department DEMONT © morphology Artosuperiore
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OSSA DELL'ARTO SUPERIORE OSSA MEMBRI SUPERIORIS
CINGOLO DELL'ARTO SUPERIORE CINGULUM MEMBRI SUPERIORIS
SCAPOLA SCAPULA Scapola (A-E) La scapola (A-E) Š un osso piatto triangolare con tre margini: margine mediale (1), margine laterale (2) e margine superiore (@) e tre angoli: angolo superiore (4), angolo inferiore (5) ed angolo laterale (6). La superfi- cie anteriore, faccia costale, Š piatta e leggermente scavata (fossa sotto- scapolareJ; presenta spesso linee di inserzione m uscolare ben marcate. La faccia dorsale viene suddivisa dal- la spina della scapola (@ in una fos- sa sopraspinata (8), pi— piccola, ed in una fossa infraspinata (9), pi— grande. La spina scapolare inizia dal lato mediale ove presenta forma triangolare (trigono della spinaJ; au- menta, poi, di altezza procedendo verso l'esterno e termina con un pro- cesso piatto, l'acromion (1 0). Vicino alla estremit… laterale Š presente una faccia articolare ovale per l'unione con la clavicola, la faccia articolare acromiale (1 1 ). L'angolo acromiale (12), ben palpabi- le, segna il punto dove il margine la- terale dell'acromion si continua n811a spina della scapola. L'angolo laterale della scapola presenta una cavit… ar- ticolare, cavit… glenoidea (I@). AI suo margine superiore Š presente un pic- colo tubercolo, il tubercolo sopragle- noideo (14). Sotto la cavit… si trov8 il tu ercolo infraglenoideo (1 5). Medial- mente alla cavit… glenoidea si trova il collo della scapola (1 6). AI disopra della cavit… glenoidea sporge il processo coracoideo (1 @ i@ d ‹ si pie9a ad u" a"9o@o retto in irezione @atero-ventrale e termina appiattendosi. Insieme all'acromion forma una protezione per l'articola- zione sottostante. Medialmente alla base del processo coracoideo sul
margine superiore della scapola, si trova una incisura, l'incisura scapola- re (1 8).
Variet…: L'incisura scapolare pu• essere trasforma- ta in un forame scapolare (19). Il margine mediale p-+• essere a volle concavo, 8d al- lora si parla di scapola scafoldea. La sca- pola Š appoggiala sul torace 8, per identifi- carne la posizione, esistono dei punti di orientamenlo: la spina scapolare si trova circa all'altezza della 3ř vert8bra toracica; l'angolo inferiore della scapola corrisponde alla 7a8e costa; il margine mediale Š paral- lelo ai processi spinosi quando il braccio Š lasciato pendere lungo il fianco. Il plano scapoliare Š il piano su cui Š posta la sca- pola; l'angolo tra esso ed il piano sagittale mediano Š di 60ř. La cavit… glenoidea Š rivolta lateralmente ed in avanti.
Svilu@o: La sc@ola si svil-ppa (@ da pi— nuclei di ossificazione. Nel 3ř mese fetale si forma un grosso nucleo nella regione della fos@ sopr@pinata, uno nella regione della fossa infra@inata ed uno in @rrispondenza del@ spina scapolare. Nel processo coracoid@ @i @or@ un nur@eo duran@e il 1 ř anno di FACCIA COSTALE Facies costalis [ventralis] FOSSA SOTTOSCAPOLARE Fossa subscapularis FACCIA DORSALE Facies dorsalis SPINA DELLA SCAPOLA Spina scapulae FOSSA SOPRASPINATA Fossa supraspinata FOSSA SOTTOSPINATA Fossa infraspinata ACROMION Acromion FACCIA ARTICOLARE ACROMIONALE Facies articularis acromii ANGOLO ACROMIONALE Angulus acromialis MARGINE MEDIALE Margo medialis MARGINE LATERALE Margo lateralis MARGINE SUPERIORE Margo superior INCISURA DELLA SCAPOLA Incisura scapulae ANGOLO INFERIORE Angulus inferior ANGOLO LATERALE Angulus lateralis ANGOLO SUPERIORE Angulus superior CAVITA' GLENOIDALE Cavitas glenoidalis TUBERCOLO SOPRAGLENOIDEO Tuberculum supraglenoidale TUBERCOLO INFRAGLENOIDEO Tuberculum infraglenoidale COLLO DELLA SCAPOLA Collum scapulae PROCESSO CORACOIDEO Processus coracoideus
CLAVICOLA CLAVICULA
ESTREMITA' STERNALE Extremitas sternali FACCIA ARTICOLARE STERNALE Facies articularis sternalis IMPRESSIONE DEL LEGAMENTO COSTOCLAVICOLARE Impressio ligamenti costoclavicularis CORPO DELLA CLAVICOLA Corpus claviculae SOLCO DEL MUSCOLO SUCCLAVIO Sulcus musculi subclavii ESTREMITA' ACROMIONALE Extremitas acromialis FACCIA ARTICOLARE ACROMIONALE FacŤes articularis acromialis TUBERCOLO CONOIDEO Tuberculum conoideum LINEA TRAPEZOIDEA Linea trapezoidea
SCHELETRO LIBERO DELL'ARTO SUPERIORE SKELETON MEMBRI SUPERIORIS LIBERI Le ossa della estremit… libera del- l'arto superiore sono: l'omero, il ra- dio, l'ulna, le ossa del carpo e del metacarpo e le, falangi.
