In questo spazio, verrà proposto
periodicamente un articolo,
un suggerimento, una riflessione, una iniziativa, anche vostra, che
verrà pubblicata di volta in volta. Nessuna
presunzione, ma uno spazio da "media" che può aiutare
tutti sia in campo musicale che in campo sociale. In un'era
dove l'informazione spesso sostituisce....la formazione, dove è
più facile parlare che ascoltare, questa pagina
desidera offrirsi a tutti quelli che hanno qualcosa di costruttivo
da dire e proporre. |
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MUSICA
Parlare di musica
come concetto puro, ai più può sembrare di parlare
di
.. aria, di un qualcosa di impalpabile e come tale evanescente.
Eppure questa "silente" ma non silenziosa compagna, rimane
al nostro fianco fin dalla nascita, pari alla presenza discreta
di un angelo custode. Ci accorgiamo della sua presenza maggiormente
nei momenti di introspezione e solitudine, cercandovi conforto e/o
emozione. Abbiamo riempito i nostri vuoti esistenziali con infinite
ore di ascolto e migliaia di brani musicali.Abbiamo litigato con
Lei nei momenti neri e di nervosismo quando una sola nota poteva
innescare la nostra suscettibilità. Abbiamo reagito a Lei
come a volte si può fare con la presenza di un normale essere.
Abbiamo anche cercato di darle corpo e forma inutilmente a nostra
immagine e somiglianza. Con uno strumento in mano si è cercato
poi di soggiogarla alla nostra volontà, senza capire che
come ogni rapporto che si rispetti, sia necessario l'impegno e non
la sola speranza di riuscire. In ogni manifestazione sociale, l'uomo
ha da sempre riservato alla musica un ruolo di comprimarietà.
Manifestazioni civili, religiose sportive e così via si sono
sempre avvalse di una partecipazione musicale come sottofondo alla
celebrazione stessa.
Parlare invece di musica in senso lato, non è facile. Molti
associano a questa nobile ed antica arte un momento di evasione,
di svago, di divertimento. Ma in realtà parliamo di una sensazione
ed emozione che si conforma a noi a seconda dello stato emotivo
psicologico e sentimentale che viviamo. E' personale come il profumo
che fra tanti abbiamo scelto; è come il nostro colore preferito
oppure come l'indumento che indossiamo; scelte inconsce a cui non
sappiamo dare una logica risposta.
La musica inconsapevolmente può esaltarci o deprimerci come
abbiamo già accennato; può accarezzare l'anima come
una piuma sul viso, oppure essere struggente come la carta vetro
su una ferita aperta. E' il termometro del nostro umore, il cui
grado stabilisce la nostra condizione, il nostro ritmo biologico.
Non vi è tipo di musica migliore dell'altro, ma seppur differenti
fra loro, possono sublimare il nostro animo.
Fin dall'alba della nostra esistenza ci siamo abituati ai suoni;
le ninne-nanne prima, i carillon, le filastrocche ci hanno allevato
e svezzato. Lo ZECCHINO D'ORO ci ha fatto divertire e poi piano
piano attraverso le feste fra amici, flirtando con la prima ragazzina
siamo arrivati alle scelte consce sul genere musicale preferito,
fino ad infatuarci per un artista o gruppo. E poi i mega concerti
all'aperto, gli happening
.., le 24 ore di musica chiusi in
casa con gli amici.
Le gite in macchina con le musiche dei cantautori preferiti, oppure
accanto a Lei col sedile
ribaltato ed il sottofondo di JE
T'AIME MON NON PLUS
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Non e stata un ' AVE MARIA di Schubert ad introdurci in chiesa sotto
braccio a Lei, ed una marcia nuziale ad impegnarci per la vita?
Non sarà la musica classica o jazz a farci compagnia sul
viale del tramonto?
Ogni musica per ogni età, ogni nota un imput, che ci ha stimolato
nella crescita, nelle nostre scelte , nei nostri stati d'animo.
E voi la chiamate semplicemente
MUSICA?
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