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VOL. XXX, N umber two --------------------- WASHINGTON AUGUST, 1916

The National Geographic Magazine

*in inglese ** la galleria

 

 

Intraprendendo un viaggio in mare nel Mediterraneo,ad un giorno di navigazione da Napoli molti hanno potuto avere una fugace visione della Sardegna dal vapore su cui viaggiavano .L’isola rimane in vista per almeno alcune ore e se il vapore passa abbastanza vicino si può vedere una costa ben delineata su cui stanno le rovine delle torri di avvistamento romane che sono molto simili a quelle sparse sulla costa sud della Spagna. Spesso nei suoi viaggi il turista include anche un giro in Sardegna anche se nessuno dei suoi consulenti di viaggio (né t. Cook né Baedeker) glielo abbia mai raccomandato .Comunque questa è una delle poche terre straniere che non è stata invasa e sfruttata dai turisti e dove ancora in molti paesi il viaggiatore viene salutato come un ospite e non come una preda su cui balzare addosso. Un giorno ,quando i turisti saranno stanchi di seguire le proposte delle loro guide di viaggi scapperanno via dal continente e prenderanno il mare verso la Sardegna, e questo lo faranno soprattutto coloro che non viaggiamo solamente per godere degli agi degli alberghi A Cagliari si può prendere in affitto una macchina ed una settimana passata a girare per l’isola lascerà probabilmente il più bel ricordo e sarà una esperienza difficile da dimenticare. La Sardegna si può raggiungere via mare partendo da Civitavecchia, il porto di Roma, con un viaggio notturno di otto ore. L’attraversata sul vapore postale è abbastanza confortevole ma quello che spaventa è sapere che ci si deve alzare alle cinque del mattino. La bellezza del sole che si innalza sopra le rocce a picco e sugli scogli scoscesi e isolati del Golfo degli Aranci compensa comunque sia per questo inconveniente che per la tazza di caffè nero e amaro della prima colazione. Appena si approda si sente una fresca fragranza nell’aria, un profumo caratteristico dell’isola non dovuto certamente agli alberi d’arancio, come il nome del porto suggerisce,(non essendocene alcuno in zona) ma alle numerose erbe spontanee ed ai cespugli che sono ovunque nell’isola. Durante le prime ore di viaggio verso il sud dell’isola si trova un terreno irregolare, ondulato costituito principalmente da granito e che ricorda zone dell’Arizona e del Montana. Questa terra apparentemente desolata ed incolta è usata per far pascolare le capre che trovano nutrimento nei cespugli. Qui ,come in molte altre parti dell’isola, si trova il cisto con la sua bianca infiorescenza,la ginestra con i fiori giallo brillante, il rosmarino,un ammasso di blu quando fiorisce , e l’erica rosa; anche arbusti con bacche gialle e rosse, il timo , il ginepro ed altri cespugli.

Ad eccezione degli eucalipti e dei pini piantati vicino alla stazione, c’è una notevole mancanza di alberi lungo la strada ferrata. Comunque , tra le montagne che occupano la metà del nord est dell’isola sino alla costa ci sono importanti foreste di querce, di lecci ,di sugheri e di olivastri; c’è anche una riforestazione di alberi di pino e di noccioli. Nelle aree montagnose ci sono molte valli fertili .Qui lo scenario si può comparare in magnificenza con quello di molte altre parti del mondo.Il più bel paesaggio si trova tra le montagne del Gennargentu nella catena montagnosa della Barbagia, il più alto picco è a 6233 piedi sul livello del mare;qui di solito c’è neve da Novembre ad Aprile. Questa regione è chiamata la Svizzera sarda. In altre catene ci sono molti picchi pittoreschi come per esempio, il Monte Albo ,un gruppo montagnoso di calcare con assolutamente alcuna vegetazione nelle sue chine ;cosi che il contrasto tra le bianche montagne ed il mare ai loro piedi è scioccante.

Ma, per ritornare alla strada ferrata, a Chilivani, ad un terzo della strada verso il sud dell’isola c’è la congiunzione con la strada che va verso ovest per Sassari, la capitale della provincia del nord. Questa citta’ è situata nel mezzo di una lussureggiante area, con boschetti di ulivi,alberi di mandorli,aranci e limoni e frutteti di peschi,meli ,ciliegi ed altri frutti . La ferrovia continua verso la costa di Alghero, un interessante vecchio porto Spagnolo, circondato una volta da alte mura fortificate. E’ qui che l’Ammiraglio von Tirpitz possiede una grande fattoria agricola ed ha una villa ed è qui che ,all’inizio della guerra, si sospettava che i tedeschi avessero una base di rifornimento per sottomarini.

Verso sud, a circa metà strada dell’isola, a Macomer, c’è un’altra diramazione verso Nuoro che dista 35 miglia ed è il centro del distretto montagnoso,la Barbagia ,che si dice fosse una volta sede dei famosi briganti sardi. Questi sono ora praticamente estinti,sebbene occasionalmente si senta parlare di un uomo che ha ucciso un vicino o un membro della sua famiglia per qualche torto personale e che , per sfuggire ai Carabinieri o alla polizia di stato,si rifugia tra le montagne e vive come meglio può,talvolta rubando un agnello o una capra da un pastore, o fermando un solitario viaggiatore per chiedergli cibo o un po’ di soldi.

