FREDERIC CHOPIN

Una vita per la musica

La mostra riunisce fotografie dedicate alla vita dell'artista, ai rapporti intrattenuti dal musicista con l'ambiente musicale e culturale parigino dell'epoca attraverso le immagini provenienti dal fondo fotografico del Museo Parigino a Roma. Frédéric Chopin,per metà francese e polacco di nascita, era figlio di un precettore in casa dei conti Skarbek presso i quali conobbe Justyna Tekla Krzyzanowska, dama di compagnia della famiglia polacca che divenne sua moglie e madre premurosa di Frédéric. Dalla loro unione nacque uno dei musicisti più celebri del secolo. La precocità musicale di Chopin indusse i genitori ad affidarlo ad un insegnante. Ma il giovane compose ancor prima di saperlo fare e di saper scrivere la musica, tant'è che le sue prime composizioni furono scritte da suo padre e dal suo maestro. Formatosi in Polonia, abbastanza cagionevole di salute, dopo un primo viaggio a Vienna e successivamente a Breslavia, Dresda, Praga e di nuovo a Vienna e quindi a Linz, Salisburgo e Monaco, lasciò definitivamente Varsavia nel 1830. Si trasferì a Parigi dove prese a frequentare i profughi polacchi, Gli inizi parigini furono segnati da notevoli disagi e il concerto alla Salle Pleyel nel 1832 non fu un successo. La genialità dell'artista, la sua eleganza e il suo virtuosismo si imposero nel corso del secolo grazie alle sue straordinarie doti musicali ma anche al sostegno che i nobili polacchi espatriati in Francia e i propri amici parigini gli riservarono a lungo. Fu questa la sua fortuna. Molti dei nobili espatriati conoscevano Fyc da bambino, lo avevano spesso invitato nelle loro case e lo stimavano e così fu anche in Francia. Lo presentarono agli amici nobili francesi che presero ad invitarlo e ad organizzare concerti in casa per lui. Le serate e le lezioni private cambiarono notevolmente la sua situazione economica e con la primavera del 1833 tutti i problemi furono risolti. Le serate musicali, i concerti lo resero celebre nella capitale. Tutto ciò è raccontato per immagini dalla mostra che intende rendere omaggio al grande musicista, le cui corde hanno vibrato sempre al pari della sua sensibilità di uomo e di artista come pochi. La mostra illustra anche quella parte della sua vita affettiva che trovò in George Sand musa ispiratrice e compagna burrascosa in un periodo felice e tormentato. La mostra può offrire al visitatore anche una serie di spartiti la cui patina non è certo dell'epoca chopiniana ma comunque non di edizione recente e pertanto carica di quel fascino e di quel valore emotivo che il vieux papier sa dare come pochi alla scrittura musicale.

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