Impariamo a
leggere il codice a barre Il codice a barre consente di identificare un prodotto attraverso lettura ottica automatica, e quindi di potergli attribuire un prezzo. I codici a barre, attraverso standard internazionali, si prefiggono lo scopo di assegnare ad ogni prodotto un numero univoco. Per questo le cifre che compongono il codice devono rispettare delle precise regole. Esistono vari standard di codifica dei codici a barre, ma il più utilizzato è l' EAN . Lo possiamo trovare sulle confezioni di tutti i prodotti che acquistiamo; dall'acqua minerale al prosciutto sfuso. Il codice EAN può essere composto da 8 o da 13 cifre di cui quella finale serve da controllo. Viene utilizzato anche per codificare prodotti sfusi ceduti a peso o confezioni con pesi variabili. Ad esempio per le etichette adesive prodotte dalle bilance dei supermercati. Nel caso dell'EAN 13 leggendo il numero da sinistra a destra si hanno:
L'EAN 8 viene utilizzato nelle confezioni che per
motivi di spazio o di dimensioni non possono utilizzare l'EAN
13.
Esistono molti altri standard di codifica, ma raramente si trovano sui prodotti alimentari, essi infatti vengono utilizzati per usi specifici (codifica farmaceutica, codifica per l'intradamento postale, codifica per i libri, codifica industriale, ecc.) Vale ancora la pena di ricordare il codice UPC/A (Universal Product Code). E' equivalente all'EAN 13 ed il significato delle cifre all'interno del codice é simile, ma viene utilizzato negli USA, Regno Unito e Canada. L'unica differenza con l'EAN 13 sta nel significato delle prime due cifre. La prima cifra é sempre zero per indicare la codifica UPC, mentre la seconda é il Number System ed ha il seguente significato:
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Codice a barre di tipo EAN 13
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