P A R I S EXPO 1900

La grande Exposition Universelle 1900

La mostra è dedicata alla Grande Esposizione del 1900 ma anche su alcune edizioni precedenti (1855-1867-1878-1899, quest'ultima vide la nascita della Tour Eiffel) della grande vetrina espositiva che Parigi ospitava tra il Champ de Mars, il Trocadero, l'Esplanade des Invalides, la Senne e gli Champs-Elysées. L'Esposizione Universale del 1900 - che rappresentò lo spartiacque tra un Ottocento ormai esangue e un Novecento avveniristico, culturalmente e scientificamente rivoluzionario-fu inaugurata, alle note della Marseillaise, il 14 aprile dal Presidente della Repubblica Emile Louvet, con una cerimonia sfarzosa e imponente alla presenza di migliaia di invitati, i signori in cravatta bianca e carichi di decorazioni, le signore in abiti chiari con mazzolini di violette e di gigli alla cintura. Per la prima volta una tribuna ospitava tutti gli operai in tuta da lavoro artefici dell'allestimento. L'accesso era dalla porta monumentale alta circa 40 metri, costruita dal giovane architetto Briset che si ispirò allo stile ispano moresco. Parteciparono a questo importante evento, che occupò uno spazio di 108 ettari, paesi provenienti da tutto il mondo dalla Guiana al Perù, alla Persia, all'Italia e persino alla Repubblica di San Marino. L'Esposizione vide anche l'inaugurazione del Ponte Alessandro III, del Petit Palais e del Grand Palais espressamente costruiti per l'evento. Numerose le attrazioni tra cui l'enorme e spettacolare Ballon Cinéorama , Le Globe Céleste, una riproduzione della volta celeste i cui visitatori (2500 alla volta) potevano salire su uno dei pianeti e volteggiare come nel cielo; La Grande Roue, l'enorme ruota del Luna Park, e poi numerosi teatri, decine di mostre, da quella del centenario 1800-1889 a quella del decennale 1889 -1900, alle mostre coloniali, a quella mineraria, e poi la Galérie des Machines, quindi i diversi ristoranti, i cabarets, i negozi e mille altre iniziative realizzate dai diversi padiglioni, come la riproduzione della "transiberiana". Ma anche il Cinéorama che produceva l'illusione di un volo in mongolfiera o il Maréorama, lo splendido villaggio marino e lo Stéréorama una sorta di realtà virtuale dell'epoca e inoltre l'autentica attrazione dell'Expo, il Palais de l'electricité, splendidamente illuminato la sera, sinonimo di quella Ville Lumière ancora oggi sulla bocca di tutti, personificata dalla statua di Moreau-Vauthier, in atteggiamento accogliente i 34 milioni di visitatori, e posta al di sopra della grande porta d'ingresso della Esposizione Universale. E poi l'inaugurazione della metropolitana di Parigi, uno degli eventi più invidiati da tutto il vecchio continente, le cui immagini saranno nella mostra romana.