STAGIONE 04 - 05
2002 - 2003 e VARIE

Un 2004 targato AJ Milano in cui ne vedremo delle belle...

 

23 APRILE 2005: Il sogno infranto...

AJ-MPS Siena 68-72
2'40 sec. 21.6Mb) AUDIO Mono

(ON-LINE DA MERCOLEDI MATTINA)

 

18 APRILE 2005: A vele spiegate!!

 

AJ-Scavolini 70-57
1'17 sec. 11.2Mb) AUDIO Mono

 

28 MARZO 2005: Questa non ci voleva...

 

AJ-Lottomatica 62-72
1'25 sec. 12.0Mb) AUDIO Mono

(on-line da martedì mattina)

22 DICEMBRE 2004: Nonostante tutto... ancora in vetta!

 

 

5 DICEMBRE 2004: Vittoria a Pesaro! Euforia in Casa Olimpia


L’inverno è alle porte e l’autunno posa su ogni milanese il suo pesante mantello di malinconia.
I vetri appannati sono un grosso problema in Casa Olimpia e soprattutto la stanza di Singleton è spesso scossa da urla del tipo:
“F**k!! Mother fucker!!! Water on the glass!!! Umidity!! F**k...”.

Per l’occasione Donzauker Natali si è lanciato a capofitto nel progetto del “Mocho Calabria”, uno straccio ottenuto dalla chioma dell’italo americano i cui capisaldi, come faticosamente imparato al corso “Marketing e Milan... mica pugnette”, avrebbero dovuto essere “MASSIMO ASSORBIMENTO, FACILITA' DI PULIZIA E... LIBERTA' PER LE IMPRESE”.

Claudio, come al solito, è il vecchio saggio della compagnia e appena fiuta il problema agisce prontamente, da vero capitano.
Si alza dalla sedia a dondolo vicino al caminetto, posa la coperta di lana che gli scalda le cosce, si solleva sugli stanchi arti e scende lentamente le scale che lo portano al pian terreno, dove Lino Lardo è impegnato nell’amorevole coltivazione del suo orto.
“Coach, qui è tutto umido. James è incazzato parecchio....”
Lino lo guarda accennando un sorriso
“E’ una serra, Claudio. Una serra! La serra dell’amore, in cui ogni fiore sboccerà in tutta la sua bellezza, o mio capitano”.
“Sarà, ma James sta bestemmiando come un dannato. Gliela puoi spiegare tu la storia delle begonie e dei bonsai?”
“O certo Claudio, gli parlerò io, non ti preoccupare. La serenità si impadronirà anche del cuore di James. Tutto accadrà....”

Claudio, un po’ perplesso, si allontana e risale le scale, ebbro dei profumi di fiori del giardino del coach...
Si ferma solo un attimo, quando incrocia Maravic che, con occhio fisso e in atteggiamento tipico dell'omicida seriale, corre gridando
“Lubljanska Banka!! Lubljanska Banka!!”.

Ma questa è un’altra storia...

 

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