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Le Ammoniti fanno parte di
un gruppo di animali marini estinti, vissuti per un lunghissimo periodo di
tempo dall'era Paleozoica alla fine di quella Mesozoica, circa tra 400 e
65 milioni di anni fa, quando scomparvero insieme a molti altri organismi
(Dinosauri, rettili volanti, rettili acquatici, organismi unicellulari,
ecc.) durante quella che viene comunemente chiamata crisi biologica di
fine Cretaceo. Le Ammoniti furono abili nuotatrici grazie alla particolare struttura della loro conchiglia; infatti, dopo la prima camera, detta c. di abitazione, in cui viveva l'animale, seguivano una serie di camere stagne percorse da un sifone, facilmente riempibili di gas e che consentivano alle ammoniti un perfetto galleggiamento e quindi di inabissarsi o risalire in superficie come gli attuali sottomarini. Inoltre, similmente agli attuali cefalopodi, usavano un sistema di propulsione a getto per spostarsi orizzontalmente. Fossili di Ammoniti si rinvengono nei sedimenti di ogni parte del mondo e questo grazie alla spettacolare diffusione che ebbero nel passato. Numerosissime forme si sono succedute a volte rapidamente nel tempo e questo, unitamente alla loro ampia diffusione, permette agli scienziati di utilizzarle per compiere datazioni relative delle rocce nelle quali questi fossili si rinvengono; a organismi che permettono le datazioni si dà il nome di "fossili guida". Le Ammoniti furono organismi esclusivamente marini e pertanto il loro rinvenimento fornisce anche informazioni sulla presenza, nel luogo del rinvenimento, di antichi mari. Le Ammoniti si evolsero nel
tempo, talora molto rapidamente, dando vita a gusci di forma e grandezza
diversissime, da piccoli individui millimetrici a giganti di dimensioni
metriche, con ornamentazioni semplicissime o elaborate e si adattarono
alle molteplici condizioni che i bacini marini offrivano. Il loro studio
può pertanto fornire indicazioni preziose per la ricostruzione di quegli
antichi ambienti e delle vicende che ne hanno determinato la modificazione
e la scomparsa.
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