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Ansel Adams
Museum of Modern Art
SAN FRANCISCO
Ansel Adams
Sono più di cento
le immagini esposte alla mostra Ansel Adams at 100, in occasione
del centenario della nascita del noto fotografo, musicista, ambientalista
americano (1901-1984). Allestita al Museum of Modern Art di San
Francisco, la sua città natale, fino al 13 gennaio 2002,
la retrospettiva raccoglie le opere realizzate tra gli anni Venti
e Quaranta, i più creativi dell'artista che raccoglie
l'eredità di fotografi come Jackson, O'Sullivan e Watkins,
ma anche di pittori come Church, Bierstadt e Moran, grandi interpreti
del paesaggio americano nel XIX secolo, della cosiddetta "wilderness",
la maestosa vastità selvaggia degli scenari naturali,
identità inconfondibile della nazione americana. Paesaggi
incontaminati, alberi secolari, montagne dalle vette immacolate,
le fotografie di Adams rappresentano il mondo come un evento,
un'apparizione colta fuori dal tempo, in cui qualsiasi specificità
del luogo viene annullata in una visione di surreale incanto.
Alla fotografia di denuncia sociale di Dorothea Lange, o del
celebre Cartier Bresson o quella del reportage di guerra di Robert
Capa, Adams preferisce la bellezza primordiale e lontana dei
paesaggi dell'Ovest, dove la sublime forza della natura si rivela
all'uomo attraverso l'immensità e l'immutabilità
degli spazi. Tra le opere presenti in mostra, Mount McKinley
e Wonder Lake, Alaska (1948) e Quercia, tempesta di neve, Yosemite
(1948), conservati entrambi al Museum of Modern Art di New York.
Dopo l'Art Institute di Chicago (20 febbraio - 2 giugno 2002)
l'esposizione sarà allestita a Londra (Hayward Gallery,
luglio - settembre 2002) e a Berlino (Kunstbibliothek, 10 ottobre
2002 - 5 gennaio 2003). |
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