OMERO HUMERUS Omero (A-H) L'omero (A-H), tipico osso lungo, si articola con la scapola, l'ulna ed il ra- dio e rappresenta lo scheletro del braccio. E' coitituito da una diafis( o corpo, e da due epiflei o estremit…, una proesimale ed una distale. L'e- stremit… proisimale Š formata dalla te- sta (1), delimitata dal collo anatomico (l). Osservando la faccia anteriore del- l'estremit… prossimale, si notano late- ralmente il tubercolo maggiore (3), e medialmente il tubercolo minor8 (4); tra i due decorre il solco intertuberco- lare (5) delimitato distalmente dalla cresta del tubercolo maggiore (7) e dalla cresta del tubercolo minore (6). Pi— in basso del collo anatom i- co, verso l'inizio del corpo dell'osso, si trova il collo chirurgico (8). Circa a me- t… della diafisi si vede, lateralmente, la tuberosit… de1toid8a (O). Nel cor- po dell'omero si distingue una fac- cia antero-mediale (1 0) cui corrispon- de un margine mediale (11) ed una faccia antero-laterale (1 @), cui corri- sponde un margine laterale (13). Am- bedue i margini divengono pi— acuti di- stalmente e prendono il nome di cre- sta sopracondiloidea mediale e latera- le. Sulla faccia posteriore decorre il solco del n. radiale (14). Sull'estremit… diitale si trovano: medialmente l'epi- condilo mediale (15) pi— sporgente, e lateralmente l'epicondilo laterale (1 6) pi— piccolo. La troclea omerale (17) ed il condilo omerale (18) iervono all'articolazione con le oiia dell'avambraccio. Subito sopra al condilo, si trova la fossa ra- diale (19), mentre sopra alla troclea si trova la fossa coronoidea (lO) che Š pi— grande. Medialmente alla troclea (D) si nota un solco poco marcato, il so@co de@ n. u@- nare (l1). Sulla faccia posteriore esi-
ZiOni
ste una fossa profonda, situata sopra la troclea, la fossa olecranica ( 2). L'omero appare avvolto longitudinal- mente a spirale su se stesso, tantochŠ la testa presenta una torsione di circa 20 gradi indietro rispetto alla diafisi (angolo di torslone). L'asse longitudi- nale dell'omero e quello della testa for- mano un angolo di circa 130 gradi. In- fine, l'asse trasversale della epifisi di- stale forma con l'asse longitudinale delle diafisi un angolo che varia da 76 fino a 89 gradi. La linea epifisaria prossimale (2@) decorre trasversalmente attraversando il tubercolo minore e passando al di sotto del tubercolo maggiore, e al diso- pra dell'inserzione capsulare (vedi pag. 115), cosicchŠ una piccola parte del corpo viene a trovarsi all'interno della capsula. Alla eitremlt… dletale esistono due epifi>i e due linee eplfl- sarie (24): una abbraccia l'epicondilo mediale e l'altra l'epicondilo laterale e le superfici articolari.
Sviluppo (C) Generalmente la formazione dei nuclei di ossificazione e la saldatura delle epifisi av- vengono prima nel sesso femminile che in quello maschile. L'abbozzo osseo pericondrale del corpo compare nel 2ř-3ř mese embrionale. I nu @ř'@ -@P@-- @ -@P'@@@ar@ ninai@io ' r‹ @ivv@- - i rado) -n processo sopracondiloideo (25) e q-alche vol@a sopra la troclea eliste un forame sopratrocleare (26).
Indic@ione clinica: Le fratture dell'omero costituiscono il 50ř/o di tutte le fratture scheletriche. In una frat- tura dell'omero bisogna sempre tener pre- sente il pericolo di una lesione del n. radia- le. CAPO DELL'OMERO Caput humeri COLLO ANATOMICO Collum anatomicum COLLO CHIRURGICO Collum chirurgicum TUBERCOLO MAGGIORE Tuberculum majus TUBERCOLO MINORE Tuberculum minus SOLCO INTERTUBERCOLARE Sulcus intertubercularis CRESTA DEL TUBERCOLO MAGGIORE Crista tuberculi majoris CRESTA DEL TUBERCOLO MINORE Crista tuberculi minoris CORPO DELL'OMERO Corpus humeri FACCIA ANTERO-MEDIALE Facies anterior medialis FACCIA ANTERO-LATERALEFacies anterior lateralis FACCIA POSTERIORE Facies posterior SOLCO DEL NERVO RADIALE Sulcus nervi radialis [S. spiralis] MARGINE MEDIALE Margo medialis CRESTA SOPRACONDILOIDEA MEDIALE Crista supracondylaris medialis (Processus supracondylaris) MARGINE LATERALE Margo lateralis CRESTA SOPRACONDILOIDEA LATERALE Crista supracondylaris lateralis TUBEROSITA' DELTOIDEA Tuberositas deltoidea CONDILO DELL'OMERO Condylus humeri CAPITELLO DELL'OMERO Capitulum humeri TROCLEA DELL'OMERO Trochlea humeri FOSSA DELL'OLECRANO Fossa olecrani FOSSA CORONOIDEA Fossa coronoidea FOSSA RADIALE Fossa radialis EPICONDILO MEDIALE O EPITROCLEA Epicondylus medialis SOLCO DEL NERVO ULNARE Sulcus nervi ulnaris EPICONDILO LATERALE Epicondylus lateralis
Nell'avambraccio si trova mente il radio, pi— corto, e mente l'ulna, pi— lunga. RADIO RADIUS Radio (A-E) Si distingue il corpo del radio (1), l'e>tremit… prossimale e l'estremit… distale. All'estremit… prossimale si trova la testa (2). La sua faccia arti- colare, fossa articolare, si continua nella circonferenza articolare (3). AI passaggio tra collo (q) e corpo si tro- va, medialmente, la tuberosit… radiale (5). Il corpo ha in sezione trasversale una forma triangolare con un margi- ne interosseo mediale (6), una faccia anteriore (7), un margine anteriore (8), una faccia laterale (9) ed un mar- gine posteriore (1O) che separa la faccia laterale dalla faccia posteriore (11). All'estremit… distale si nota il processo stiloideo (1 @) e medialmen- te l'incisura ulnare. L'estremit… dista- le termina con la faccia articolare rarpale (13). Dorsalmente si trovano solchi pi— o meno fondi in cui scorro- no i tendini dei muscoli estensori lun- ghi. Procedendo in senso latero-me- diale (radio-ulnare) troviamo: il pri- mo solro (14) che contiene il tendi- ne del m. abduttore lungo del pollice e quello del m. estensore breve del pollice ed Š situato sul processo sti- loideo; il serondo solro (15), che ac- coglie i tendini dei mm. estensori ra- diali del carpo lungo e breve; il terzo solco (16), che ha un decorso obli- quo e contiene il tendine del m. estensore lungo del pollice. Nel quar- to solro (17) sconono i tendini del m. estensore delle dita e del m. estenso- re dell'indice. La cresta ossea latera- le del terzo solco Š quasi sempre pal- pabile e si chiama tubercolo dorsa- le. Indicazione clinica: 11 processo stiloideo del radio si estende circa 1 cm pi— distal- mente di quello dell'ulna. Questo va tenuto presente nell'esaminare le fratture dell'a- vambraccio. Sviluppo: Nella 7a -settimana embrionale TESTA O CAPITELLO DEL RADIO Caput radii FOSSETTA ARTICOLARE Fovea articolaris CIRCONFERENZA ARTICOLARE Circonferentia articularis COLLO DEL RADIO Collum radii CORPO DEL RADIO Corpus radii TUBEROSITA' DEL RADIO Tuberositas radii FACCIA ANTERIORE Facies anterior FACCIA POSTERIORE Facies posterior FACCIA LATERALE Facies lateralis MARGINE INTEROSSEO Margo interosseus MARGINE ANTERIORE Margo anterior MARGINE POSTERIORE Margo posterior PROCESSO STILOIDEO Processus styloideus TUBERCOLO DORSALE Tuberculum dorsa„e INCISURA ULNARE Incisura ulnaris FACCIA ARTICOLARE CARPALE Facies articularis carpea (carpalis)
