Studio dei Pianeti
(Marte, Venere,
Mercurio, Giove, Saturno, Urano e Nettuno) |
Marte
A partire
dal 1965 numerose sonde statunitensi e sovietiche furono lanciate nello
spazio per l'esplorazione del cosiddetto "pianeta rosso".
Alcuni dati vennero trasmessi dalle due sonde Mars 2 e 3,
lanciate nel maggio del 1971 dall'Unione Sovietica, e oltre 7000
immagini vennero trasmesse dalla sonda statunitense Mariner 9,
che orbitò attorno a Marte dal novembre del 1971 all'ottobre del 1972.
L'esplorazione del pianeta giunse al culmine nell'agosto e settembre del
1975, quando le sonde Viking 1 e 2 iniziarono i rispettivi
viaggi. |
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Ciascuna
di esse era formata da un modulo (Orbiter) destinato a rimanere
in orbita intorno a Marte e da una sezione (Lander) destinata a
posarsi sul suolo marziano ed equipaggiata con laboratori chimici,
telecamere a colori, strumenti meteorologici e sismologici e un
braccio meccanico retrattile, lungo tre metri, che poteva essere
manovrato da Terra.
Nell'agosto 1973 vari
problemi tecnici provocarono il fallimento dei voli delle sonde Mars
4, 5, 6 e 7. Nel 1988, l'Unione Sovietica
inviò altre due sonde, Phobos 1 e 2, progettate per
raggiungere Phobos, uno dei satelliti di Marte, tuttavia la prima
venne dispersa a causa di un errore umano, mentre con la seconda si
interruppe il contatto radio. Dopo altre missioni fallite (la sonda
statunitense Mars Observer del 1993, dispersa pochi giorni
prima di immettersi in orbita attorno a Marte, e la sonda sovietica Mars
96, con la quale si sono persi i contatti poche ore dopo il
lancio), nel dicembre 1996 sono state lanciate due nuove sonde: la Mars
Global Surveyor, destinata a effettuare una mappatura completa di
Marte, e la Pathfinder, che all'inizio di luglio del 1997 ha
depositato sulla superficie del pianeta un rover capace di compiere
escursioni intorno al luogo dello sbarco.
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Venere
Il
programma sovietico che mirava a immettere alcune sonde all'interno
della densa atmosfera venusiana ebbe grande successo. La Venera 7,
lanciata nell'agosto del 1970, sopravvisse per circa 23 minuti
nell'atmosfera di Venere, inviando precisi dati a terra. Il progetto
proseguì con la missione della Venera 8, che venne lanciata
nel 1972 e trasmise informazioni riguardanti la superficie del pianeta
ed effettuò una dettagliata analisi del suolo. |
Venere |
Nell'ottobre
del 1975 due sonde che si posarono sul suolo venusiano scattando le
prime fotografie vennero sganciate dalle Venera 9 e 10.
Nel 1978 le sonde Venera 11 e 12 registrarono una
pressione di 88 atmosfere e una temperatura superficiale di 460 °C.
Il 1° e il 5 marzo 1982 le Venera 13 e 14 scesero sulla
superficie del pianeta e analizzarono la composizione chimica
dell'atmosfera e del suolo. Il 10 e il 14 dicembre del 1983 le Venera
15 e 16 entrarono in orbita attorno a Venere inviando a
terra immagini radar; infine, nel giugno del 1985, le Vegas 1 e
2, in viaggio verso la cometa di Halley, sganciarono quattro
sonde nell'atmosfera venusiana.
La Pioneer
Venus 1, un orbiter, e la Pioneer Venus 2, che era dotata
di cinque sonde, vennero lanciate il 20 maggio e l'8 agosto del 1978 e
raggiunsero Venere, rispettivamente, il 5 e il 9 dicembre dello stesso
anno. L'orbiter registrò una mappa di quasi tutta la superficie
venusiana e le sonde analizzarono la composizione e i movimenti
dell'atmosfera, nonché la sua interazione con il vento solare. La
sonda Magellano venne lanciata verso Venere da uno Space
Shuttle nel 1989 e iniziò a trasmettere immagini radio della
superficie nell'agosto del 1990.
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Mercurio
Mercurio, il pianeta
più vicino al Sole, venne esplorato dalla sonda statunitense Mariner
10. Nel corso del suo viaggio verso l'interno del sistema solare,
la sonda sorpassò Venere nel febbraio del 1974 e sfruttò la gravità
di questo pianeta per entrare in orbita attorno al Sole; in marzo
arrivò a 692 km da Mercurio, fornendo la prima visione della
superficie craterizzata del pianeta. Durante il suo secondo
avvicinamento a Mercurio, in settembre, la sonda rivelò un campo
magnetico del tutto inaspettato. |
Mercurio |
Giove
e Saturno
Le
sonde statunitensi Pioneer 10 e 11, lanciate nel 1972 e
nel 1973, superarono senza danni la fascia degli asteroidi situata
oltre l'orbita di Marte e raggiunsero Giove rispettivamente nel
dicembre 1973 e nel dicembre 1974. Le due sonde, pesanti ciascuna 260
kg circa, sorvolarono il pianeta gigante a distanze di 130.400 km e
46.700 km. Il Pioneer 10, prima sonda a uscire nello spazio
interstellare, continuò il proprio viaggio verso l'esterno del
sistema solare: incontrerà la prima stella tra circa 80.000 anni. Il Pioneer
11 raggiunse Saturno nel settembre 1979,
aprendo la strada ai Voyager 1 e 2.
Questi
ultimi, lanciati nel 1977, entrarono nel sistema di Giove
rispettivamente nel marzo e nel luglio 1979; effettuarono varie misure
e scattarono fotografie straordinarie. Nel novembre 1980 e nell'agosto
1981 le due sonde raggiunsero il sistema di Saturno. |
Giove |
Saturno |
Urano
e Nettuno
Dopo aver
superato Saturno, il Voyager 2 fu diretto verso Urano. Nel
gennaio del 1986 passò a una distanza di 80.000 km dal pianeta
scoprendo quattro nuovi anelli e dieci nuovi satelliti. La sonda si
avvicinò a una delle lune, Miranda, trasmettendo bellissime immagini
del corpo ghiacciato. Nell'agosto 1989 il Voyager 2 si
avvicinò a Nettuno scoprendo sei nuovi satelliti, e infine uscì dal
sistema solare.
I due Voyager,
tuttora operativi, solcheranno intorno al 2000 il confine tra il
sistema solare e lo spazio interstellare e raccoglieranno dati sulla
complessa struttura dell'interfaccia fra i due ambienti, prima di
dedicarsi finalmente allo studio del mezzo interstellare.
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Urano |
Nettuno |
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