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Antologica 1960-2000 Copenaghen, Lousiana Museum of Modern Art Fino al 27 Gennaio 2002 Il Louisiana Museum of Contemporary
Art promuove fino alla fine di Gennaio una delle più importanti
e complete mostre mai dedicate al grande artista inglese David
Hockney, ciò è stato possibile grazie al supporto
del Kunst - und Ausstellungshalle di Bonn e alla fattiva collaborazione
di collezionisti di tutto il mondo che hanno concesso il prestito
di alcune tra le più interessanti opere. La restrospettiva
antologica non trascura la produzione filmica dell'artista, infatti
presenta tre lavori (A Bigger Splash, 1974, 105 min.; David Hockney
alla Tate Gallery, 1988, 51 min.; David Hockney 1999, 51 min.),
e testimonia in modo esaustivo la profonda e vastissima ricerca
di Hockney nell'arco di quant'anni: dalle primissime opere, quando
nella Londra estremamente creativa degli anni '60 frequentava
il Royal College of Art, con gli amici artisti Allen Jones, Peter
Phillips e Derek Boshier, inizia a mostrare una cifra estremamente
personale nella sua opera, nonostante le influenze notevoli di
Becon, dei Surrealisti, della Pop Art, ma soprattutto il profondo
debito nei confronti di Matisse e in modo incisivo e duraturo
dell'opera del maestro Picasso. Successivamente si passa alle
superfici immobili e piatte della California holliwoodiana, con
le sue ville semidisabitate, le oasi delle piscine popolate di
nudi maschili, fino ai collages degli anni '80 e ai loro estremi
risultati degli anni più recenti. All'inizio degli anni
'80 si fa in lui più forte la tendenza a lavorare con
l'obiettivo fotografico e con la tecnica del collage, realizzando
opere geniali dalle molteplici sfaccettature, destrutturando
l'unità del reale in mille frammenti. Tecnicamente il
risultato ricorda il cubismo, con un vago eco di pop art alla
Andy Wharol.
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