ULNA ULNA Ulna (F-K) L'ulna presenta un corpo (18) e due estremit…, una prossimale ed una distale. AI l'estremit… prossimale si pu• notare l'esistenza di un processo a superficie ruvida con una curvatura irregolare, l'olecrano (1 9). Anterior- mente si vede la faccia articolare tro- cleare (20), o incisura trocleare, che arriva fino al processo coronoideo (21 ). Lateralmente si trova l'incisu- ra radiale (22), dove si articola la circonferenza articolare del radio. Nel punto di passaggio con il corpo si trova la tuberosit… ulnare (2@). La- teralmente, sotto all'incisura radiale, Š situata la cresta del m. supinatore (24). Il corpo dell'ulna ha sezione triangolare. Lateralmente esiste il margine interosseo (25), in avanti la faccia anteriore (26), che Š sepa- rata dalla faccia mediale (28) tramite il margine anteriore (27). La faccia mediale Š separata dalla faccia po- steriore (29) tramite il margine poste- riore (30). Sulla faccia anteriore si trova circa a met… dell'ulna un fo- rame nutritizio (31 ). All'estremit… di- stale, o testa dell'ulna (32), esiste la circonferenza articolare (@3). Da questa estremit… si diparte un pic- colo processo, il processo stiloideo (@4)- Sviluppo: L'ossificazione pericondrale del corpo ha inizio nella 7a settimana di vita embrionale. Gli abbozzi dei nuclei di ossifi- cazione encondrale delle epifisi si comin- ciano a distinguere tra il 4ř e 1'11ř anno. Pi— precisamente, per l'estremit… distale verso il 4ř-7ř anno (prooesso stiloideo 7ř- 8ř anno), per quella prossimale tra il 9ř e 1'11 ř anno. La saldatura delle epifisi awie- ne prima nell'estremit… prossimale e solo pi— tardi in q-ella distale. ,
@ 22 o@@a, ie -', @-
OLECRANO Olecranon PROCESSO CORONOIDEO Processus coronoideus TUBEROSITA' DELL'ULNA Tuberositas ulnae INCISURA TROCLEARE Incisura trochlearis INCISURA RADIALE Incisura radialis CORPO DELL'ULNA Corpus ulnae FACCIA ANTERIORE Facies anterior FACCIA POSTERIORE Facies posterior FACCIA MEDIALE Facies medialis MARGINE INTEROSSEO Margo interosseus MARGINE ANTERIORE Margo anterior MARGINE POSTERIORE Margo posterior CRESTA DEL MUSCOLO SUPINATORE Crista musculi supinatoris TESTA DELL'ULNA Caput ulnae CIRCONFERENZA ARTICOLARE Circumferentia articularis PROCESSO STILOIDEO Processus styloideus
CARPO CARPUS Carpo (A-C) 11 carpo corrisponde alla regione del polso e consiste di 8 ossa, disposte in due file ciascuna di 4 os@. Dal lato radiale verso quello ulnare trovia- mo nella fila prossimale: lo icafolde (1), il iemilunare (@), il piramidale (3) e il pl>iforme (4). Nella fila dista- le, dal lato radiale verso quello ulna- re, troviamo: il trapezio (5), il trape- zolde (@), il capltato M e l'unc(nato (8). Ciascuna di queste ossa ha varie , facce per l'articolazione con le ossa '@ vicine. ' L'intero carpo, cioŠ le due file delle ossa carpali insieme, forma un corpo convesso dalla parte prossimale e concavo da quella distale. Sul lato palmare, inoltre, il carpo ‚ concavo, e sopra tale concavit… Š teso il retina- colo dei flessori. Si forma cosŤ un ca- nale osteofibroso, il canale del car- po. Il retinacolo dei flessori si esten- de dallo scafoide e dal trapezio fino all'uncinato ed al piramidale e il pisi- forme. Tali punti di inserzione sono @ pa@pabi@i attraverso la cute. Se la ma- no ‚ decontratta il pisiforme ‚ facil- mente spostabile e ben palpabile in- sieme al tendine del m. flessore ulna- re del carpo, che ivŤ si inserisce. Sia lo scafoide che il trapezio formano il pavimento della fossetta radiale (vedi pag. @4).
Indic@ione clinica: C@@@o@ao@ @ @@@@@e b8n
tmd@@@@@@@@@@@‚r@ss@@
Variet…: Tra le ossa del carpo si trovano a volte pic- cole ossa accessorie: ne sono state de- scritte pi— di 10. Osservando una radiogra- fia bisogna sempre tener presente la possi bile presenza di questi ossicini accessori. pi— frequente Š l'osso centrale (9), il cui @bozzaŠ d es@inatato@@@@@@@nt@a @ldarsi ba legamentf, artic˘@lazii
isponde alla regione del ale. soi il le il ite di 8 oa, dipote form sno esere ivs n e iauna di 4 os. DI tanto da are sospare un rttura. erso quello ulnare trovia- proie lo >caode ne () il lraldale rme 4). Nella fil di-
1 24 Ossa, legamenti, articolazi'
Singole ossa del carpo (A-B) Lo scafoide (1) Š l'osso pi— grande della fila prossima(e. Ha un tuberco- lo, il tubercolo dello scafoide (2), che Š palpabile sulla farcia palmare della mano. Lo scafoide ha un'articolazio- ne prossimale con il radio, una dista- le con il trapezio e con il trapezoide. Medialmente si articola con il semilu- nare e il capitato. Il forame nutritizio Š situato su una rugosit… ossea. In un terzo dei casi i vasi raggiungono solo la parte distale dell'osso, cosicchŠ in caso di frattura si pu• avere necrosi del frammento prossimale (vedi pag. 1 22). Il semilunare (3) ha un'articolazione prossimale con il radio ed il disco ar- ticolare, una mediale con il piramida- le, una laterale con lo scafoide ed una distale con il capitato e qualche volta con l'uncinato. Il piramidale (@) ha una forma grosso modo di piramide, con il vertice diret- to medialmente. La base Š laterale ed Š in unione articolare con il se- milunare. Prossimalmente si trova un'articolazione con il disco articola- re e distalmente si trova l'articolazio- ne con l'uncinato. Sul lato palmare del piramidale si trova una piccola faccia articolare (l) per il pisiforme. Il pisiforme (6) Š l'osso pi— piccolo del carpo. E' ben palpabile e forma, insieme con il piramidale e con il pro- cesso dell'uncinato, l'eminenza me- diale del carpo. Il trapezio (7) ha un tubercolo (8), che Š palpabile nella flessione dorsa- le della mano. Medialmente Š situato un solco (9) per il tendine del m. fles- sore radiale del carpo. Distalmente si nota, poi, una faccia articolare (1O) a forma di sella per il primo osso meta- carpale. Sul lato mediale, l'osso ha una faccia articolare per l'articolazio- ne con il trapezoide. Tra la faccia ar- ticolare mediale e quella distale ne esiste un'altra, di piccole dimensioni,
@iO@l
per il secondo osso metacarpale. L'articolazione prossimale serve per l'unione con lo scafoide. Il trapezoide (11) Š pi— largo sul lato dorsale che su quello palmare. Pros- simalmente si trova l'articolazione con lo scafoide, mentre distalmente si articola con il 2ř osso metacarpa- le. Lateralmente, si articola con il tra- pezio e medialmente con il capitato. Il cap'itato (12) Š l'osso del carpo pi— grande. Prossimalmente si notano le facce articolari per lo scafoide e il se- milunare, lateralmente quelle per il trapezoide, medialmente quelle per l'uncinato. Distalmente, infine, sono presenti le superfici articolari per il 3ř ed in parte il 2ř ed il 4ř osso meta- carpale. L'uncinato (13) Š ben palpabile e possiede sul lato palmare un proces- so, uncino (1 4), incurvato in direzio- ne laterale. Esso Š in connessione con il m. flessore breve del mignolo e con il leg. pi>ouncinato. Oistalmente si articola con il 4ř ed il 5ř osso me- tacarpale, lateralmente con il capita- to, prossimalmente e medialmente con il piramidale e, infine, prossimal-. mente e lateralmente con il semiluna- re.
