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Gli alberi sono le colonne del mondo. Quando
tutti gli alberi del mondo saranno tagliati, il cielo cadrà
sopra di noi. Gli alberi sono lo sforzo infinito della terra
per parlare al cielo in ascolto. Per comprendere la Natura, bisogna fare sì che
essa si sviluppi dentro di noi in tutta la sua interezza. La Terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che
appartiene alla Terra. Tutte le cose sono collegate, come il
sangue che unisce una famiglia. Qualunque cosa capita alla Terra,
capita anche ai figli della Terra. Non è stato l'uomo a tessere
la rete di vita, egli ne è soltanto un filo. Qualunque cosa egli
faccia alla Terra, lo fa a se stesso. La Natura non fa nulla di inutile. Quando vi trovate in un bosco circondato da
montagne maestose, potete posare la mano sul terreno e sentire il
palpito della Natura. Potete svegliarvi per mille mattine e,
spalancando l'uscio della baracca, bearvi gli occhi e l'anima con
uno spettacolo d'incomparabile bellezza. E passeranno gli anni,
la vista si farà debole, ma quello spettacolo resterà sempre
chiaro perché il ricordo non ha bisogno di occhiali. Quando l'ultimo albero sarà abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce catturato, soltanto
allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare. La Natura non si lascia dominare se non
obbedendo alle sue leggi. Andai nei boschi perché desideravo vivere con
saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e
per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da
insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero
vissuto. Lassù tra quelle aride e assolate pietraie si
svolge uno strano mercato: puoi barattarvi il vortice della vita
per una beatitudine senza confini. Se tutti gli animali se ne
andassero, l'uomo morirebbe per la grande solitudine dello spirito. Perché
qualsiasi cosa accade agli animali, presto accade anche all'uomo.
Il buon senso ci dice che le cose della terra
esistono ben poco, e che la vera realtà è solo nei sogni.
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