Sfortunatamente ,l’impressione generale fuori della Sardegna , anche in Italia ,è che l’isola sia più o meno invasa dai banditi ; questo non è vero , ed oggi un viaggiatore nell’isola è più al sicuro di quello che potrebbe essere nel sud Italia o in Sicilia.

Macomer è al centro di una regione in cui si allevano buoni cavalli come anche i piccoli ponies usati a Napoli ,.Oltrepassata questa città la strada ferrata scende verso Oristano ,sulla costa occidentale ,conosciuta per la sua ceramica , e particolarmente per la sua pasticceria e per i dolci di mandorle .La strada che si allunga diagonalmente attraverso la valle ,larga da 10 a15 miglia , si estende giù fino a Cagliari , all’estremo sudest dell’isola .

Cagliari è il principale porto della Sardegna , ed è spesso visitato per poche ore dai turisti che fanno sosta qui nel loro viaggio settimanale in vapore da Genova o Livorno versoTunisi .

La baia di Cagliari è veramente di grande effetto .Come si entra sia a destra che a sinistra ci sono le colline ,con le montagne in distanza ,mentre salendo su dalle terre basse direttamente di fronte l’ingresso sta la citta su una collina rocciosa alta circa 400 piedi .La cima di questa collina è circoscritta da una potente muraglia costruita dai Pisani nel tredicesimo secolo .A due dei suoi angoli sorgono la torre del Leone e quella dell’Elefante ,ma della torre dell’Aquila , che completava il triangolo ,è rimasta solo la base. Nel centro di queste fortificazioni sta la vecchia città e la cattedrale . Sui declivi della collina , fuori dalle mura, stata costruita la città moderna .Intorno a Cagliari ci sono baie con acqua bassa , che si estendono verso l’interno per molte miglia ,e che sono di grande interesse perché sono ricuperi di sale del governo ,qui mucchi di sale alti anche 20 o40 piedi spuntano sulla pianura .In primavera stormi di fenicotteri e di altri uccelli si riuniscono in queste pianure ed aggiungono bellezza allo scenario .La terra intorno alle lagune è particolarmente fertile e ben coltivata con orti e vigneti da cui si produce una gran quantità di vino .

Cagliari ,la più grande città dell’isola e la capitale della provincia del sud , ha circa 53000 abitanti .L’intera popolazione dell’isola è di circa 796000 ,una densità di popolazione di 85 per miglio quadro ;questa è una cifra molto più bassa di quella di ogni altra parte dell’Italia . A Cagliari tra le cose storicamente interessanti ci sono le tombe scavate nella roccia che stanno nella parte collinosa sotto il Castello . Sono certamente dello stesso periodo dei Nuraghi ,le famose rovine preistoriche sarde ,e alcune possono essere state ingrandite dai Romani nelle attuali tombe ben conservate e con iscrizioni Latine sulle loro pareti.

Del periodo Romano rimane un Anfiteatro . Si trova sulla collina nel lato ovest della città ed è molto ben preservato , con passaggi sotto le file dei posti .

La cattedrale Pisana fu costruita nel 1312 A.D. e fu terminata dagli Aragonesi nel 1331 ma più tardi fu parzialmente ricostruita dagli Spagnoli nel 1669 . Tra i moderni edifici vi è il bel municipio, recentemente completato ; una università con la sua biblioteca la quale ha una collezione di manoscritti di gran valore , tra questi un codice di leggi attribuito ad Elonora D’Arborea la quale quando la Sardegna fu divisa in quattro province governò su una .L’angolo sud. est delle antiche fortificazioni è stata ridisegnata per formare una “piazza”sopra la città . Qui si tengono concerti a mezzo giorno nelle Domeniche dei mesi invernali e nelle sere d’estate. E’ una piacevolissima passeggiata, come lo è anche quella di via Roma lungo la baia .Da un capo all’altro della Sardegna si trovano importanti monumenti dalla forma di coni tronchi con un diametro alla base di circa 30 piedi,costruiti con grossi blocchi di roccia grezza che sono alti circa 2 piedi e che variano in larghezza . Queste torri sono i “Nuraghi”,essi appartengono all’età del bronzo e mostrano come l’isola deve essere stata ben popolata nei secoli antecedenti all’era Cristiana . Usualmente l’ingresso dei nuraghi era esposto a sud e serviva ad illuminare la stanza circolare all’interno , così come faceva una porta che si apriva su una scala a spirale costruita nelle pareti e che portava nella stanza superiore. Pochi dei nuraghi hanno il soffitto preservato del tutto, cosi che non possiamo piu vederli nella loro intera altezza e nella loro originale forma. Alcuni avevano nel pian terreno due o tre camere con delle nicchie nelle pareti, probabilmente dedicate agli Dei Famigliari.

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