Sviluppo: I n-clei di ossificazione encondrale appaio- no t-tti solo dopo la nascita. Nel 1 ř anno di vita si formano q-elli del capitato e dell'-n- cinato, nel 2ř-3ř anno q-elli del piramida- le. Tra il 2ř ed il 6ř anno si svil-ppa il n-- cleo per il semil-nare, tra il 3ř ed il 6ř per lo scafoide, mentre per il trapezio e il trape- zoide l'ossificazione inizia tra il 4ř ed il 6ř anno di vita. Il pisiforme si sviluppa tra 1'8ř ed il 12ř anno di vit@.
OSSA DEL CARPO Ossa carpi (carpalia) (Os centrale) OSSO SCAFOIDE Os scaphoideum TUBERCOLO DELL'OSSO SCAFOIDE Tuberculum ossis scaphoidei OSSO SEMILUNARE Os lunatum Os triquetrum OSSO PISIFORME Os pisiforme OSSO TRAPEZIO Os trapezium TUBERCOLO DELL'OSSO TRAPEZIO Tuberculum ossis trapezii OSSO TRAPEZOIDE Os trapezoideum OSSO CAPITATO Os capitatum OSSO UNCINATO Os hamatum UNCINO DELL'OSSO UNCINATO Hamulus ossis hamati Sulcus carpi
METACARPO METACARPUS
OSSA DEL METACARPO Ossa metacarpi (metacarpalia) ( I-V ) Ossa del metacarpo e delle dita (A-C) Le 5 ossa metacarpali sono costitui- te, ciascuna, da una testa (1), un cor- po (@) ed una base (@). Alle due estremit… si trovano le facce articolari per il carpo e, rispettivamente, per le ossa del corrispondente dito. Sul lato palmare sono leggermente concave, su quello dorsale leggermente con- vesse. La faccia dorsale presenta una caratteristica superficie ossea di forma triangolare in prossimit… della testa. La faccia articolare prossimale del 1 ř osso metacarpale Š a forma di sella. Il 1ř osto metacarpale ha una faccia articolare prossimale per l'articolazione con il carpo ed una mediale per il 3ř osso metacarpale. Il @ř otto metacarpale ha dorsalmen- te, sul lato radiale, ed in posizione prossimale, un processo stiloideo (4) ed una piccola superficie articolare per il 2ř osso metacarpale. Sulla ba- se esiste la faccia articolare per il carpo e, medialmente, due faccette articolari per il 4ř orro metacarpale. Questo ha due facce articolari radiali ed una sola ulnare per l'articolazione con il 5ř osso metacarpale.
BASE Basis CORPO Corpus CAPO Caput OSSO METACARPALE [ TERZO ( III ) Os metacarpale [ tertium ( III ) ] PROCESSO STILOIDEO Processus styloideus
DITA DIGITI Ossa delle dita. Ogni dito ha pi— fa- langi: una falange prossimale (5), una falange medla (6) ed una falan- ge d(ttale (@. Fa eccezione il pollice con due sole falangi. La falange prossimale Š piatta sul lato palmare, mentre dorsalmente Š convessa in senso trasversale ed ha margini ruvidi per l'inserzione dei tendini dei mm. flessori. -e falangi prossimali sono costituite da un cor- po (8), una testa (9) (detta anche tro clea) situata distalmente e una base (1 0) situata all'estremit… prossimale. La base possiede una faccia articola- re ovale a maggior asse trasversale per l'articolazione con le ossa meta- carpali. La falange media possiede alla base una faccia articolare fornita di una
cresta, in modo da ingranarsi nella corrispondente faccia della falange distale. La falange distale ha anch'essa una cresta sulla faccia articolare della ba- se come la falange media. All'estre- mit… distale si trova, sul lato palmare, una rugosit… per l'inserzione del ten- dine del m. flessore profondo delle dita, ed infine uan tuberosit… della fa- lange distale (1 1 ) che costituisce l'a- pice della testa. Due oŻa se>amoidl sono regolar- mente presenti a livello dell'articola- zione dell'osso metacarpale con la falange prossimale del pollice. Di queste, una Š mediale ed una latera- le. Varie ossa sesamoidi possono es- sere osservate in numero variabile anche nelle atre dita.
