LA
PARROCCHIA E LE SFIDE DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE
1-
Significato del Piano pastorale è tracciare un comune
cammino di verifica, di riflessione, di orientamenti pastorali
e di impegni, per attuare il Sinodo
2-
Tema centrale del Piano è: la parrocchia soggetto
di nuova evangelizzazione.La parrocchia è cellula
viva della Diocesi, punto di riferimento per la pastorale
ordinaria e di ambiente; aperta alle realtà ecclesiali
del territorio e alla città
3-
Le sfide della secolarizzazione provocano la parrocchia
a impegnarsi per la nuova evangelizzazione
4-
Conseguentemente essa deve qualificare gli itinerari formativi
della comunità per sostenere una fede adulta e coerente
nella testimonianza della vita
Prima
parte
PARROCCHIA
COMUNITA' MISSIONARIA
5-
Con la sua stessa vita di fede, di preghiera e di carità
annuncia Cristo
6-
Le "occasioni" di evangelizzazione sono quelle
che si presentano anche nella pastorale ordinaria
7-
Vie di nuova evangelizzazione
8-
L'annuncio e la testimonianza cristiana negli ambienti di
vita
9-
La parrocchia comunità di accoglienza e di servizio
Seconda
parte
LA
SPIRITUALITA' DI COMUNIONE
RADICATA
NELLE FONTI DELLA GRAZIA
I0-
La comunione fonte insostituibile della missione
11-
Si radica nelle fonti della grazia per cui la parrocchia
è e si manifesta comunità eucaristica
12-
Si nutre della preghiera e di itinerari di spiritualità
13-
La comunione rende la parrocchia cellula viva del Decanato
e della Diocesi
14-
La comunione tra le varie vocazioni ecclesiali:
15-
Tra parroco, presbiteri e laici
16-
Tra i fedeli laici che nella parrocchia hanno diverse vocazioni
e compiti
17-
Tra parrocchie e Istituti di vita consacrata
18-
Negli organismi di partecipazione
Terza
parte
LA
FORMAZIONE PERMANENTE NELLA COMUNITA'
19-
La parrocchia promuove la maturità della fede di
tutto il popolo di Dio mediante, in particolare, la catechesi
degli adulti
20-
Mettendo la famiglia al centro della sua pastorale di nuova
evangelizzazione, con attenzione alle famiglie giovani,
che vivono situazioni irregolari o sono in difficoltà
21-
Sostenendo una rinnovata pastorale giovanile della quale
si danno alcune indicazioni di cammino
22-
Promuovendo la formazione degli operatori pastorali che
dovrà essere unitaria e specifica
CHI
HA ORECCHI ASCOLTI CIO'CHE
LO
SPIRITO DICE ALLA CHIESA (Ap. 2,7)
23
- Il programma indica mète e vie operative che solo
con l'ascolto e la guida dello Spirito Santo possono essere
raggiunte e attuate
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Ai
Sacerdoti, ai religiosi, alle religiose
e
a tutti i fedeli della comunità parrocchiale
Santi
MM. Nazaro e Celso
di
Via Aldini, 33 in Milano
Carissimi,
sono
lieto di consegnarvi il Piano pastorale parrocchiale, frutto
dei contributi di ogni componente della nostra comunità
parrocchiale e in particolare delle sessioni celebrate dal
Consiglio pastorale con stile e metodo di comunione e di
corresponsabilità. Non è un Piano esaustivo
e completo, ma indicativo di una strada comune su cui incamminarci.
Il punto di riferimento fondamentale resta il Libro del
Sinodo, a cui questo Piano continuamente rimanda. Si rivolge
in primo luogo alla comunità parrocchiale, ma riguarda
anche le famiglie, gli Istituti religiosi, le associazioni
e movimenti laicali e tutte le componenti della parrocchia,
chiamate a convergere in unità, sulle linee e gli
impegni che il Piano propone. Il Piano è accompagnato
da un sussidio che lo completa: alcune schede di orientamenti
per un comune lavoro su ambiti pastorali particolarmente
significativi ai fini della nuova evangelizzazione. Mi rivolgo
in modo particolare ai confratelli presbiteri, alle Religiose,
ai membri dei Consigli pastorale ed economico, ai membri
delle Commissioni e ai laici impegnati quotidianamente in
parrocchia, per invitarli ad accoglierlo con benevolenza,
a studiarlo, a conoscerlo, attuarlo e verificarlo. E' un
grande atto d'amore per la propria comunità. Consapevoli
che se "il Signore non costruisce la casa, invano faticano
i costruttori" e "se il Signore non custodisce
la città, invano veglia il custode"(Salmo 127,1),
affido la realizzazione di questo Piano pastorale alla preghiera
che dovrà scandirne il cammino e invoco con fiducia
l'intercessione di Maria Ausiliatrice, dei Santi Martiri
Nazaro e Celso, di San Clemente, della Beata Paola Elisabetta
Cerioli, Fondatrice della Congregazione Sacra Famiglia,
a cui è affidata la cura pastorale di questa parrocchiale,
di tutti Santi e le Sante della nostra Chiesa ambrosiana.
Con
l'augurio di buon lavoro, benedico tutti di cuore.
