Nel 1575 si celebrò il primo sinodo diocesano di Mazara del Vallo, e il vescovo Antonio Lombardo, seguendo le disposizioni del Concilio di Trento, decretò l'istituzione del Seminario vescovile. Il vescovo Bernardo Gasc, nel 1579, designò la chiesa di Sant'Eligio il Vecchio sede del Seminario, che fu realizzato qualche anno dopo e, per conferirgli maggior prestigio, il vescovo Varco la Cava nel 1612 acquistò una tenuta vicino al Palazzo vescovile. Ma il nuovo edificio venne costruito solo al tempo del vescovo Bartolomeo Castelli, nel 1710, nella piazza principale della città, di fronte al Palazzo vescovile e vicino alla Cattedrale. Si deve al vescovo Giuseppe Stella (1742 - 1748) la costruzione dell'ala settentrionale del Seminario con facciata porticata e atrio interno; non a caso, infatti, sulla porta dell'ingresso principale c'è il suo stemma. I lavori, iniziati nel 1744, vennero eseguiti dal capomastro Francesco La Grassa di Mazara, su disegno dell'architetto trapanese Giovan Biagio Amico. Nel 1772, il vescovo Ugone Papè Valdina fece costruire l'antica cappella; la nuova venne, invece, fatta realizzare dal vescovo Orazio della Torre (1792 -1811).
Il vescovo Luigi Scalabrini (1832 - 1842) fece poi edificare la parte dell'edificio prospiciente il mare, che verrà completata al tempo del vescovo Antonio Salomone (1845 - 1847). Il Seminario sarà ancora abbellito nel lato occidentale per volere dei vescovo Gaetano Quattrocchi (1900 - 1903). Solo da poco tempo il Seminario è stato restituito alla sua originaria funzione, e contemporaneamente è stato realizzato, al piano terreno, il Museo Diocesano di Mazara che espone oggi i Tesori dei vescovi, il più significativo e prestigioso patrimonio artistico di tutta la diocesi.
Il tesoro dei Vescovi
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