Sviluppo: Nelle ossa metacarpali e nelle falangi, mentre la diafisi ha sviluppo pericondrale (3ř mese fetale), si trova un solo nucleo epifisario. Nelle ossa metacarpali i nuclei ossei epifisari sono distsli e si sviluppano nel 2ř anno di vita. Fa eccezione il 1 ř osso metacarpale dove questo nucleo si forma nella estremit… prossimsle dal 2ř al 3ř an- no di vita. In tutte le falangi i nuclei ossei epifisari appaiono solo sll'estremit… prossi- male. Indicazioni cliniche: Nelle ossa metacarpali possono essere presenti le cosiddette pseudoeplflei. Ra- diologicamente si distinguono dalle vere epifisi poichŠ sono collegate con le diafisi mediante un ponte osseo. Il 1ř osso meta- carpale pu• presentare una pseudoepifisi a livello della estremit… distale, mentre le al- tre ossa metacarpali in corrispondenza del- la estremit… prossimale. Le pseudoepifisi non devono essere interpretate come frat- ture o altre lesioni patologiche. FALANGI Phalanges
FALANGE PROSSIMALE Phalanx proximalis FALANGE MEDIA Phalanx media FALANGE DISTALE Phalanx distalis TUBEROSITA' DELLA FALANGE DISTALE Tuberositas phalangis distalis BASE DELLA FALANGE Basis phalangis CORPO DELLA FALANGE Corpus phalangis CAPO DELLA FALANGE Caput phalangis
OSSA SESAMOIDI Ossa sesamoidea a Clavicola A, B, F) La clavicola Š un osso a forma di ®SŻ. Ha una convessit… mediale ante- riore che si estende per circa i 213 della lunghezza, mentre lateralmente verso l'avanti presenta una concavi- t…. La sua estremit… mediale, ster- nale (1 ), grossolanamente arrotonda- ta, si articola con lo sterno e la sua estremit… laterale, acromiale (2), pi— appiattita, si articola con la sca- pola. Fra le due estremit… si estende il corpo. Sulla estremit… sternale si trova la faccia articolare sternale (3), di forma triangolare. La faccia artico- lare acromiale (4) Š di forma pi— o meno ovale. Sulla faccia inferiore della clavicola, vicino all'estremit… sternale, si trova l'impressione per il leg. costoclavicolare (5), mentre vici- no all'estremit… acromiale fa salienza un tubercolo, tubercolo conoideo (6), che si prolunga in una cresta, la linea trapezoidea (7). Sviluppo: La clavicola si sviluppa da un abbozzo di tessuto mesenchimale. La sua ossificazione incomincia durante la 6a setti- mana embrionale. Le estremit… articolari sono precedute da abbozzi cartilaginei, ed un nucleo di ossificazione appare solo nel 16ř-20ř anno, dal lato sternale: esso si sal- da per sinostosi con la parte restante della clavicola tra il 21 ř ed il 24ř anno di vita. Indicazione clinica: La disostosi cleido- craniale Š una malformazione, in cui si ha sviluppo errato o mancato della parte me- senchimale della clavicola, associato ad un difetto di formazione delle ossa del cranio, anch'esse di origine mesenchimale.
Articolazioni del cingolo scapolare (C-E) L'unione con il tronco awiene tramite arti- colazioni per continuit… (leg. costoclavicola- re 8) e per contiguit… (articolazione sterno- clavicolare). Analogamente le parti del cin- golo scapolare sono unite tra di loro per continuit… (leg. coracoclavicolare) e per contiguit… (articolazione acromioclavicola- re). Articolazione sternoclavicolare (C) E' un'articolazione com@plessa fornita
ioni
di un disco articolare (9), che divide la cavit… articolare in due parti. La superficie articolare concava Š costi- tuita dalla faccia articolare dello ster- no e la convessa dall'estremit… ster- nale della clavicola. I capi articolari sono rivestiti da cartilgine e fra di es- si Š interposto un disco, che Š fissato in alto alla clavicola, in basso allo sterno. La capsula articolare Š dete- sa e spessa e viene rinforzata dai legg. sternoclavicolari anteriore (10) e posteriore. Le clavicole sono unite fra loro attraverso il leg. interclavico- lare (11). L'articolazione ha 3 gradi di libert… ed ha le caratteristiche di un'articolazione sferica. Il leg. costoclavicolare (8) Š teso tra la 1 ř costa e la clavicola. Articolazione acromioclavicolare (D-E). Presenta due facce articolari quasi piatte, rivestite di cartilagine (12). La capsula ha un legamento di rinforzo nella parte superiore, il leg. acromio- clavicolare (1 3). Tra il processo coracoideo e la clavi- cola si estende il leg. coracoclavico- lare. Esso si suddivide in una parte anterolaterale ed una postero-media- le. Il leg. trapezoide (14), che costi- tuisce la parte laterale, ha origine dal margine superomediale del processo coracoideo e si porta verso la linea trapezoidea. La parte mediale, leg. conoide, (15) ha origine dalla base del processo coracoŤdeo e termina, irradiandosi a ventaglio, sul tubercolo conoideo. Indicazione clinica: Abbassando e pre- mendo indietro la clavicola si pub compri- mere l'a. succlavia; ci• pub essere verifica- to ricercando il polso radiale che diventa pi — debole. 16 Leg. trasverso superiore della scapola 17 Leg. coracoacromiale.
Articolazione della spalla (A-G) E' un'articolazione sferica; la cavit… glenoŤdea della scapola Š pi— piccola della testa dell'omero. La cartilagine articolare della cavit… glenoidea (1 ) Š pi— spessa ai margini che al centro. La cavit… glenoidea viene ingrandita da un labbro articolare di cartilagine fibrosa, il labbro glenoideo (2). La cavit… glenoidea Š perpendicolare al piano scapolare e la posizione della scapo- la condiziona la posizione di t-tta l'articola- zione. La superficie della cavit… glenoidea Š di circa 6 cm , la pressione atmosferica preme sull'articolazione con circa 6 kg. Il peso dell'arto superiore Š di circa 4 kg. Sic- come non ci sono legamenti robusti, sono i muscoli a dover assicurare il mantenimen- to dei rapporti fra i capi articolari. Si parla, percib, di una articolazione garantita da muscoli. La testa dell'omero (3) Š sferica. Il rivestimento di cartilagine ialina inco- mincia dal collo anatomico. Nel solco intertubercolare esso si spinge, per•, un p• pi— in basso. Anche per la for- ma del rivestimento cartilagineo la te- sta omerale ha un contorno pi— o me- no ovale. La capsula sinoviale Š fis- sata al labbro glenoideo; essa protru- de, formando una specie di sacco, lungo il tendine del m. bicipite (4) che scorre dentro la capsula e viene cosŤ circondato da una vagina sino- viale intertubercolare (5). La capsula fibrosa forma un anello connettiva- le intorno al solco intertubercolare e lo completa rendendolo un vero e proprio canale osteofibroso. La cap- sula articolare Š lassa e, a braccio pendente lungo il fianco, forma un re- cesso ascellare (6). La capsula Š rin- forzata, in parte, dal leg. coracoome- rale (7) e dai tre legg. glenoomera- li che sono per• piuttosto deboli. Il leg. coracoomerale ha origine alla base del processo coracoideo (8), si irradia sulla capsula e raggiunge i tubercoli maggiore e minore. A braccio pendente, la testa dell'ome- ro Š in contatto, con la sua met… su- periore, con la capsula articolare e,
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con la sua met… inferiore, con la cavi- t… glenoidea. L'articolazione della spalla forma varie bor- se sinoviali. Con l'articolazione comunica- no regolarmente la borsa subcoracoidea, la borsa subtendinea del m. sottoscapolare (9), la vagina sinoviale intertubercolare e la borsa del m. coracobrachiale.
