MICHELANGELO AMBROSIONI

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Nacque a Carvico (Bg) il 1/9/1862 e morì a Chignolo d'Isola il 29/3/1937, dove fu anche sepolto.
Il 7/2/1936 si trasferì da Merate a Centrisola.
Fu allievo presso il Collegio di Merate ove frequentò il ginnasio ed il liceo. Poi proseguì i suoi studi presso il Pontificio seminario di S. Apollinare in Roma ove si laureò in Teologia e in Diritto canonico.
Presso la Regia Università di Roma si dedicò allo studio delle Scienze Naturali in cui era particolarmente versato. Per due anni frequento, poi, il Politecnico di Milano (Piazza Cavour), e fu allievo del celebre geologo Antonio Stoppani.
Insegnò per alcuni anni al Liceo Boselli, quindi fu assunto alla cattedra di scienze naturali alle scuole del collegio Manzoni di Merate nel 1891, dove rimase per 44 anni, fino al 1935.
Non aveva velleità o ambizione di mettersi in evidenza: fare scuola era per Lui come celebrare la Messa. Per Lui il Santo Sacrificio valeva tanto se celebrato in una chiesetta di montagna come in un magnifico tempio.
Consumò la sua vita nell'insegnamento che per Lui era una missione. 
Fu una figura maestosa e ieratica, e aveva un grande ascendente e prestigio sugli allievi.Ai suoi allievi dava sempre 10 in condotta, perché con lui si comportavano tutti da "bravi ragazzi".
Ligio al suo dovere d'insegnante, preparava scrupolosamente le sue lezioni in anticipo. All'inizio dell'anno scolastico 1935/36, il Podestà e il Preside della Scuola si recarono a Chignolo, dove era in vacanza, per comunicargli che per raggiunti limiti di età veniva collocato a riposo. Fu un colpo per lui. Nella sua valigia aveva già preparati i testi delle lezioni che avrebbe svolto nel suo 45° anno di insegnamento.

Viaggiò nei periodi delle vacanze estive in Italia e all'estero (Russia, Spagna, Canarie, Turchia, Austria e altrove) e ritornava con valigie piene di minerali, pietre, ossa, pelli, piume ecc. che gli consentirono di allestire il museo presso la sua abitazione in casa Penati vicino alla Chiesa parrocchiale di Merate.
Dopo il suo pensionamento donò il Museo alla Scuola di Merate con tutta la sua biblioteca di oltre 450 volumi e la somma di Lire 5000 per borse di studio per allievi dell'Istituto Tecnico Inferiore del Collegio di Merate.