CHERCHEZ LA FEMME

La donna vista dai grandi illustratori francesi

fin de siècle

La mostra accoglie numerosi manifesti parigini della fine dell'Ottocento dedicati all'immagine femminile. La Belle Epoque ha costituito il momento cruciale per la pubblicità in gonnella e merito fu soprattutto di Jules Cheret, uno dei massimi esponenti dell'arte illustrativa europea. Bella, colorata, grandi cappelli, scollature vertiginose, abiti da capogiro, piume e ventagli, gioielli naturali mostrati a profusione, questa la donna di Cheret. Balli feste danzanti, serate all'Opéra, alle Folies Bergère o al Trianon, al Palazzo del Ghiaccio negli Champs Elysées, spettacoli al Moulin Rouge o al Moulin de la Galette, sempre lei, "la cherette" personaggio centrale nella gran parte delle sue affiches con uno stile inconfondibile.

Yvette Guilbert, Loie Füller, Sarah Bernhardt, La Goulue, o Eugenie Buffet, per lo più grandi vedette dello spettacolo di varietà o celebri diseuses, queste le incontrastate regine dell'arte illustrativa nelle affiches di Cheret, steinlen, Toulouse-Lautrec, Grün, Mucha, Berton e di tanti altri artisti che hanno contribuito a scrivere le pagine più dense della storia del manifesto. Che scenda da una carrozza e con abiti fruscianti si celi nell'ombra di un portone, che si pavoneggi nel foyer di un teatro, che esulti nella sua prepotente bellezza di donna di spettacolo al momento dell'applauso, che pubblicizzi una cipria, un cioccolato al latte, una lampada, una colorata scatola di biscotti profumati alla vaniglia o una una marca di caffè in una fumante tazza portata alle labbra con convincente eleganza e fenmminilità o che sfrecci, invece, su una scintillante bicicletta al Bois de Boulogne, che altera o sognante si perda nella notte parigina, la donna, sicura del suo fascino perenne, ha certamente la meglio su tutto e tutti. Questa mostra intende mostrare la "femme charmante" in una Parigi ormai del ricordo, la città mito per eccellenza, la donna idealizzata dai grandi artisti della fin de siècle. Cherchez la femme! Un invito sulla bocca di tutti i libertini, degli uomini galanti e intraprendenti della fine dell'Ottocento, uomini fortunati da far invidia a Don Giovanni per la innumerevole messe di prede deliziose e spumeggianti che Parigi poteva offrire, dai salotti letterari e musicali al banco di un fornaio, di una brasserie o intorno al tavolo di Procope. Come dire… l'appetito vien mangiando!

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