Movime@ti dell'articolazio@e della spalla: Sono possibili movimenti in tre gradi di " @ - - - @@ @@-@
118 Ossa, legamenti, articolazia
Articolazione del gomito (A-D) L'articolazione del gomito Š un'arti- colazione composta, con 3 capi arti- colari, contenuti in una sola capsula articolare. Essa consta di tre articola- zioni distinte, l'articolazione omero- radiale, quella omeroulnare e quella radioulnare prossimale. L'articola- zione del gomito Š assicurata da struttu re ossee e legamentose. Le prime sono rappresentate dalla tro- clea omerale che Š accolta nella inci- sura trocleare dell'ulna, mentre le se- conde dal leg. anulare del radio e dai legg. collaterali. La capsula articolare (1), sottile e lassa, circonda i capi articolari. Per impedire che nel corso dei movimenti la capsula venga ad essere schiac- ciata tra i capi articolari, fibre musco- lari del m. brachiale e del m. bicipite brachiale si irradiano sulla capsula (mm. articolari) e la mettono in ten- sione. I due epicondili (2) dell'omero sono extracapsulari (D). Lo strato si- noviale della capsula circonda la fos- sa dell'olecrano e le due fosse sul la- to anteriore dell'omero (D). Tra la membrana sinoviale (3) e la mem- brana flbrosa (4) della capsula si tro- vano accumuli di tessuto adiposo che riempiono le fosse (5) e che svolgono funzione di ammortizzatore. Nell'ulna (D) l'inserzione capsulare segue il margine dell'incisura trocleare. An- che l'apice dell'olecrano (6) ed il pro- cesso coronoideo (7) sono compresi nell'interno della capsula. Nel radio la capsula si continua fino a sotto il leg. anulare radiale (8) formando il recesso sacciforme superiore (9), che facilita la rotazione del radio. Nella capsula si possono distinguere legamenti molto robusti, i legg. colla- terali. Il leg. collaterale ulnare (1O) origina all'epicondilo mediale dell'o- mero ed Š costituito da due fasci fi- brosi assai robusti, uno anteriore (11), diretto verso il processo coro- noideo, ed uno posteriore (12) che
' raggiunge i@ margine de@@'o@ecrano. Coperto da quest'ultimo fasrio decor- re il n. ulnare. Tra questi due fasci fibrosi si trova un tessuto connettivo lasso, che viene tenuto aderente al- l'ulna da fasri trasversi (13). Il leg. collaterale radiale (14) va dal- l'epicondilo laterale dell'omero al leg. anulare e, al di sopra di questo, si irradia sull'ulna. Il leg. collaterale ra- diale Š rinforzato dai mm. estensori superficiali. Il leg. quadrato unisce il collo radiale con l'incisura radiale dell'ulna. Infine si nota il leg. anulare del radio (8), che ha la sua origine e la sua inserzione sul lato mediale dell'ulna ed abbraccia @a testa del radio. Sulla sua faccia interna si trova spesso tessuto cartilagineo che serve al ra- dio nei movimenti della pronazione e della supinazione (vedi pag. 120). Tramite la collaborazione delle tre ar- ticolazioni, in qualsiasi posizione l'a- vambraccio si trovi, di flessione o di estensione, sono possibili nello stes so tempo movimenti di rotazione del radio sull'ulna.
Articolazione del gomito, continuazione (A) L'articolazione omeroradiale (1 ) Š formata dal condilo omerale e dalla fossa della testa del radio. E' un'ar- ticolazione di tipo sferico. L'articola- zione omeroulnare (2) ha come capi articolari la troclea dell'omero e l'in- cisura trocleare dell'ulna. Nella tro- clea si osserva un solco, gola della troclea, (3), che si ingrana con una corrispondente rilevatezza della inci- sura trocleare. Le articolazioni ome- roradiale e omeroulnare permettono i movimenti di flessione ed estensione dell'avambraccio sul braccio. L'asse dell'articolazione corrisponde all'asse della troclea ed al suo prolungamen- to attraverso il condilo omerale. L'ar- ticolazione radioulnare prossimale (4) Š composta da un lato dalla cir- conferenza airticolare radiale, dal- l'altro dall'incisura radiale dell'ulna e dal leg. anulare (5). Quest'articola- zione permette movimenti del radio e dell'ulna. I movimenti rotatori del ra- dio intorno all'ulna vengono chiamati movimenti di pronazione (B) (le ossa si incrociano) o di supinazione (C) (le ossa sono parallele). L'asse di movimento delle ossa dell'avambrac- cio va dal centro della fossa della te- sta del radio fino al processo stiloi- deo dell'ulna. L'angolo di apertura, cioŠ l'angolo forma- to dal braccio e dall'avambraccio in posi- zione di massima estensione, Š leggermen- te pi— grande nelle donne che negli uomi- ni (uomo: circa 175 gradi, donna: circa 180 gradi). Nei bambini Š possibile una ipere- stensione. Inoltre braccio ed avambraccio formano anche un angolo aperto dal lato radiale (in posizione di estensione). Tale angolo, detto angolo di abduzione, va da 158 gradi a 180 gradi, con un valore medio di 168,5 gradi.
Articolazione radioulnare distale (D) L'articolazione radioulnare distale (6), dŤ tipo trocoide, Š formata dalla
testa dell'ulna e dalla incisura ulna- re del radio. Tra il radio ed il proces- so stiloideo dell'ulna si trova il disco articolare, che separa l'articolazione radioulnare distale dall'articolazione radiocarpica. La capsula si estende, con i I suo recesso sacciforme inferio- re (7), fino al corpo dell'ulna. L'ani- colazione radioulnare prossimale e distale sono anicolazioni necessa- rŤamente combinate, che permetto- no la pronazione e la supinazione.
Articolazione per continuit… tra radio ed ulna (D) Tra radio ed ulna si estende la mem- brana interossea (8). Le sue fibre decorrono dal lato radiale verso quel- lo ulnare obliquamente in senso su- pero-inferiore. La corda obliqua (9) costituisce un fascio fibroso obliquo, le cui fibre hanno un decorso oppo- sto a quelle della membrana interos- sea: essa raggiunge, prendendo ori- gine sulla tuberosit… ulnare, il margi- ne interosseo del radio, distalmente alla tuberosit… radiale.
