'L'autunno d'oro di Klingsor'
un libro per esplorare 20 luoghi 'segreti'
del periodo ticinese di Hermann Hesse.
pag.6
CasaCamuzzi:
interno della casetta del giardiniere
Bene. Allora disegnerai qualche cosa. Là c'è una tavola, vedi, della carta e del carbone. Siediti e disegna, non aver fretta; puoi rimanere fino a mezzogiorno o anche fino a sera. Forse allora potrò vedere quali sono le tue attitudini. Ecco, ora abbiamo parlato abbastanza; io vado al mio lavoro, tu va al tuo.
Se si scende verso la valletta si scopre meglio la casa del giardiniere, duramente diroccata. Forse per questo la sentiamo più vicina allo scrittore, fedele a com'era un tempo, non aggraziata da un compiaciuto gesto di abbellimento. Stretta e slanciata (due piani e due camini) raccoglie oggi qualche acquerello scomposto di chi si è ritirato qui per vedere, per provare.
E' una curiosa coincidenza, trovarvi abbozzi di acquerelli.
Anche Hesse infatti intraprese a usare i pennelli giungendo da queste parti.

"La scoperta della pittura mi diede di nuovo la gioia di vivere"

La ringhiera della casetta è ormai ridotta a un distorto intreccio di ferro, il pavimento crolla ogni giorno; qui doveva sorgere il museo dedicato all'autore, ma fra poco non vi sarà più nulla.





'L'autunno d'oro di Klingsor'
un libro per esplorare 20 luoghi 'segreti'
del periodo ticinese di Hermann Hesse.
pag.6