|
Le ricette di Pepe Carvalho.
Nell'introduzione del volume Le ricette di Pepe Carvalho
è lo stesso Manuel Vàzquez Montalbán che spiega l'atteggiamento
dell'investigatore privato rispetto alla cucina: "Carvalho
è gastronomicamente eclettico. Alla base dei suoi gusti sta
sempre un elemento essenziale: il palato della memoria. Proprio
per questo i suoi gusti fondamentali provengono dalla cucina
popolare, povera e immaginaria della Spagna, la cucina di
sua nonna, doña Francisca Perez Larios. (...) Carvalho cucina
per impulso nevrotico, quando è depresso o irritato, e quasi
sempre cerca una compagnia complice per mangiare quanto ha
cucinato, per evitare l'onanismo della semplice nutrizione
e riuscire nell'esercizio della comunicazione".
Le
100 ricette.
Le ricette di Pepe Carvalho scandiscono la vita dell'investigatore
privato più famoso di Spagna che, a volte, propone interessanti
paragoni come ne La rosa di Alessandria: "Negli ultimi tempi
penso all'orrore di mangiare, associato all'orrore di uccidere.
La cucina è un mascheramento artificioso di un assassino selvaggio,
talvolta perpetrato in condizioni di una crudeltà selvaggia,
perché la crudeltà suprema è quella umana". Eccone un esempio,
tratto da "Le ricette di Pepe Carvalho" di Manuel Vázquez
Montalbán, Feltrinelli, 1994
Minestra di Carne e verdure (Potaje).
Assaggiato in: Le terme di M.V. Montalbán
"Carvalho cercò di formulare con un suo sorriso un messaggio
chiuso, vale a dire, un'intera conversazione che includesse
anche il commiato, ma madame Fedorovna abbatteva tutte le
barriere, persino quella del mutismo, e si cacciò nel suo
territorio fisico piena di intenzioni pedagogiche. - Oggi
c'è una meravigliosa minestra di patate e cetrioli. Quanto
di più diuretico, saporito e consistente, e poi quel meraviglioso
sapore di cumino. Il cumino è un gran condimento, e inoltre
il meno nocivo. Non agisce bruciando lo stomaco come fa il
pepe. A lei piace il cumino, signor Carvalho? - Al posto giusto,
sì. - Per esempio? In alcune minestre, con quel tanto di zucca,
patate, osso di prosciutto, e i ceci, il baccalà... se lo
si preferisce, al posto della pancetta. - Osso di prosciutto.
Madame Fedorovna lo disse come parlando con se stessa, mentre
cercava nella soffitta delle sue conoscenze botaniche la specie
vegetale cui apparteneva quella creatura e quando verificò
che non era un vegetale ma, come il suo nome suggeriva, che
si trattava di un osso di prosciutto, precisamente di un osso
di prosciutto, tentennò tra una smorfietta schifata che avrebbe
potuto offendere Carvalho e una risatina di complicità birichina
che avrebbe potuto distruggere il lavoro di presa di coscienza
compiuto in giorni e giorni di persuasione ideologica. Scelse
così di mantenere un sorriso da sordi, come se non avesse
udito niente, e senza abbandonare lo spazio vitale di Carvalho
cercò gli occhi di un altro aggancio umano a cui attaccarsi
per continuare con le sue lodi alla minestra
di patate e cetrioli. (...)
Ingredienti:
1
tazza di fagioli bianchi;
3 litri di acqua (due freddi e uno tiepido);
1/2 chilo di patate;
1 pezzetto di prosciutto magro;
1 pezzo di pancetta magra;
1 cucchiaio di strutto;
1 cavolo cappuccio;
1 foglia di alloro;
1/2 cipolla;
2 spicchi d'aglio;
sale.
Preparazione:
I fagioli devono essere rimasti a bagno fin dalla sera prima.
In una grossa pentola si mettono i fagioli sgocciolati con
un litro di acqua fredda, l'alloro, la mezza cipolla tagliata
in due, gli spicchi d'aglio, lo strutto, la pancetta e il
prosciutto. Si fanno cuocere per un'ora e ogni quindici minuti
si interrompe il bollore aggiungendo un filo di acqua fredda.
Dopo un'ora, togliere un po' di fagioli (un paio di cucchiaiate),
lavorarli nel passaverdura e rimetterli in pentola. Si aggiunge
un litro d'acqua tiepida, il cavolo pulito tagliato a tocchetti,
le patate, il sale e si fa bollire il tutto per altri tre
quarti d'ora. Regolare di sale. Tagliare la pancetta e il
prosciutto a cubetti e immergerli per un attimo nella minestra
che va servita molto calda.
|
|