La Parrocchia

Non è facile stabilire il tempo in cui la chiesa di Muros fu eretta in Parrocchia, soprattutto nel senso che intendiamo oggi. Anticamente veniva chiamata Rettoria o Vicaria a seconda dei casi. In Roma, nell'archivio Vaticano, sono conservati i registri delle decime triennali che in Italia venivano versate alla S.Sede nei secoli XIII° e XIV°. Tra quei registri esistoni i dati relativi alla Sardegna, e da essi si rileva che nel tempo di Papa Giovanni XXIII°, Giovanni Almarici, "Nuncius in Regnis Sardinae et Corsicae" riscuote da Pietro Sanna "Rector in Figulinis" libbre sette "affon sinorum minutorum" e dieci soldi nel 1341. Contemporaneamente vengono registrate le somme pagate da Nicola Tachola, Rettore di Condrongianus, da Manfredino di Alessandria, Rettore di Cargeghe, e da Leonardo Catouis, canonico e Rettore di Muros. E' chiaro dunque che già nel 1341 la chiesa di muros veniva officiata come rettoria, e come parrocchia dal momento che il temine di Rector era equivalente di Parochus.

La chiesa è una costruzione a Croce latina, di modeste proporzioni. Non si può stabilire a quale epoca risalga la primitiva costruzione. Tuttavia possiamo pensare che il nucleo centrale dell'Altar Maggiore e dell'Abside sia del 500 o al massimo dei primi del 600. Lo dimostrano le strutture architettoniche (volta a crociera con decorazioni in bassorilievo, cornicioni, pilastri, portanti degli archi, catino dell'abside), ed inoltre una lapide funeraria e commemorativa, murata nella parte sinistra della Cappella di S.Giovanni Battista. E dalla quale risulta che il Barone di Monte Muros, Don Francesco Martinez, fece costruire dalle fondamenta la chiesa con l'esclusione dell'altare dei SS. Martiri Titolari il quale esisteva già. Nella lapide citata, non è riportata alcuna data né della costruzione della chiesa, né della morte del Barone, tuttavia possiamo stabilire approssimativamente il tempo della sua vita negli anni che stanno a cavallo tra il 600 e il 700.