avrebbe amato questa comunità, questo impegno.





'L'autunno d'oro di Klingsor'
un libro per esplorare 20 luoghi 'segreti'
del periodo ticinese di Hermann Hesse.
pag.19