dal 03.04.05 al 01.05.05
Omaggio a San Francesco
Montevarchi, Chiesa di Sant’Andrea a Cennano - via Poggio Bracciolini

“Omaggio a San Francesco. La Pietra Lavorata” è il titolo della mostra patrocinata dal Comune di Montevarchi che si svolgerà dal 3 aprile al 1 maggio 2005, presso la chiesa di Sant’Andrea a Cennano, ora sottoposta ad interventi di restauro.
Alba Gonzales,
Francesco taglia i capelli a Chiara

L’iniziativa, promossa dal Presidente del Museo di Arte Sacra (ramo Onlus della Collegiata di San Lorenzo), Pietro Marciò, e accolta con entusiasmo dal Comune e dall’Associazione Remo Gardeschi, approda nel territorio montevarchino, dopo essere stata allestita in molte città italiane: prima fra tutte Roma, dove la mostra si è svolta nell’anno giubilare 2000, poi Arezzo, Firenze, San Quirico d’Orcia, Pisa e Assisi (2004), dove è stata presentata nella cornice della Basilica di San Francesco, ottenendo, come è ovvio, un grandissimo successo, trattandosi della città natale del Santo.
La mostra “La Pietra Lavorata” nasce nel 1991, con l’intento di celebrare artisti contemporanei, italiani e stranieri, sia già noti e famosi che esordienti.
All’interno di tale iniziativa sono nate varie sezioni, tra cui quella relativa all’Arte Sacra, da cui è scaturito l’“Omaggio a San Francesco”, un percorso stilistico degli episodi salienti della vita del Santo, rivisitato attraverso un numero ragguardevole di opere (oltre cento), eseguite per lo più in pietra serena, ma anche in marmo e terracotta.
Silvano Capeggi,
Le stimmate
Già prima della sua canonizzazione, avvenuta nel 1228, la figura di San Francesco ha stimolato tutte le arti figurative che spesso hanno proposto i vari episodi della sua vita e del suo incontro spirituale con Cristo. Fin da epoche remote, la cultura italiana ha fatto sua questa figura di uomo povero tra i poveri, camminando al suo fianco per secoli: lo stesso Giotto, che riporta la pittura alla naturalezza e alla verità, appare affascinato da questo fraticello che, abbandonati gli agi, i divertimenti e le battaglie, si dedica anima e corpo al servizio di Dio. Il giovane pittore creerà così, ad Assisi, uno dei più spettacolari cicli pittorici del XIII secolo ancor oggi ammirati in tutto il mondo.
Altrettanto intensi sono l’interesse e la meraviglia che, da allora, il Santo ha suscitato nelle generazioni successive, attraverso le sue parole, il suo esempio e la sua fede: è sicuramente il Santo più popolare in Italia e tra i più venerati nel mondo.
I Fioretti di San Francesco, diventati Regola nel 1265 nella Legenda Major di San Bonaventura, hanno rappresentato una fonte di inesauribile ispirazione per tutti gli artisti che hanno partecipato all’iniziativa. Ritroviamo, infatti, tra le opere dei maestri scalpellini e artisti dilettanti, ad esempio, Le stimmate di San Francesco, bassorilievo eseguito da Dario Battistoni; il Sogno di Innocenzo III di Lorenzo e Camillo Catani, bassorilievo che ben richiama l’affresco omonimo di Giotto nella Basilica Superiore di Assisi; La cacciata dei diavoli da Arezzo di Ersilio Mattesini, il quale recupera nella rappresentazione della scena un impianto prospettico medievale; L’apparizione al capitolo di Arles di Sergio Pieroni.
Scuola Superiore di Scultura di Pietrasanta,
Francesco Pantocrator

Tra le opere degli scultori vanno ricordate: San Francesco dell’Eremo della Casella di Jennifer Barnard, dove la tenerezza del gesto del Santo si fonde con la morbida plasticità dell’esecuzione; il Mea Culpa di Luigi Bressan; Francesco taglia i capelli a Chiara di Alba Gonzales, dove si può scorgere una carica sensuale, mista ad un abbandono mistico; Le stimmate, bozzetto di Silvano Capeggi (utilizzato, tra l’altro, per la copertina del catalogo), dove il gesto di invocazione racchiude in eguale misura dolore e fede; Francesco Pantocrator, eseguito dalla Scuola Superiore di Scultura di Pietrasanta, dove attraverso il gioco soffuso di luci ed ombre viene ripresa l’antica iconografia del Cristo Benedicente. Di notevole effetto naturalistico e simbolico è Il pane di San Francesco, eseguito in terracotta da Cordelia Von De Steinen. Tra le ultime adesioni all’iniziativa, possiamo ricordare La predica agli uccelli di A. Boscherini, di grande valore espressivo; Semplice Francesco di Pietro Gurrado, dove la circolarità plastica richiama gli effetti giocosi proposti da Botero, senza però mai emularli, ed infine Il miracolo del lupo, eseguito da Mario Mori, dove la morbidezza del modellato gioca e si fonde con un nitido disegno.
Ma le opere sono tutte belle: per averne una soggettiva opinione non resta che andarle a vedere a Montevarchi, tra il 3 aprile e la Festa dei Lavoratori. La mostra “Omaggio a San Francesco” vale il viaggio.

Pietro Marciò
Sara Ensoli

Omaggio a San Francesco. La Pietra Lavorata
Montevarchi, Chiesa di Sant’Andrea a Cennano – via Poggio Bracciolini
Martedì-sabato 9.00–12.00 15.00-18.00
Domenica 9.00-18.00
Lunedì chiuso
Catalogo: Baldecchi e Vivaldi. Testi critici di Antonio Paolucci, Nicola Miceli, Alboino Seghi, Fabrizia Fabbroni; poesie di Mario Luzi.
Per informazioni
055 9108249
055 981227
Ingresso gratuito

Indice