Indicazioni cliniche: La membrana interossea non solo mantie- ne parallele l'ulna e il radio, ma ripartisce anche il carico fra -le due ossa. Essa Š cosŤ robusta per cui se si ha un eccesso di cari- co, prima che le sue fibre si rompano, si ha la frattiira delle ossa.
Articolazioni della mano (A-E) L'articolazione prossimale, radiocar- pica, Š un'articolazione ellissoide, formata dal radio (1) e da un disco articolare (2) da un lato e dalla fila prossimale delle ossa del carpo dall'altro. Non tutte le facce articolari delle ossa carpali prossimali sono in contatto diretto con la faccia articola- re formata dal radio e dal disco. Il pi- ramidale (3) viene in contatto stretto con il disco solo durante l'abduzione ulnare; nella abduzione radiale, inve- ce, perde questo contatto. La capsu- la dell'articolazione radiocarpica Š lassa, relativamente sottile sul lato dorsale e viene rinforzata da numero- si legamenti. La cavit… articolare Š re- golare e contiene qualche volta pli- Ghe sinoviali. Spesso l'articolazione radiocarpica Š in continuit… con l'arti- colazione tra le due file delle ossa del carpo. L'articolazione mediocarpica, avvie- ne fra le file distale e prossimale delle ossa del carpo ed ha una cavi- t… articolare a forma di ®SŻ. Ambedue i capi articolari sono composti da pi— ossa articolate tra loro. Mentre le os- sa della fila prossimale godono di una certa motilit… l'una rispetto all'al- tra, ci• non avviene per la fila distale. Le ossa distali sono unite tra di loro (4) e con le ossa metacarpali per mezzo di legamenti assai robusti. La fila carpale distale e le ossa metacar- pali formano quindi un'unica entit… funzionale. La capsula articolare Š tesa sul lato palmare, mentre su quello dorsale Š alquanto lassa. La cavit… articolare Š ramificata ed esistono comunicazioni con l'articolazione radiocarpica. Inol- tre, tramite l'articolazione del trape- zio (5) con il trapezoide (6), esiste una comunicazione con le rispettive articolazioni carpometacarpiche. Le pliche sinoviali (@ sono a volte numerose all'interno della cavit… arti-
' colare. Lo spazio tra semilunare e pi- ramidale e tra capitato e uncinato Š a volte riempito da una plica sinoviale, che pu• essere visibile radiologica- mente.
Legamenti del carpo (A-E) Bisogna distinguere 4 gruppi di lega- menti: legamenti (in viola) che uni- scono le ossa dell'avambraccio al- le ossa del carpo. Sono: il leg. colla- terale ulnare del carpo (8), il leg. col- laterale radiale del carpo (9), il leg. radiocarpico palmare (10), il leg. ra- diocarpico dorsale (11 ) ed il leg. ul- nocarpico palmare (1 2). Legamenti che uniscono le ossa del carpo tra di loro, o legg. inter- carpici (in rosso). Sono: il leg. radia- to del carpo (13), il leg. pisouncinato (14), ed i legg. intercarpici palmari (1 5), dorsali (1 6) ed interossei (4). Legamenti tra ossa del carpo e del metacarpo, o legg. carpo-metacar- pici (in blu). Sono il leg. pisometa- carpico (17), i legg. carpometacarpici palmari (18) e dorsali (19). Legamenti tra le ossa metacarpali, o legg. metacarpici (in giallo). Sono i legg. metacarpali dorsali (20), inte- rossei (21) e palmari (22). Questi legamenti rinforzano la capsu- la articolare ed in parte sono lega- menti guida per i movimenti delle ar- ticolazioni carpali.
Articolazione carpometacarpica del pollice L'articolazione prossimale del pollice e un'articolazione a sella e permette l'abduzione e l'adduzione del pollice, cosi come la sua opposizione e reposi- zione. E' inoltre possibile la circonduzio- ne. Articolazion i carpometacarpiche Tutte le articolazioni carpo-metacarpi- che, a parte l'articolazione del pollice, sono anfiartrosi. Sono fissate per mez- zo di robusti legamenti, i legg. carpome- tacarpici palmari e dorsali. Articolazioni i ntermetacarpiche Anche queste articolazioni appartengo no alle anfiartrosi e sono fissate dai legg. metacarpici dorsali, palmari ed in- terossei. Articolazioni delle dita (D-E) Le articolazioni metacarpofalangee sono articolzioni sferiche, per quel che riguarda la forma, con capsule articola- ri fasse. Le capsule sono rinforzate suf lato palmare dai legg. pafmari e da car- tilagine fibrosa. I capi articolari sono co- stituiti dalle teste delle ossa metacarpali (1) e dalle basi delle falangi prossimali (2). I movimenti sono limitati dalla pre- senza dei legg. collaterali (3) che pren- dono origine (4) dorsalmente sulle teste delle ossa metacarpali. Quanto pi— am- pia Š la flessione tanto pi— questi lega- menti si tendono. Quindi nella flessione non Š possibile l'abduzione. Passiva- mente si pu• ottenere, in queste artico- lazioni, una rotazione fino a 50 gradi. Le articolazioni interfa18ngee de118 mano sono ginglimi angolari, nei quali si pos- sono avere movimenti di flessione e di estensione. Anche qui si trovano legg. collaterali (5) e legg. palmari. Trapezoide (verde), piramidale (giallo), trapezio (blu), uncinato (rosa), pisiforme (nero tratteggiato). MUSCOLI DELL'ARTO SUPERIORE Musculi membri superioris
MUSCOLO DELTOIDEO M. deltoideus Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO SOVRASPINATO M. supraspinatus Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO INFRASPINATO M. infraspinatus Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO PICCOLO ROTONDO M. teres minor Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO GRAN ROTONDO M. teres major Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO SOTTOSCAPOLARE M. subscapularis Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO BICIPITE DEL BRACCIO M. biceps brachii Forma Posizione Origine Inserzione Azione CAPO LUNGO Caput longum Vagina synovialis intertubercularis CAPO BREVE Caput breve Aponeurosis musculi bicipitis brachii [Apon. bicipitalis] MUSCOLO CORACOBRACHIALE M. coracobrachialis Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO BRACHIALE M. brachialis Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO TRICIPITE DEL BRACCIO M. triceps brachii Forma Posizione Origine Inserzione Azione CAPO LUNGO Caput longum CAPO LATERALE Caput laterale CAPO MEDIALE Caput mediale Regio axillaris Aperturae superior et inferior MUSCOLO ANCONEO M. anconeus Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO M. articularis cubiti Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO PRONATORE ROTONDO M. pronator teres Forma Posizione Origine Inserzione Azione CAPO OMERALE Caput humerale CAPO ULNARE Caput ulnare MUSCOLO FLESSORE RADIALE DEL CARPO M. flexor carpi radialis Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO PALMARE LUNGO M. palmaris longus Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO FLESSORE ULNARE DEL CARPO M. flexor carpi ulnaris Forma Posizione Origine Inserzione Azione CAPO OMERALE Caput humerale CAPO ULNARE Caput ulnare
