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Le tre valli del Verbano

di Alessando Riccardi
dettagli, video e foto nel sito Mototour

Eccovi un giro facendo il quale attraverserete più volte i confini del nostro paese, in una sola giornata. La percorrenza è intorno ai duecento chilometri, da Como ad Arona. L'impegno è medio, e vi consiglio di non cominciare questo giro dopo le dieci del mattino, così avrete il tempo di fare foto, soste di ogni tipo, e sedervi per mangiare tranquilli. La gita che vi propongo è a cavallo tra il lago di Varese ed il Canton Ticino: vi troverete quindi a varcare più volte la frontiera svizzera. Inizio quindi con le avvertenze: in Svizzera rispettate i limiti di velocità. Dovreste farlo anche in Italia, ma da noi è più difficile essere "pizzicati". Ricordatevi, controllando i documenti, di portare con voi la Carta Verde, che vi fornisce la copertura assicurativa anche in Svizzera. Il giro comincia da Como. Fate il lungo lago partendo dalla stazione FFSS ed arrivati al bivio che vi porta a destra verso Menaggio e Colico, girate a sinistra verso Mendrisio e la Svizzera. Proprio da Mendrisio entrerete quindi in territorio elvetico. Una volta a Mendrisio dirigetevi verso Porto Ceresio. Vi troverete a fiancheggiare il Lago di Lugano, passando da Brusino Arsizio. La strada è piacevole, l'invito mio è di rispettare il codice della strada, vi godrete a fondo il percorso ed eviterete dolorosi salassi pecuniari. Prima di Porto Ceresio c'è un'altra dogana, ma niente paura, è solo la seconda. Dopo essere rientrati in Italia, si percorre un tratto che costeggia il fiume Tresa. La strada è molto piacevole, l'asfalto è pulito, solo il traffico giunge a guastare la vista del fiume che scorre accanto a voi. Una volta arrivati nella bella città di Luino, dove potrete fermarvi per un caffè presso le numerose pasticcerie lungo il lago, proseguite verso nord, lungo il lago, ed arrivati al paese di Maccagno, cercate l'indicazione per la Val Veddasca. Ci potrebbero essere cartelli indicanti la valle, oppure uno dei seguenti paesi: Garabiolo, Càdero, Indemini. Una valle tortuosa, da seconda e terza marcia, con un asfalto sporco solo in alcuni tratti, però percorribile senza problemi. Attraversando i paesini nominati cominciate a salire, e nella parte a monte del tornante l'occhio viene catturato dalla vista del lago: infatti la prerogativa principale di questa strada è il panorama mozzafiato che si gode durante la salita. Si scorge la parte del lago maggiore da Cannobio in giù, ed il Castello di Cannero che emerge dall'acqua che fa somigliare il lago ad uno di quelli scozzesi. Se la giornata è luminosa si gode un meraviglioso riflesso azzurrino all'acqua, ed in prossimità dal valico di Indemini, ci si può fermare per poter gustare appieno questo spettacolo. Inoltre scoiattoli, uccellini, aria pulita e poco traffico allietano il già grazioso panorama. Dopo Indemini, dogana per modo di dire (secondo me se vi fermate per ora di pranzo ci scappano due spaghi col doganiere) arrivate a Locarno, dove ci si rituffa nel classico ma bel caos tipico delle città lacustri. Prendete quindi la direzione della Centovalli, che è la parte della Val Vigezzo in territorio svizzero. A me è piaciuta, strada pulita e ben asfaltata, tutta curve ma comunque troppo stretta. Tutto è veramente svizzero, anche troppo. Se volete fermarvi per mangiare, c'è una trattoria a Re di fianco ad un parcheggio: non fermatevi. Io ho mangiato polenta e capriolo. Il capriolo era eccezionale, ma la polenta pochina. E per il prezzo pagato, vi conviene cercare una bella trattoria dei bei tempi andati e strafogarvi. Dopo aver soddisfatto i vostri bassi istinti ripartite, e dopo circa due chilometri da Re dirigetevi in direzione della Val Cannobina, e quindi di Cannobio. Una favola. Asfalto pulito, curve veloci e lente, che non finivano mai. Il misto veloce da pedana grattata a quello tanto stretto da costringere a spostare la moto in continuazione. Una vera goduria per ogni categoria di motociclista. Una volta arrivati a Cannobio proseguite in direzione di Verbania fino a Gravellona Toce. La strada è la classica da lungolago: traffico, traffico ed ancora traffico, almeno la domenica. A Gravellona dirigetevi verso Omegna, sul lago d'Orta. Grazioso laghetto,una fotocopia ridotta del più grande fratello appena lasciato. Scendete lungo il lago, ed alla fine di questo andate a Bolzano. Certo, Bolzano Novarese! Una graziosa stradina vi condurrà a Invorio, poi andate in direzione di Arona. La grande signora vi accoglierà con il suo sfarzo e la sua ricchezza. Sta a voi decidere se restare per l'aperitivo serale o se tornare a casa. In questo caso potete fare l'autostrada, molto vicina e ben indicata, oppure la statale che porta a Sesto calende e da lì a Busto Arsizio e Milano. Ma, vista l'ora e la bruttezza della statale io vi consiglio l'autostrada.

Lampz !

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