LA SALA DELL'...IMPERTINENZA

Maria Letizia PELUSO

La prima sala può essere definita “la sala dell’impertinenza”, cioè una stanza apparentemente fuori luogo, non pertinente al museo; invece, è quella che caratterizza e attesta, meglio di tutte le altre, il raggiungimento degli obiettivi didattici ed educativi perseguiti.

In essa sono stati raccolti tutti i lavori realizzati dagli alunni: fotografie, plastici, cartelloni con gli esiti delle ricerche e i materiali prodotti dagli alunni, sotto forma di cartelloni, raccolte fotografiche, plastici, disegni.

 

Le fotografie ritraggono gli alunni durante le escursioni e le ricostruzioni drammatizzate dei momenti di vita del passato. Si tratta di ritratti a colori e in bianco e nero ed anche di alcune fotografie antichizzate che riproducono ambienti perfettamente recuperati al logorio del tempo. Pertanto, con questa sala, i protagonisti della ricerca, gli alunni, diventano anche i protagonisti del museo.

 

Vi è un plastico in scala 1:100 dei tre piani del Convento, uno dei mulini dell’Alli, una planimetria del territorio di Viggiano ed una tipica masseria con annessi depositi e stalle.

 

Tra i cartelloni esposti è da segnalare quello che riporta una ricerca sull’asino come mezzo di trasporto, relativa all’ultimo asino vivente a Viggiano, ed il suo originale proprietario. Vi sono innumerevoli curiosità su questo piccolo animale da soma e simpatici riferimenti al legame che si stabiliva tra l’asino ed il suo proprietario, sui nomi che venivano attribuiti, i quali, quasi a sottolineare un rapporto “affettivo”, ripetevano ridondanti nomi di donne e uomini illustri, oppure contenevano suoni onomatopeici per favorire l’efficacia del richiamo o l’esortazione al lavoro.

 

Vi è, inoltre, la ricostruzione dei costumi nelle varie versioni tratte dal materiale iconografico disponibile,  e l'esposizione di proverbi e modi di dire, raggruppati per tematiche, nella loro versione in italiano ed in vernacolo.

Pur consapevoli dei limiti che presenta il nostro lavoro riguardo alla sistemazione degli oggetti ed alla logica espositiva, abbiamo cercato di ampliare le modalità di documentazione attraverso i più moderni mezzi di comunicazione, ovviando in tal modo all’aridità di una esposizione esclusivamente oggettuale. A tal fine è stata approntata, infatti, una postazione multimediale costituita da un computer, sul quale i visitatori possono vedere l’ipertesto realizzato dai ragazzi della scuola media, un televisore ed un videoregistratore per proiettare i filmati realizzati in occasione delle escursioni, delle drammatizzazioni e di vari momenti della ricerca.