MUSCOLO FLESSORE SUPERFICIALE DELLE DITA M. flexor digitorum superficialis Forma Posizione Origine Inserzione Azione CAPO OMEROULNARE Caput humeroulnare CAPO RADIALECaput radiale
MUSCOLO FLESSORE PROFONDO DELLA DITA M. flexor digitorum profundus Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO FLESSORE LUNGO DEL POLLICE M. flexor pollicis longus Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO PRONATORE QUADRATO M. pronator quadratus Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO BRACHIORADIALE M. brachioradialis Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO ESTENSORE RADIALE LUNGO DEL CARPO M. extensor carpi radialis longus Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO ESTENSORE RADIALE BREVE DEL CARPO M. extensor carpi radialis brevis Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO ESTENSORE DELLE DITA M. extensor digitorum Forma Posizione Origine Inserzione Azione Conexus [Connexus] intertendineus MUSCOLO ESTENSORE DEL MIGNOLO M. extensor digiti minimi Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO ESTENSORE ULNARE DEL CARPO M. extensor carpi ulnaris Forma Posizione Origine Inserzione Azione CAPO OMERALE Caput humerale CAPO ULNARE Caput ulnare MUSCOLO SUPINATORE M. supinator Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO ABDUTTORE LUNGO DEL POLLICE M. abductor pollicis longus Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO ESTENSORE BREVE DEL POLLICE M. extensor pollicis brevis Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO ESTENSORE LUNGO DEL POLLICE M. extensor pollicis longus Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO ESTENSORE DELL' INDICE M. extensor indicis Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO PALMARE BREVE M. palmaris brevis Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO ABDUTTORE BREVE DEL POLLICE M. abductor pollicis brevis Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO FLESSORE BREVE DEL POLLICE M. flexor pollicis brevis Forma Posizione Origine Inserzione Azione CAPO SUPERFICIALE Caput superficiale CAPO PROFONDO Caput profundum
MUSCOLO OPPONENTE DEL POLLICE M. opponens pollicis Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO ABDUTTORE DEL POLLICE M. abductor pollicis Forma Posizione Origine Inserzione Azione CAPO OBLIQUO Caput obliquum CAPO TRASVERSO Caput transversum MUSCOLO ABDUTTORE DEL MIGNOLO M. abductor digiti minimi Forma Posizione Origine Inserzione Azione
MUSCOLO FLESSORE BREVE DEL MIGNOLO M. flexor digiti minimi brevis Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLO OPPONENTE DEL MIGNOLO M. opponens digiti minimi Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLI LOMBRICALI Mm. Iumbricales Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLI INTEROSSEI DORSALI Mm. interossei dorsales Forma Posizione Origine Inserzione Azione MUSCOLI INTEROSSEI PALMARI Mm. interossei palmares Forma Posizione Origine Inserzione Azione Fascia axillaris Fascia deltoidea Fascia brachii Septum intermusculare brachii mediale Septum intermusculare brachii laterale Fascia antebrachii Fascia dorsalis manus Retinaculum extensorum Ligamentum metacarpeum transversum superficiale Aponeurosis palmaris Fasciculi transversi Retinaculum flexorum Canalis carpi Chiasma tendinum
@6Z Arto superio-e
Region i (A-C) In supesficie non sono visibili delimi- tazioni fra l'estremit… libera, o la sua radice, ed il torace. Dopo preparazio- ne anatomica, si pu• distinguere il li- mite tra il torace e l'arto superiore evidenziato da alcuni gruppi musco- lari. Per capire meglio la topografia dei vasi e nervi periferici riassumere- mo le regioni della spalla e della par- te libera dell'arto superiore. La suddi- visione in regioni Š dettata da un fine pratico e non risulta da differenze embriologiche.
Regioni della spalla: AI davanti si trovano: la regione in- fraclavicolare (1 ) con il trigono clavi- pettoiale (2), attraverso la quale vasi e nervi raggiungono l'arto e la parte centrale della wgione ascellare (3) con la fossa ascellare (4). Lateral- mente all'articolazione scapolo-ome- rale Š situata la regione deltoidea (l), alla quale fa seguito, in direzione dorsale, la regione scapolare (6).
Regioni del braccio: Il braccio si suddivide in una regione brachiale anteriore (7), la cui com- ponente muscolare Š costituita da muscoli flessori, ed in una regione brachiale posteriore (8) la cui com- ponente muscolare Š costituita dagli estensori. Nel contesto della regione brachiale anteriore va sottolineata la presenza del solco bicipitale mediale (9), al davanti del setto intermuscola- re mediale, come guida principale per i vasi e per i nervi che vanno dal- la fossa ascellare alla fossa cubitale.
Regioni del gomito: Alla regione brachiale anteriore fa seguito, dal lato dei muscoli flessori la !egione cubitale anteriore (10) il cui centro Š rappresentato dalla fos- sa cu i a e. All'interno della fossa cu- bitale il fascio di vasi e di nervi si stddivide. La wgione cubitale po- s eriore, situata dorsalmente (11),
contiene soltanto muscoli e piccole reti vasali.
Regioni dell'avambraccio: Distalmente alla fossa cubitale si tro- va la regione anteriore dell'avam- braccio (12), che, suddivisa in una parte mediale ed in una laterale, con- tiene tra i muscoli flessori, vasi e ner- vi. La faccia dorsale ‚ formata dalla regione posteriore dell'avambrac- cio (1 @)>
Regioni della mano: Il palmo della mano (14), si estende dall'articolazione radiocarpica fino al- le articolazioni metacarpo-falangee. Il doreo della mano (15) corrisponde a questi stessi limiti. Tra dorso e palmo della mano si interpone lateralmente la foesetta radiale (tabacchiera ana- tomica) (1 6), che contiene l'a. radia- le. Regioni del poleo: Sulla faccia palmare, fra la regione anteriore dell'avambraccio ed il pal- mo della mano, si trova la regione carpale anter(ore (I@> Sulla faccia dorsale viene descritta la regione carpale posteriore (18)>ő |
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