P A R I S

E N A L L E G O R I E S

Un secolo di personificazioni di Parigi

(1840 - 1944)

 

Oltre cento immagini della capitale francese snidate dai giornali satirici, leggeri o periodici, dagli spartiti musicali, dalle stampe popolari, dalle tavole illustrate...., mostreranno i diversi volti di Parigi in un secolo che ha visto mutare ripetutamente il costume, la vita politica, quella sociale di una città divenuta mito dell’era moderna. Parigi in persona, eroica, guerriera, quella della Comune, della Grande Guerra, ma anche quella frivola, festaiola, quella coquette, del bel vestire, incipriata oppure la Parigi domestica, piccolo borghese, delle "concierges", sarà in mostra nella sua veste più colorata e smagliante. La mostra desidera infatti portare all’attenzione del visitatore i momenti salienti della sua storia o gli eventi quotidiani della città francese affidandoli alla creatività degli illustratori che, proprio come dei truccatori di teatro, si sono sbizzarriti nel mostrare quella bella donna di Parigi nei maquillages più audaci. La Ville Lumière, infatti, di se stessa ha offerto tra gli ultimi due secoli una immagine varia, talvolta contraddittoria, dando l’estro agli artisti di figurarla ed esaltarla di volta in volta nelle vesti imposte dal momento storico, dal cambio di governo della città o del paese, in occasione dei grandi lavori, come nella ristrutturazione voluta da Haussmann o in occasione delle grandi Esposizioni, delle sontuose Feste e delle parate o delle conferenze di pace. Non bisogna dimenticare d’altronde la verve satirica dei parigini i quali non perdono occasione per ironizzare, graffiare, spruzzare limone sulla "grande salade" della vita politica e dei suoi abili manipolatori. L’Ottocento in modo particolare ha regalato occasioni indimenticabili di prestidigitazione nella gestione del potere e della res pubblica e anche il Novecento ha fornito occasioni da non perdere a causa dei grandi eventi verificatisi nella vecchia Europa e che hanno coinvolto comunque Parigi. La mostra vuole mostrare proprio i diversi caratteri fisionomici che durante un secolo - dal 1840 al 1944 - gli illustratori hanno dato ogni volta alla città, bella, spavalda , austera o piegata su se stessa dal peso delle urgenze sociali o della storia. E poi la Parigi universale nel cui volto si rispecchiano sentimenti diversi e profondi, moti di apprensione, di generosità per chi soffre a causa degli stenti, delle catastrofi o dei conflitti : come dimenticare la Parigi dei clochards, quella della grande inondazione del 1911 o delle guerre che hanno flagellato non solo la Francia. Nelle sembianze fisiche della capitale si disegnano i turbamenti di un’epoca ma anche la consapevolezza di poter sfoggiare una "grandeur" di cui i Parigini sembrano essere unici e incontrastati depositari, per divina complicità e ..."honni soit qui mal pense".