P.
Pietro Ceroni parroco
Milano,
6 ottobre 1996.
LA
PARROCCHIA SOGGETTO
DI
NUOVA EVANGELIZZAZIONE
Premessa
LA
PARROCCHIA E LE SFIDE
DELLA
NUOVA EVANGELIZZAZIONE
1-
Il Sinodo pastorale ha indicato alla nostra comunità
una mèta da perseguire con grande impegno: la nuova
evangelizzazione. E' un traguardo che deve sostenere e caratterizzare
l'intera vita di comunione della comunità parrocchiale
e rinnovare il suo slancio missionario nel territorio. Consegnandoci
il Libro del Sinodo, il nostro Arcivescovo invitava ad accoglierlo
come strumento prezioso per avviare la nuova evangelizzazione.
Il Libro del Sinodo resta dunque per tutti il comune punto
di riferimento studiare e assimilare nel suo spirito e nelle
sue concrete indicazioni pastorali. Per favorirne l'accoglienza
e l'attuazione si è elaborato, con l'apporto di tutte
le componenti della parrocchia, questo Piano pastorale.
Suo obiettivo primario è mantenere viva l'esperienza
spirituale e lo stile del "camminare insieme",
favorendo la comunione e la corresponsabilità anche
pastorale nella comunità, in vista di un forte e
comune impegno di annuncio e testimonianza evangelica rivolto
a tutti, in particolare a quanti vivono ai margini della
comunità cristiana o se ne sono allontanati.
2-
Il Piano ha come tema centrale "la parrocchia soggetto
di nuova evangelizzazione". La scelta della parrocchia
non vuol dire che essa sia autosufficiente. Non lo è
nei confronti della Diocesi di cui è cellula viva;
né verso le altre realtà ecclesiali presenti
nel suo territorio; né verso quanti operano nella
pastorale di ambiente. La prospettiva realistica per poter
far leva sulla parrocchia è che essa per prima non
incentri la sua vita e la sua missione su stessa, ma tutto
orienti verso Dio e verso l'uomo. La parrocchia si costituisce,
per opera della grazia di Dio e per attiva risposta dei
fedeli, attorno alla Parola di Dio, ai sacramenti - segnatamente
all'Eucaristia- e al servizio della carità. In quanto
comunità di fede, di speranza e di carità,
essa rende dunque presente la Chiesa che vive in mezzo alle
case dei suoi figli, e della Chiesa esprime il volto più
accessibile e vicino alla gente. Suo compito è aiutare
ogni battezzato a scoprire e a maturare in pienezza, nella
sua vita quotidiana, la vocazione alla santità, aiutando
a vivere nella grazia e nella fede, dentro la città
secolare.
3-
Per rispondere a questo compito, è necessario che
la parrocchia, a cominciare dai presbiteri e dai vari operatori
pastorali, abbia piena coscienza delle sfide che oggi la
missione evangelizzatrice della chiesa è chiamata
ad affrontare. Il soggettivismo etico innanzitutto, che
rinnega o dimentica il legame inscindibile tra la verità
di Cristo e dell'uomo e l'autentica libertà e coscienza
morale. Per molte persone la fede non è più
la verità e certezza fondamentale della vita, nella
quale incontriamo Dio che si rivela a noi per la nostra
salvezza, ma si riduce a una semplice opinione, perdendo
così il suo carattere impegnativo, sia per le scelte
morali sia per l'appartenenza ecclesiale. Per molti battezzati
la religione, pur restando una risorsa a cui si può
attingere nei momenti difficili, ha ben poca importanza
per la vita di tutti i giorni; il rapporto con Dio diventa
una cosa privata, al di fuori della mediazione della Chiesa;
la pratica religiosa si riduce a una scelta facoltativa
e non di rado ci si rifugia in esperienze religiose o credenze
emotivamente accattivanti ma molto soggettive. In tante
persone che vivono nella parrocchia, in larga misura indifferente
e secolarizzata, è presente comunque una "domanda
religiosa" o una ricerca di Dio, anche se confusa e
parziale. Questa domanda si intreccia con una serie di bisogni
umani di fraternità, di solidarietà, di incontro
e di dialogo che aiutino a superare l'anonimato e l'estraneità
di tanti ambienti e situazioni di vita, di lavoro, di sofferenza,
di emarginazione.
4-
Di fronte a questa complessa situazione è necessario
verificare con rigore gli itinerari catechistici e formativi
della nostra comunità, associazioni, gruppi, le loro
finalità e contenuti portanti, per renderli sempre
più adeguati a promuovere nei cristiani una fede
"adulta"; a maturare in loro una chiara coscienza
di verità; a sostenere una coerente vita morale.
Dare spessore di verità all'evangelizzazione significa
conferire all'atto di fede quella base dottrinale e spirituale,
e anche quel riferimento culturale, da cui non si può
prescindere se si vuol formare personalità credenti
così profondamente radicate nel mistero di Cristo
da diventare testimoni credibili del messaggio e dei valori
evangelici nel vissuto quotidiano delle loro famiglie, del
loro lavoro e di ogni attività che svolgono in campo
sociale, economico e politico.